Come abbiamo fatto scappare Samantha Cristoforetti dall'Italia (non dallo Spazio)
Samantha Cristoforetti, dopo aver ispirato moltissime ragazze italiane, ha lasciato l'Aeronautica Militare: la scelta spiegata su Twitter.
Samantha Cristoforetti, dopo aver ispirato moltissime ragazze italiane, ha lasciato l'Aeronautica Militare: la scelta spiegata su Twitter.
Samantha Cristoforetti da gennaio 2020 non lavora più per l’Aeronautica Italiana.
All’inizio del mese di gennaio è stato dato l’annuncio di un addio che, a quanto pare, era nell’aria. In quell’occasione è stata la stessa AstroSamantha a rivelarlo su Twitter, dopo che sulla stampa si sono susseguite le ipotesi più varie sull’accadimento. Perché abbiamo fatto scappare l’astronauta che ha dato tanto lustro all’Italia? C’entra il fatto che sia donna? La questione rientra nella cosiddetta «fuga dei cervelli» o c’è dell’altro?
Non sto cambiando mestiere o assumendo un nuovo incarico – ha scritto Samantha Cristoforetti in un comunicato su Twitter – continuo a essere un’astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea e conto di tornare nello spazio; non mi sento oggetto di discriminazione di genere […] non ho motivo concreto di lamentare alcuna discriminazione di questo tipo; […] semplicemente, ho avuto occasione di esprimere alla Forza Armata, nelle sedi appropriate, il mio disaccordo riguardo ad alcune situazioni e, contestualmente, ho ritenuto per coerenza e per mia serenità di congedarmi.
Ma cos’è accaduto? Andiamo con ordine. Cristoforetti è stata fino al gennaio 2020 legata da rapporti di lavoro sia all’Agenzia Spaziale Europea (Esa) sia all’Aeronautica Militare Italiana. All’inizio del 2019 aveva già espresso il desiderio di congedarsi dalla Forza Armata, come lei stessa ha rivelato nella nota, e quindi ora sarà solo dipendente dall’Esa. L’Italia perde così un simbolo importante, che ha ispirato milioni di ragazze. Samantha infatti non indosserà più la divisa azzurra e non rappresenterà l’Italia nello Spazio.
Diverse testate, tra cui Linkiesta, ricostruiscono le ipotesi che avrebbero portato AstroSamantha alle dimissioni. A novembre 2019, l’Italia avrebbe fatto pressing all’Esa – a fronte di un assegno da 2,3 miliardi di euro – di far volare un astronauta italiano nello spazio: Walter Villadei, non Samantha Cristoforetti, che tuttavia è stata comunque preferita dall’Esa per l’incarico.
L’ipotesi è che la politica ci abbia messo lo zampino, dato che Villadei, che è pur sempre un eccellente pilota, è considerato più vicino a certi ambienti politici, mentre Samantha pare preferisca disinteressarsi al sistema di pubbliche relazioni che nel nostro Paese permea ogni cosa. Samantha si è in effetti fatta strada da sola nella sua grande avventura e va avanti così (e ci piace anche per questo), perché crede che ognuno debba farcela con le proprie forze, il proprio impegno e il proprio talento.
Perciò, a fronte di un pressing politico che non ha portato ad alcun risultato, l’Italia ha perso uno dei simboli che in questi anni le hanno portato maggior prestigio.
Sfogliamo insieme la gallery per scoprire la storia di questa straordinaria astronauta italiana.
Samantha è Cavaliere di gran croce e Commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana. A lei sono dedicati un asteroide, un ibrido di orchidea spontanea scoperto nel Salento e una Barbie. Ha due lauree honoris causa, una in bioingegneria attribuita dall’Università degli Studi di Pavia e una in ingegneria aerospaziale dal Politecnico di Torino.
Oltre a essere in una pagina di Storie della buonanotte per bambine ribelli vol.2, ha scritto due libri: Nello spazio con Samantha insieme a Stefano Sandrelli (2016) e Diario di un’apprendista astronauta (2018).
Samantha è protagonista di un documentario sulla sua storia, Astrosamantha – La donna dei record nello spazio, con la regia di Gianluca Cerasola. Il film parla del suo percorso di formazione e dei suoi luminosi traguardi.
Samantha si occupa anche di divulgazione scientifica, in particolare sui social network come Twitter. Ha tenuto un diario della Missione Futura su Google+. È intervenuta con un collegamento al Festival di Sanremo 2015, direttamente dalla Stazione Spaziale Internazionale (Iss). La divulgazione di Samantha avviene anche per radio, televisione e naturalmente dal vivo.
È molto celebre per la Missione Futura, che l’ha portata 199 giorni nello spazio, sulla Iss, dal 23 novembre 2014 all’11 giugno 2015. Ha lavorato due anni in Russia per prepararsi alla missione.
È diventata astronauta dell’Esa nel 2009 – è stata la terza donna nella storia e la prima donna italiana a esserlo. È stata inoltre la prima donna italiana nello spazio: sulla Iss nel 2014, dove sono stati eseguiti esperimenti sulla fisiologia umana e la stampa 3D.
Nel 2001 è entrata nell’Accademia Aeronautica di Pozzuoli, dove si è diplomata nel 2005 con il grado di ufficiale del ruolo navigante normale. Contestualmente ha preso il diploma in scienze aeronautiche all’università Federico II di Napoli. È stata prima della classe per tre anni consecutivi. È seguita la specializzazione in pilota di guerra negli Stati Uniti. È stata pilota nelle basi di Galatina e in Istria. In foto, Samantha a sinistra, durante il “battesimo” al termine del suo addestramento.
Samantha ha un compagno, Lionel Ferra, ingegnere francese. Nel 2016 è nata la loro figlia, Kelsey Amal, cui l’astronauta ha dedicato il suo libro Diario di un’apprendista astronauta. Parla quattro lingue oltre all’italiano: tedesco, inglese, francese e russo. Al momento è alle prese con l’apprendimento del cinese. Ha due hobby: l’escursionismo e le immersioni subacquee (in foto è a sinistra). È ambasciatrice Unicef.
Classe 1977, è originaria della provincia di Trento. Nel 1994 ha frequentato la Saint Paul Central High School a Saint Paul in Minnesota. Si è diplomata a Trento e laureata in ingegneria aerospaziale all’Università tecnica di Monaco di Baviera. Il percorso verso lo spazio è stato lungo e impegnativo, ma Samantha è la dimostrazione che si può arrivare in alto solo con le proprie forze.
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