Animali estinti: nel 2020 e negli anni precedenti abbiamo perso questi 6
Quali sono gli animali estinti in questo 2020 e negli anni immediatamente precedenti? La natura ci sta chiedendo aiuto: dobbiamo davvero iniziare ad ascoltarla.
Quali sono gli animali estinti in questo 2020 e negli anni immediatamente precedenti? La natura ci sta chiedendo aiuto: dobbiamo davvero iniziare ad ascoltarla.
Eppure, negli ultimi anni abbiamo detto addio a moltissime specie di animali, che possono essere, purtroppo, considerati estinti. Solo nel decennio appena concluso, ovvero tra il 2010 e il 2020, l‘Unione internazionale per la conservazione della natura (Iucn) ha dichiarato definitivamente estinte 160 specie. Parliamo di specie poco note, come invertebrati, che in gran parte si sarebbero estinti da tempo; perché una specie sia dichiarata estinta, infatti, occorre che passino decenni senza alcun tipo di avvistamento di quella specie.
La situazione, comunque, è tutt’altro che rosea, se si considera che, allargando l’orizzonte temporale, negli ultimi cento anni il numero di animali estinti ha avuto una crescita esponenziale, tanto da far pensare che sarebbero addirittura mille le specie che scompaiono ogni anno.
La causa principale dell’estinzione degli animali, ovviamente, è l’uomo, che distruggendo gli habitat di alcune specie, o con atti orribili come il bracconaggio e il commercio illegale di alcuni animali o di loro parti (come il corno dei rinoceronti o le zanne degli elefanti, ad esempio), hanno contribuito a decimare la fauna mondiale; se a questo si aggiungono gli ingenti danni causati dall’inquinamento e dal cambiamento climatico avremo il quadro completo che ci spiega come mai tante specie sono giunte all’estinzione.
Anche in questo 2020 abbiamo detto addio ad alcune specie, mentre altre sono a forte rischio estinzione: fra queste gli scimpanzé, che, secondo uno studio condotto da Oikos, un’organizzazione no-profit che studia la biodiversità, potrebbero aver avuto ripercussioni negative per via della pandemia di Covid, avendo in comune con l’essere umano l’amore per il contatto con il prossimo.
Il primo animale estinto di quest’anno così particolare è stato il pesce spatola cinese (Psephurus gladius, o Chinese Paddlefish in inglese) che (a questo punto dobbiamo usare il passato) viveva nel fiume Yangtze, in Cina. A rendere nota la sua estinzione la rivista Science of The Total Environment.
L’estinzione del pesce, secondo gli autori dello studio guidati da Hui Zhang dell’Accademia cinese delle scienze ittiche, sarebbe in realtà avvenuta tra il 2005 e il 2010, ma già nel 1993 la specie era dichiarata funzionalmente estinta, ovvero non più in grado di riprodursi.
In gallery abbiamo raccolto gli altri animali scomparsi negli ultimi cinque anni.
L’IUCN ogni anno diffonde la Lista Rossa degli animali a rischio estinzione, e denuncia seri rischi per molte altre specie animali: da anni si sente parlare di panda, gorilla, orsi bianchi, ma sono molte le specie a rischio; fra loro figurano
Per tante specie purtroppo estinte, ce ne sono alcune che si credevano scomparse e sono “magicamente” riapparse: nel 2019, ad esempio, sono state cinque le specie animali credute estinte per anni e poi ritrovate, in Tasmania, Colombia e Vietnam, dove sono riapparsi caimani, rospi, tartarughe e roditori.
Fra loro abbiamo, ad esempio, la tartaruga gigante delle Galapagos, che si credeva estinta da più di 100 anni ed è stata individuata da un team di esperti del parco nazionale delle Galapagos; il rospo arlecchino notte stellata, che era ritenuto estinto da ben 300 anni ed è stato invece ritrovato sulle montagne della Colombia; il caimano del fiume Apaporis, il cui ultimo esemplare era stato avvistato nel 1952 ed è stato riscoperto lungo lo stesso fiume colombiano dal biologo Sergio Balaguera-Reina; la tigre della Tasmania, scomparsa nel 1936 e invece protagonista di molti avvistamenti nel 2019; il cervo-topo del Vietnam, che dopo 30 anni di latitanza è stato fotografato in una foresta vietnamita.
Il pesce spatola cinese era lungo fino a 7 metri e pesava fino a 300 chili, rientrando di diritto tra i più grandi pesci di acqua dolce del mondo, uno dei due discendenti (l’altro è americano) di una linea evolutiva diversificata e molto diffusa tra 75 e 34 milioni di anni fa.
Una campagna di studio condotta tra il 2017 e il 2018 ha rinvenuto 332 specie di pesci nello Yangtze, ma di altre 140 storicamente presenti nessuna traccia. Purtroppo del pesce spatola cinese non esistono esemplari in cattività.
Nel novembre del 2019 è morta Iman, esemplare femmina di rinoceronte di Sumatra, malata di cancro. Aveva 25 anni ed era l’ultimo esemplare di rinoceronte di Sumatra (Dicerorhinus sumatrensis) della Malesia. Così, dopo la scomparsa di Tam, il vecchio maschio morto di vecchiaia e senza alcun erede a maggio dello stesso anno, nel Paese il rinoceronte di Sumatra è ufficialmente estinto.
Ci sono posizioni diverse sull’estinzione del puma orientale (Puma concolor couguar) o coguaro, dichiarato estinto nel 2018 da U.S. fish and wildlife service (Usfws).
Tra il XIX e il XVIII secolo i puma, ritenuti una minaccia per il bestiame e le persone, hanno subito una caccia spietata, ma secondo alcuni il puma orientale non si sarebbe estinto perché, semplicemente, mai esistito.
Alcune recenti analisi avrebbero infatti rivelato che il puma orientale non era in realtà una sottospecie distinta, come invece si riteneva: gli studi sul DNA di questi felini dimostrano infatti che tutti puma nordamericani hanno omogeneità genetica.
Questo mammifero marino simile al delfino sarebbe scomparso per via del’isolamento conseguente alla costruzione, sul Fiume Azzurro, della Diga delle Tre Gole, in Cina.
Era un roditore notturno australiano.
Questo marsupiale australiano è scomparso forse a causa dell’arrivo nel continente di topi e volpi.
Cosa ne pensi?