Dobbiamo curarci delle nostre imperfezioni? Un neo o una voglia, lo strabismo di Venere, un dente storto e così via ci fanno sentire brutte?
Le piccole imperfezioni ci possono rendere insicure, è vero, ma dobbiamo ricordare una cosa: sono esse che ci rendono uniche, che ci rendono ciò che siamo, fuori ma anche dentro. Parola della supermodella Alek Wek, che delle sue imperfezioni ha fatto una sorta di marchio distintivo.
Le cose di cui mi preoccupavo sono ora le cose che amo di me stessa e che mi rendono ciò che sono – ha raccontato Alek al Guardian in merito al consiglio del suo dentista di inserire delle graffette agli incisivi e al chirurgo che le voleva raddrizzare un mignolo – Le persone hanno lacune e le lacune sono sexy. Sono nata così – non fa male. Queste sono le cose che ci rendono interessanti, le cose che ci rendono belli.
Ma chi è Alek Wek? Forse non tutti siamo appassionati di moda e quindi a qualcuno questo nome non dirà molto. Si tratta di una modella originaria del Sud Sudan, che dagli anni ’90 è un’icona delle passerelle. Alek ha visto il cambiamento nel mondo della moda, ha fatto parte di quel cambiamento, della diversificazione della bellezza che oggi possiamo vedere come un mosaico sulle passerelle: donne e uomini con diversi colori della pelle, magri o curvy, efebici ed eterei o con lineamenti marcati. Anche se Alek dice di aver dovuto lottare molto perché si arrivasse a questo.
Sfogliamo insieme la gallery per scoprire la storia e la carriera di Alek Wek, bellissima modella rivoluzionaria.
Vita privata
Alek ha auvuto una lunga relazione con un italiano, Riccardo Sala, che è un imprenditore immobiliare, per dodici anni fino al 2013.
Carriera nella moda
La carriera di Alek è entrata nel vivo negli ultimi anni ’90. Da allora ha sfilato per una quantità di stilisti e brand, come Ralph Lauren, Chanel, Alexander McQueen, Jean-Paul Gaultier, Fendi, Christian Dior, Versace, Hermes, Balenciaga, Giorgio Armani, Prada, Dolce e Gabbana e molti altri. Molte riviste di moda le hanno dedicato tantissime copertine.
Calendario Pirelli
È apparsa tre volte in un calendario Pirelli: prima nel 1999, poi nel 2004 e infine nel 2014.
Suspiria
Alek Wek è nel cast di Suspiria di Luca Guadagnino. La modella ha deciso a prendere parte al film dopo aver saputo che nel cast c’era Tilda Swinton, che stima molto e apprezza per la sua bellezza controcorrente. In questa pellicola, Alek fa parte del corpo di ballo della scuola in cui la storia è ambientata.
Film
Nel 2002 ha recita una piccola parte nel film Le quattro piume, diretto da Shekhar Kapur. Nel cast Heath Ledger, Wes Bentley e Kate Hudson. Alek interpreta il personaggio di una principessa africana.
Imprenditrice
Ha una sua linea di borse che disegna lei in persona: si chiama Alek Wek 1933.
Autobiografia
Nel 2008 ha pubblicato un’autobiografia, che si intitola La ragazza del villaggio dinka e che ripercorre la sua vita dall’infanzia nel periodo della guerra civile, al suo arrivo a Londra fino alla fama nel mondo della moda.
Sensibilizzazione
Alek è membro dell’Advisory Council, che si preoccupa dei poveri di tutto il mondo. Alek dà una mano nella sensibilizzazione rispetto alla situazione nel suo Paese d’origine, il Sudan. Tuttavia Alek è impegnata in diverse iniziative umanitarie: eccola qui come testimonial dell’Unhcr.
La più bella
Nel 1997 è stata nominata da Mtv modella dell’anno e da I-D modella del decennio. Nel 1999 è stata una delle 50 donne più belle del mondo secondo People.
Videoclip
All’inizio della sua carriera ha preso parte a due videoclip musicali: GoldenEye di Tina Turner (foto) e Got ’Til It’s Gone di Janet Jackson.
Gli esordi
Dopo un esordio quasi in sordina intorno alla prima metà degli anni ’90, è approdata alla fama firmando un contratto con la prestigiosa agenzia di modelle Ford Models.
Le origini
Classe 1977, Alek è nata e cresciuta nel villaggio di Wau, nel Sud Sudan. Nel 1991, scappò dalla guerra civile rifugiandosi a Londra, dove viveva la sorella. Le due ragazze furono raggiunte poi dalla madre e dai fratelli, mentre il padre era morto per le complicanze di un intervento non riuscito (le operazioni chirurgiche sono particolarmente difficili nelle zone di guerra). Non fu facile: i suoi fratelli si ammalarono di malaria durante il viaggio e la madre rimase sola con 9 figli di cui preoccuparsi. Ma ce la fece: per questo per Alek sua madre è un modello.
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