Annette Muller, essere una delle poche superstiti di oltre 13000 persone

Annette Muller, essere una delle poche superstiti di oltre 13000 persone
Fonte: Archivio Famiglia Muller e LIFE
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La notte tra il 16 e il 17 luglio 1942 avvenne la più grande retata di ebrei condotta sul suolo francese. Il rastrellamento del Velodromo d’inverno, comunemente chiamato Rafle du Vel’ d’Hiv, è ancora oggi uno degli episodi più neri della storia di Parigi e della Francia intera, anche perché furono proprio le milizie francesi e il Governo di Vichy a condurre l’operazione.

Secondo i dati della prefettura, quella maledetta notte vennero arrestate 13.152 persone (tra cui oltre 4.000 bambini), che furono poi imprigionate al Velodromo d’Hiver o internate nel campo di Drancy, prima di essere trasportate in treno ad Auschwitz. La retata coinvolse ebrei di diverse nazionalità e di ogni età.

Pochi sopravvissero al rastrellamento del velodromo: Annette Muller (Parigi, 15 marzo 1933), di famiglia ebraica, fu una delle poche bambine a salvarsi. La sua autobiografia, pubblicata per la prima volta nel 1991, è una delle rare testimonianze di quanto accaduto. La sua voce, così come è accaduto per i diari di Anna Frank e di Etty Hillesum, merita di essere letta e riletta.

La petite fille du Vel d'Hiv'

La petite fille du Vel d'Hiv'

L'autobiografia di Annette Muller, sopravvissuta al rastrellamento del Velodromo d'inverno appena bambina.
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