La vita di Alan Turing, una delle menti più brillanti del Novecento, dovrebbe essere raccontata senza sosta, a imperitura memoria di come nel corso della storia sia stato possibile calpestare la dignità umana. Perseguitato dalle autorità britanniche perché omosessuale, venne sottoposto a castrazione chimica e, dopo due anni di calvario, presumibilmente si tolse la vita mangiando una mela avvelenata, anche se in molti non credono a questa versione ufficiale.
Matematico, crittografo, filosofo visionario e pioniere della scienza informatica, Alan Turing non fu solo l’inventore del primo computer. Senza il suo contributo sarebbe stato infatti impossibile decifrare il codice della macchina Enigma usata dai tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale per lo scambio di messaggi cifrati. Una grande scoperta portata sul grande schermo nel film The Imitation Game, con Benedict Cumberbatch nei panni di Alan Turing.
Come raccontato dalla BBC, Turing venne arrestato nel 1952, mentre lavorava all’università di Manchester. L’accusa? Avere una relazione con il 19enne Arnold Murray in un momento in cui essere gay era vietato dalla legge. Lo scienziato aveva ospitato a casa sua il giovane disoccupato, salvo poi ritrovarsi con la casa svaligiata. Recatosi a denunciare il fatto, aveva invece fatto scattare le indagini per atti indecenti. Processato e condannato, non si riprese mai più. Se non fosse morto prematuramente a 41 anni, oggi la lista delle sue conquiste forse sarebbe ancora più lunga.
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Alan Turing a 15 anni
Alan Mathison Turing, nato a Londra il 23 giugno 1912, passò gran parte della sua infanzia lontano dai genitori, visto che suo padre lavorava per la famiglia reale in India. A 13 anni fu iscritto alla Sherborne School, nel Dorset. La rigida organizzazione scolastica e l’impostazione verso le materie classiche, tuttavia, fecero ben poco per incoraggiare la sua brillante mente matematica. Alan iniziò quindi a studiare da solo le materie scientifiche, sviluppando idee e concetti originali.
Alan Turing a 16 anni
La situazione scolastica di Alan Turing cambiò contestualmente al sorgere di un sentimento che iniziava a provare per un compagno di scuola altrettanto brillante, Christopher Morcom. Proprio mentre imparava a comunicare meglio con gli altri, accadde la tragedia: Christopher morì all’improvviso di tubercolosi. Devastato, Turing si spinse ancora di più verso lo studio scientifico del cervello umano.
Alex Lawther nei panni di un giovane Alan Turing nel film "The Imitation Game"
Nel 1931 Turing vinse una borsa di studio al King’s College di Cambridge e si laureò a pieni voti in matematica nel 1934. A soli 22 vinse il prestigioso premio Smith, destinato solo ai migliori ricercatori di matematica e fisica. Non era la matematica pura ad attirarlo, bensì la sua applicazione pratica.
La macchina di Turing
Nel 1936 Turing pubblicò uno studio che oggi è universalmente riconosciuto come l’inizio dell’era dei computer. Analizzando ciò che per la mente umana significava seguire un metodo specifico per svolgere un compito, pensò a una macchina universale che potesse codificare tale metodo ed eseguire qualsiasi sequenza di istruzioni. Dieci anni più tardi usò la sua idea rivoluzionaria per il primo computer.
Alan Turing
Dopo aver passato due anni a Princeton, con l’avvicinarsi della guerra Turing tornò in Gran Bretagna e cominciò a lavorare al servizio del Department of Communications inglese per decifrare i codici usati nelle comunicazioni tedesche. Nel 1939 venne a conoscenza della macchina Enigma, utilizzata dai tedeschi per scambiarsi ogni tipo di messaggio cifrato. Insieme a un gruppo di matematici, Turing sviluppò un’altra macchina in grado di decifrare il codice del nemico. Era il primo passo verso il computer vero e proprio.
Benedict Cumberbatch nei panni di Alan Turing nel film "The Imitation Game"
Nel marzo del 1946, dopo la fine della guerra, Turing presentò il progetto per la macchina Automatic Computing Engine (ACE), che venne poi realizzato nel 1950. Era nato il primo computer.
Benedict Cumberbatch nei panni di Alan Turing nel film "The Imitation Game"
Turing iniziò a concentrarsi sugli studi legati a neurologia e fisiologia, ma divenne anche membro del Walton Athletic Club, vincendo alcune gare di corsa e distinguendosi nella maratona.
Benedict Cumberbatch nei panni di Alan Turing nel film "The Imitation Game"
Il 31 marzo 1952 Alan Turing fu arrestato per omosessualità e portato in tribunale. Condannato, fu costretto a scegliere tra una pena detentiva a due anni di carcere o la castrazione chimica mediante assunzione di estrogeni. Per non finire in prigione, scelse la seconda alternativa. Per oltre un anno si sottopose a trattamenti che provocarono in lui un calo della libido e lo sviluppo del seno.
La statua dedicata ad Alan Turing a Manchester
L’8 giugno 1954, la domestica di Turing lo trovò morto nel suo letto. Un esame post mortem stabilì la causa del decesso nell’avvelenamento da cianuro di potassio. Al momento della scoperta, vicino al letto, accanto al suo orologio, fu trovata anche una mela mangiata a metà, in cui presumibilmente si pensava avesse iniettato il veleno. La frettolosa autopsia parlò di suicidio, ma ancora oggi qualcuno dubita della tesi ufficiale. Per la madre, ad esempio, si sarebbe trattato di un incidente di lavoro.
Alan Turing
In seguito a una lunga campagna di riabilitazione a favore di Alan Turing, spinta anche da Stephen Hawkin, il 10 settembre 2009 vi fu una dichiarazione di scuse ufficiali da parte del governo del Regno Unito, formulata dal primo ministro Gordon Brown. Brown riconobbe che Turing fu oggetto di un trattamento omofobico. Nel dicembre del 2013, la regina elargì la grazia postuma per Alan Turing.
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