Quell'amore da film (invece vero) tra Vanessa Redgrave e Franco Nero

Vanessa Redgrave nasce a Londra il 30 gennaio 1937 da due attori famosi, Sir Michael Redgrave e Rachel Kempson. La sera della sua nascita, Laurence Olivier ferma la recita dell’Amleto per comunicare al pubblico che uno degli attori, Michael, è appena diventato padre. Dopo gli studi, Vanessa inizia subito a sentire il richiamo del palcoscenico e debutta nel 1958 al cinema e l’anno dopo a teatro in Sogno di una notte di mezza estate, in cui recita anche Olivier. Il successo arriva però nel 1966 con Blow-up di Michelangelo Antonioni, la pellicola che le regalò la vera notorietà. Un anno dopo si separa dal marito, il regista Tony Richardson, dal quale ha avuto le figlie Natasha e Joely: lui l’aveva lasciata per l’attrice Jeanne Moreau.

Nato in una frazione del comune di Parma il 23 novembre 1941, Francesco Clemente Giuseppe Sparanero in arte Franco Nero è figlio di un maresciallo dei carabinieri originario di Foggia. Dopo il liceo si iscrive all’università per studiare Economia, ma presto sente il richiamo del cinema. Dopo l’esordio nel 1962 nel film italiano Pelle viva, recita in diversi film italiani, ottenendo una certa notorietà con Django di Sergio Corbucci. Hollywood lo nota e nel 1966 viene chiamato per partecipare a La Bibbia di John Huston, il film che lo lancia definitivamente e cui seguirà Camelot.

Nel 1967 Vanessa Redgrave e Franco Nero si trovano a recitare nello stesso film, Camelot. Lei è Ginevra e lui Lancillotto: la passione da copione si trasforma in realtà e i due si innamorano.

Vanessa impara l’italiano e inizia a recitare nel nostro paese: nel 1968 è di nuovo protagonista con Franco Nero nella pellicola Un tranquillo posto di campagna di Elio Petri, presentata al Festival di Berlino.

Nel 1969 Vanessa Redgrave e Franco Nero diventano genitori di Carlo, ma un anno dopo la loro storia si conclude. Lei rimane legata per 15 anni al collega Timothy Dalton, conosciuto sul set di Mary, Regina di Scozia, mentre lui nel 1987 diventa padre per la seconda volta con la nuova compagna Mauricia Mena. L’amore, poi, sboccia di nuovo negli Anni Novanta.

Tra il 2009 e il 2010 la vita di Vanessa Redgrave è sconvolta da diversi gravi lutti: la figlia Natasha, moglie di Liam Neeson, muore il 18 marzo 2009 in seguito a un incidente in montagna, poi l’anno dopo perde il fratello Colin e la sorella Lynn nel giro di poche settimane. Nello stesso anno si confida così al Corriere:

Sono felice di non lavorare in questo momento perché voglio prendermi tutto il tempo necessario per pensare ai miei lutti. Voglio leggere, fare giardinaggio, occuparmi di mia figlia e stare con i miei nipoti. Il dolore è una terra molto strana che fa fare cose altrettanto strane alle nostre menti.

Io e Franco non siamo mai stati realmente lontani neppure quando lo eravamo davvero. Anche se ci sono stati tanti momenti durante i quali non ci siamo parlati, e altri in cui ci si parlava per urlare e litigare in modo burrascoso. Quelli sono stati i periodi peggiori per entrambi.

L’attrice rivela anche qualcosa che la stampa non sapeva: nel 2006 lei e Franco Nero si sono sposati di nascosto, circondati solo dalla loro grande famiglia. Così Vanessa Redgrave ha raccontato la loro scelta:

Fin dall’inizio era chiaro che non volevamo affatto un matrimonio legale che coinvolgesse l’aspetto economico. Ciò non significa che non sia stata una cerimonia vera. Ci siamo sposati davanti alla famiglia e agli amici, dopo esserci consultati con Natasha e Joely, mentre mio figlio Carlo ha avuto un ruolo fondamentale: è stato lui a mettermi l’anello al dito. È stato il miglior testimone che potessi avere. Sono una donna molto fortunata

Nel 2018 la coppia è apparsa felice e più unita che mai al Festival di Venezia, concedendo anche molti baci per i fotografi. Così Vanessa Redgrave ha spiegato la forza della loro unione:

Non c’è limite e non c’è età per l’amore. Noi abbiamo trovato il nostro equilibrio, il nostro modo di stare bene. Io non ho mai voluto trasferirmi in Italia e Franco non ha mai voluto lasciare Roma, ma siamo attori, abituati a vivere ovunque. Non capisco quelle coppie che devono stare sempre insieme.