C’è ogni sfumatura di femminilità nelle bellissime immagini di Angela Sisto, nome e cognome tutti italiani per un’artista berlinese che, con un sorriso e molta umiltà, ci confessa di non sapere una parola di italiano e di preferire un’intervista in inglese, anche se, ci dice, può sempre farsi aiutare dal padre per la traduzione.
Il senso delle sue fotografie che disegnano la donna in ogni sua curva, espressione e forma è semplicemente sensazionale, e rispecchia in pieno quel che si legge nella bio del suo account Instagram, “Vedere la bellezza in ogni taglia, etnia, genere ed età”.
Fra tanti hashtag di body positive la sua pagina social ci colpisce per l’essenziale semplicità delle sue fotografie, che colgono esattamente il concetto espresso in quelle poche parole: ovvero la bellezza in ogni sua manifestazione, anche in quelle che da qualcuno non sono giudicate tali.
Angela immortala donne che esibiscono curve morbide, cicatrici, smagliature, nere, asiatiche, tatuate, lesbiche, e che mandano un messaggio lineare, semplice ma deciso: sono bella. E chi se ne importa se qualcuno può pensarla diversamente.
Questo argomento è, del resto, il focus dell prima domanda che rivolgiamo ad Angela, in cui le chiediamo quale sia l’obiettivo del suo account. Lasciare che le donne si rendano conto di essere belle in ogni modo?
Sì, sicuramente – ci risponde lei – L’obiettivo principale è mostrare il corpo in tutte le sue sfaccettature. Vorrei creare un nuovo standard di bellezza che non si concentri sugli stereotipi ormai vecchi e obsoleti, e punti invece alla diversità, unicità, personalità e a tutte quelle piccole cose che ti definiscono come la persona che sei veramente.
Voglio permettere alle donne di mostrare il loro meraviglioso sé interiore e amare il loro corpo così com’è.
Il mio obiettivo è dare a ognuna la consapevolezza della bellezza del proprio corpo, a dispetto del fatto che la società spesso ci imponga di dubitare di noi stesse e della nostra fisicità, se non rispondente a certi criteri.
C’è una citazione che amo molto e che dice: ‘Così tanti anni di educazione, ma nessuno ci ha mai insegnato come amare noi stesse e perché è così importante! ‘
È piuttosto chiaro il senso delle foto, ma è interessante chiedere ad Angela come scelga i soggetti.
Il tuo corpo ci racconta la tua storia e ognuna di quelle storie merita di essere ascoltata. E provo a catturare quelle storie con le mie fotografie. Non importa quale tipo di corpo hai, quale colore ha la tua pelle o da dove vieni. Tutto ciò che conta è essere orgogliosa di ciò che sei.
Ogni volta che pianifico un servizio fotografico mi piace conoscere le persone come sono realmente, per dare un’occhiata alla loro personalità unica e provare a scattare una foto che sia in grado di mostrare quel potere interiore e forza all’occhio degli spettatori. La foto che cattura tutti quei piccoli difetti, cicatrici e imperfezioni perfette.
Quindi, praticamente ogni immagine crea il proprio messaggio unico.
Inevitabile che l’argomento cada proprio su quei social network dove lei espone le sue opere (anche se ha pure un bellissimo sito Internet) che, se da un lato si fanno forieri di campagne che inneggiano al body positive e si pongono contro il body shaming, dall’altro sono anche luoghi in cui cyberbullismo e hater brulicano indisturbati e protetti dal semi anonimato fornito dalle identità virtuali.
Come e perché, le chiediamo, questi due mondi diversi possono esistere nello stesso momento e nello stesso posto?
Prima di tutto, sono felice che il body positive abbia avuto una tale spinta sui social network, a distanza di tanto tempo. In generale, credo che Internet e la globalizzazione abbiano dato a molte persone l’opportunità di liberarsi. Sono stati in grado di spezzare tutte le catene, rompere con le tradizioni ed esprimersi. Hanno potuto mostrarsi al mondo nell’intimità delle proprie mura domestiche. Ma non è una strada a senso unico. Con tutte queste nuove opzioni, ci sono certamente anche nuovi ostacoli. E con l’anonimato di Internet è facile giudicare gli altri. Se ci fosse una migliore comprensione dell’unicità della bellezza e una migliore comprensione di come tutti dovrebbero essere trattati o come vorrebbero essere trattati, non avremmo bullismo e haters.
Internet è uno strumento così potente. Perché perdere tempo a diffondere odio invece di fare del mondo un posto migliore e mostrare amore e rispetto per gli altri? Quindi, perché non dire agli altri quanto sono belli e autorizzarli ad amare il proprio corpo?
Un altro tasto dolente è il fatto che le donne finiscano sempre più facilmente nel mirino delle critiche, sia da parte degli uomini che dalle altre donne. Allora c’è un modo attraverso cui le donne possano migliorare la loro posizione nella società e riuscire a essere apprezzate indipendentemente dalla loro forma, dimensione o colore?
La domanda non dovrebbe essere come le donne possono migliorare la loro posizione nella società, ma come può la società migliorare le opportunità per tutti, indipendentemente dal sesso, dal colore della pelle. E per rendere questo possibile dovremmo iniziare ad apprezzare le persone per quello che sono, non per le categorie che la società ci ha detto di usare. Significa iniziare a sostenersi a vicenda, mostrarsi rispettosi l’uno con l’altro. Tutto il resto verrà da sé.
Hai un messaggio per le donne ma anche per gli uomini?
Sarà ancora una lunga strada, finché non ci accetteremo l’un l’altro per ciò che siamo. Ma perché non iniziare da soli?
Sii un uomo gentile e amorevole. È gratis, e altri seguiranno il tuo esempio.
Devi avere fiducia in te stesso, credere in te stesso e amare te stesso.
Perché appena riesci ad amare chi sei, gli altri ti ameranno esattamente per questo.
Free the nipple
Non solo per la bellezza in ogni sua forma, le foto di Angela parlano anche di libertà femminile. Come quella di mostrare il capezzolo, unendosi all’ormai famosa causa di #FreetheNipple.
Le imperfezioni perfette
Voglio incoraggiare ogni persona ad amare le proprie imperfezioni perfette.
Dice Angela.
Una trilogia
Queste tre immagini fanno parte di una serie scattate con @beautynotsize.
Chi se ne importa delle smagliature
Grazie a questa incredibile donna per essersi fidata di me e avermi dato l’opportunità di mostrare che è meravigliosa.
Abbiate cura del vostro fiore!
Una foto dalla didascalia spiritosa ma molto significativa.
Le cicatrici sono parte del viaggio
Abbiate cura delle vostre cicatrici, sono parte del viaggio.
Un atto di ribellione
In una società che trae profitto dal tuo stesso dubbio, fidarsi, accettare e amare te stessa è un atto di ribellione.
Non solo donne...
Fra i soggetti delle foto di Angela anche Mena, un ragazzo, in una serie di immagini intitolate, molto significativamente, Rainbow, arcobaleno.
Cosa ne pensi?