Mentre le elezioni americane 2020 non hanno ancora emesso un verdetto definitivo, con il candidato democratico Joe Biden che sembra in vantaggio, e il presidente uscente Donald Trump che ha già tuonato senza alcuna prova promettendo ricorsi e addirittura l’appello alla Corte Suprema, negli States qualcuno che ha già ricevuto la sua conferma c’è.
Parliamo delle quattro deputate democratiche, Alexandria Ocasio-Cortez, Ilhan Omar, Ayanna Pressley e Rashida Tlaib, tutte riconfermate nei loro seggi ai distretti di New York, Minnesota, Massachussets e Michigan.
Soprattutto Ocasio-Cortez viene spesso indicata come il volto nuovo della politica americana, tanto che Trump ha investito la cifra record di 10 milioni di dollari in comunicazione per riuscire a batterla con il proprio candidato, John Cummings.
Ma le cose, per le donne, sembrano finalmente muoversi sotto più punti di vista in vari Paesi del mondo: rivoluzionaria, ancora una volta, si dimostra la Prima Ministra neozelandese Jacinda Ardern, che dopo aver risposto a tono nel 2017 a chi le chiedeva se sarebbe stata in grado di fare la politica e la madre, ha scelto come Ministra degli Esteri una donna indigena Māori, prima, storica volta che accade.
Ma c’è qualcosa di storico che si sta muovendo anche in Egitto, sul lato sportivo.
Sfogliate la gallery per scoprire chi sono le donne che fanno ben sperare in un cambiamento, di mentalità e di pensiero, di cui abbiamo davvero bisogno.
Alexandria Ocasio-Cortez
Non è più una sorpresa, ma una piacevole conferma. La trentunenne è stata rieletta al suo posto al suo distretto di New York, e molti la indicano come prossima candidata democratica alla presidenza USA, non appena avrà l’età necessaria per candidarsi (35 anni).
Se il presidente non cede, il mio messaggio è chiaro ed è che in America il potere è del popolo – ha dichiarato subito dopo le elezioni 2020, con il verdetto ancora in bilico ma Biden dato per favorito – Il presidente non decide se ha vinto le elezioni oppure no, chi decide se deve lasciare il potere o no è la gente.
Nanaia Mahuta
È la neo Ministra degli Esteri in Nuova Zelanda, scelta da Jacinda Ardern in un esecutivo composto per un quarto da ministri appartenenti a comunità indigene, otto donne su venti e un vice primo ministro e ministro delle Finanze dichiaratamente omosessuale.
Mahuta è stata eletta la prima volta nel 1996, ricoprendo diverse cariche, mentre nel 2016 è stata la prima parlamentare donna a portare sul mento il moko kauae, il tatuaggio tradizionale Māori che contiene informazioni sulla propria storia e i propri antenati.
Ilhan Omar
Anche lei, come Ocasio-Cortez, è stata rieletta per il Minnesota. 38 anni, Ilhan è nata a Mogadiscio, in Somalia, ed è naturalizzata americana dal 2000.
Ayanna Pressley
Conferma nel Massachussets anche per Ayanna Pressley, prima donna nera all’interno del consiglio comunale di Boston nel 2009, riconfermata dai cittadini per quattro mandati, che ha confessato un passato di molestie sessuali subite sin da bambina.
Rashida Tlaib
Conquista di nuovo il suo seggio per il Michigan anche Rashida Tlaib, prima donna di religione islamica eletta al Congresso statunitense.
Sarah McBride
Fra le sorprese delle elezioni americane 2020, invece, spicca l’elezione al Senato di Sarah McBride, prima transgender, eletta con l’86% dei voti a distanza (absentee) nel Delaware.
Chiunque si preoccupi che la propria realtà e i propri sogni si escludano a vicenda, sappia che il cambiamento è possibile. Sappia che la sua voce è importante. Sappi che puoi farlo anche tu.
Il commento su Twitter di McBride dopo l’elezione.
Faiza Heidad
È davvero una svolta storica quella di Faiza, trentasei anni, prima donna a guidare una squadra di calcio maschile in Egitto.
All’inizio c’è sempre qualcuno che ti prende un po’ in giro o non ti prende sul serio – ha dichiarato – ma poi quando realizzano cosa vuoi e di cosa sei capace di insegnare loro nella tecnica, capiscono che possono imparare. È in quel momento che si sviluppa un buon rapporto di collaborazione.
Cosa ne pensi?