L’esame di maturità rappresenta il primo passo di ognuno di noi verso la vita adulta. È la prima grande prova in cui dimostriamo innanzi tutto a noi stessi cosa sappiamo e cosa sappiamo fare. È facile andare nel panico in una situazione del genere. L’idea di ritrovarsi di fronte a una commissione d’esame – e in cui non tutti i volti sono noti – non è facile da affrontare. Niente paura però: ci sono dei consigli per vivere al meglio quest’esperienza. E alla fine, ricordarla nel tempo con estrema tenerezza.
Come si fa quindi per riuscire e riuscire bene? Naturalmente non c’è una ricetta valida per tutti, proprio perché ogni studente è diverso a suo modo – e soprattutto ognuno avrà trovato nel tempo un suo modo di apprendere. Ci sono però delle buone norme comportamentali che tutti possono abbracciare senza perdere la propria identità: queste norme riguardano in particolare le abitudini, ma anche l’emotività di ognuno, il cibo e il sonno e così via.
La maturità è in fondo una sorta di passaggio obbligato, ma non dobbiamo prenderla nel modo sbagliato: potrebbe essere solo il primo di molti esami, forse il più difficile e il più complesso proprio perché ci si sta provando con qualcosa di completamente nuovo. E perché, be’, gli altri esami in futuro saranno molto meno generici.
Sfogliamo insieme la gallery per scoprire i consigli fondamentali per una maturità serena e vissuta al meglio delle proprie potenzialità.
Dormite a sufficienza ma non esagerate
Durante la preparazione, è bene evitare stravizi per quanto riguarda l’alimentazione e soprattutto il sonno. Quando è primavera, si sa, dopo pranzo l’abbiocco è sempre in agguato. Vale però la pena cedervi, ma senza esagerare. Un pisolino di una mezz’ora non ha mai fatto male a nessuno, vi risveglierete freschi e pronti a riprendere in mano ai libri.
Neppure la notte bisogna esagerare con il sonno o con lo studio: andate a dormire a un orario ragionevole – fissate un tetto massimo personale per la nanna – e cercate di riposare circa otto ore. Dormire di più innescherebbe un circolo vizioso che tra l’altro ci sottrarrebbe tempo prezioso allo studio.
Ostentate sicurezza
Qualcuno la sicurezza ce l’ha di natura, ma non tutti. La sicurezza può venirvi solo se avete studiato e capito – se non siete nel novero dei fortunati nati con la faccia tosta. Chiaramente studiare è fondamentale, ma fondamentale è soprattutto comprendere: solo questo vi darà la sicurezza necessaria, anche per effettuare digressioni su argomenti che avete ripassato meglio.
Quando vi faranno una domanda, prendete fiato ma non rispondete di getto: fate appello alla vostra analisi e comprensione.
Alzatevi dal tavolo se siete in stallo
Può capitare che, dopo molte ore di studio, ci si senta terribilmente in stallo. Le parole si affollano nella nostra mente apparentemente senza senso. E allora prendetevi una pausa: chiamate un amico, prendetevi un caffè, fate un pisolino o mangiate uno snack, fate una breve passeggiata.
Servirà a liberarvi la testa e riprenderete il ripasso con maggiore verve. Ma anche in questo caso non esagerate, o sarebbe uno spreco del vostro tempo.
Non fate riassunti, schematizzate
C’è chi opta per i riassunti, ma è meglio ricorrere agli schemi. Causa ed effetto non sono solo appannaggio delle scienze esatte, ma anche delle materie umanistiche, dalla storia ai movimenti letterari. Appuntare poche parole anziché mappazzoni di concetti, vi consentirà di ritrovarvi soprattutto dopo l’ennesimo ripasso.
Tenete presente anche questo: qualche insegnante potrebbe anche lasciarvi gli appunti, in fondo, se avete studiato, quegli appunti sono lo specchio del vostro impegno. È molto raro ma può capitare.
Proseguite con la vostra routine
Dicevamo: niente stravizi. Questo consiglio ha un corollario: non cambiate le vostre abitudini. Ci saranno tanti giorni per cambiare routine quotidiana, dopo l’esame orale. Ma per il momento, evitate o potrebbe anche risentirne il vostro fisico.
Certo, quando si hanno 18-19 anni ci si sente giustamente invincibili, ma non sempre una sfida fuori dalla vostra routine potrebbe darvi ragione. Tra le routine consigliate, connesse con lo studio: recatevi in biblioteca se questo vi rassicura, oppure studiate insieme agli altri.
Non scoraggiatevi
Le parole d’ordine sono: vietato scoraggiarsi. Ci potrebbe essere più di un momento nel vostro processo di apprendimento in cui vi sembrerà tutto abbastanza vano, ma è importante dare il meglio di sé stessi. Qualcuno vi dirà che tutto quello che state facendo non conterà nulla, ma voi non credetegli.
Quando passa tanto tempo dall’esame di maturità, può darsi che quel qualcuno abbia dimenticato gli sforzi, l’impegno, le ore trascorse sui libri e tutto il resto. E soprattutto che abbia dimenticato che questo esame è un’esperienza unica e irripetibile per ognuno, indipendentemente da come siano andati i cinque anni precedenti. È fondamentale, in tal senso, consolidare il vostro risultato: quello che avete fatto nei precedenti anni scolastici non è andato di certo sprecato.
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