La povertà, la fame, la metropolitana, l’esercito. Ma anche opere d’ingegno non terminate. Sono tante le cose che non si possono fotografare in Corea del Nord. Ma Eric Lafforgue ci è riuscito. Il fotografo, che è un collaboratore di BoredPanda, è stato in quella nazione per ben sei volte – prima di essere chiaramente bandito dal regime di Kim Jong-un. La ragione della sua messa al bando è proprio nei suoi scatti.
Lafforgue ha voluto ritrarre una serie di aspetti interessanti della Corea del Nord. Alcuni sono positivi, altri negativi. Ma tutti concorrono a un’immagine completa di quella nazione che si trova sotto un regime totalitario. Ci è riuscito sedendo dietro nei bus – in cui era comunque accompagnato da guide che lo hanno anche messo in contatto con le popolazioni locali – e inforcando la sua lente con uno zoom di 300mm. Un regime come quello della Corea del Nord rifiuta che l’immagine che viene proiettata all’estero possa risultare in qualche modo negativa: da qui tutte le proibizioni che Lafforgue ha sperimentato sulla propria pelle.
La cosa principale da sapere – spiega il fotografo – è che i nordcoreani sono persone calorose, molto curiose sui turisti e molto generose, anche se la maggior parte di loro non possiede all’incirca nulla.
Nel 2020 si sono diffuse molte voci circa la morte del dittatore coreano, Kim Jong-un, al potere dal 2011, data la lunga assenza dalla scena dell’uomo, in seguito a un intervento che, tuttora, rimane avvolto nel mistero; Kim è tornato a farsi vedere il 13 ottobre, in occasione del settantacinquesimo anniversario della nascita del Partito dei lavoratori, dove ha pronunciato parole che hanno profondamente commosso i presenti, tutti rigorosamente in uniforme militare.
La nostra gente ha riposto fiducia in me, alta come il cielo e profonda come il mare, ma non sono riuscito a essere sempre all’altezza in modo soddisfacente. Mi dispiace davvero per questo.
Un mea culpa del dittatore, che tuttavia non sembra aver migliorato di molto la condizione del suo popolo.
Sfogliate la gallery per vedere alcune delle foto scattate da Eric Lafforgue.
Una donna tra i soldati
In Corea del Nord è proibito scattare foto all’esercito. Anche se si vuole riprendere un punto di vista artistico e interessante come questo.
Niente elettricità
Quando ci si reca tra le famiglie, le guide vogliono che vedano che vivono normalmente, che per esempio utilizzano i computer. Peccato che non ci sia elettricità e quindi venga chiesto di cancellare le foto che ritraggono il fenomeno.
I soldati aiutano nelle fattorie
Ma ovviamente è proibito fotografarli.
La povertà
Alcuni, per sfamarsi, mangiano l’erba del parco.
Tutti devono essere eleganti
Quando è stato chiesto a questo ragazzo se poteva essere fotografato, ha subito cercato di infilarsi una camicia.
Un bimbo ribelle
Anche le intemperanze dei bambini vengono tenute sotto controllo.
La metropolitana
La metro è anche un sistema di rifugi atomici. Per questo non si può fotografare, è tutto segreto.
I bambini tra le auto
Nelle comunità contadine ci si sta abituando ora alla diffusione delle auto, e i bambini continuano a giocare come se nulla fosse.
L'opera non terminata
È vietato fotografare opere in corso, non concluse.
La fame
Tutto ciò che può essere indizio di fame o denutrizione non può essere mostrato all’esterno del Paese.
Le condizioni di vita
Lo stesso si dica per la vita quotidiana delle persone.
La sigaretta del soldato
Tutto ciò che può apparire denigratorio delle forze dell’ordine è vietato. E anche ritrarle in un momento di relax.
Il delfinario
Naturalmente si possono fotografare i delfini, ma non i soldati che costituiscono gran parte della platea.
Gli escamotage
C’è chi fa di tutto per sopravvivere, come questo pescatore che usa uno pneumatico per pescare.
La coda
È una specie di sport nazionale.
Un soldato dorme
Accade durante una funzione religiosa. Non si possono gettare in alcun modo le ombre sull’esercito.
Le scale mobili
Nelle comunità contadine i piccoli progressi non sono ancora accettati o semplicemente recepiti.
La vasca-cisterna
Viene usata così, per sopperire all’assenza d’acqua.
Il riposo del soldato
Un soldato dorme sull’erba.
Bimbi trasportano acqua
Un’altra immagine di povertà.
Le persone spaventose
È stato richiesto al fotografo di non usare il flash per la presenza di persone spaventose. Qualsiasi sia il significato di quest’espressione.
Il lavoro
Le precarie condizioni di sicurezza.
I supermercati
Non è vero che tutti i supermercati hanno tutti i prodotti. Pochissimi sono riforniti con prodotti occidentali e possono essere frequentati solo dalle elite.
Il sedere delle statue
Le statue del regime non possono essere fotografate da dietro.
I ristoranti
Iniziano a sorgere ristoranti che servono interi pasti per l’equivalente di pochi euro. Ma solo le élite possono permetterselo.
L'uomo che dorme
Qui la guida temeva che la foto sarebbe stata distorta e tutti avrebbero detto che l’uomo era morto. E invece dormiva.
I bimbi nei campi
Il lavoro nelle fattorie collettive.
Un aiutino
Pare sia una scena abbastanza comune.
L'isola dei morti
Un dipinto celeberrimo durante un evento artistico del quale non si può parlare per via dell’embargo.
Paranoia
Le guide temevano si trattasse di senzatetto.
Le persone stanche
La Corea del Nord è piena di persone che si fermano a riposare. Ma non possono essere fotografate.
Il mercato nero
È ovviamente illegale di per sé.
L'autostop della soldatessa
Accade perché i mezzi pubblici sono molto poco diffusi.
Il cappellino
Troppo strano per essere fotografato. Sullo sfondo di soldati, poi.
La sedia a rotelle
Il fotografo afferma di averne viste solo due durante i suoi sei viaggi.
La scopa
Non si sposa bene con la solennità della statua.
Ancora in coda
Persone durante una festa nazionale.
Ricchezza
C’è molto pudore anche in relazione alla ricchezza delle élite.
Vestiti
Secondo la guida quest’uomo non era vestito sufficientemente bene per essere fotografato.
Panni ad asciugare
Il problema è che sono stesi davanti a una statua simbolo del regime, piccola piccola lì in fondo.
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