Annie Jones, la triste storia della bambina barbuta
Si chiamava Annie Jones, ma tutti la conoscevano come la bambina barbuta: come lei tanti altri cosiddetti "freak" venivano usati dai circhi come attrazioni
Si chiamava Annie Jones, ma tutti la conoscevano come la bambina barbuta: come lei tanti altri cosiddetti "freak" venivano usati dai circhi come attrazioni
Quando sua madre la strinse per la prima volta tra le braccia, dopo il parto, fu subito chiaro che Annie Jones non era una bambina come tutte le altre. La piccola era malata di irsutismo, una patologia molto seria che nell’Ottocento era ancora sconosciuta. Inorriditi, i genitori videro solo una neonata ricoperta di peli. Poi, dopo poco tempo, si resero conto di poter usare la loro figlioletta come fonte di ricavo. Fu così che divenne la donna barbuta più famosa al mondo.
Annie Jones Elliot nacque in Virginia il 14 luglio 1865, come ricorda il sito Human Marvels. Ancor prima di compiere un anno, i suoi genitori decisero di affidarla al celebre circo Barnum, dietro un compenso di 150 dollari a settimana. A soli nove mesi, la piccola venne ribattezza bambina Esaù per via dei peli che ricoprivano il suo corpo. Il riferimento era al celebre personaggio biblico, figlio di Adamo, ricoperto da una fitta coltre di peli.
A soli cinque anni, Annie Jones aveva già baffi e basette ed era conosciuta negli spettacoli come la bambina barbuta. Era ancora piccola quando venne rapita da un medico frenologo di New York: tempo dopo, la polizia la trovò a una fiera religiosa, dove si stava esibendo. L’uomo sosteneva che fosse sua figlia, ma il caso finì in tribunale.
Molto probabilmente si era trattato di una mossa pubblicitaria organizzata proprio dal circo Barnum per rendere la piccola ancora più famosa. In ogni caso, quando la portarono in aula per testimoniare, Annie Jones vide i suoi genitori e corse subito da loro. Il giudice dichiarò la questione chiusa e la bambina tornò a esibirsi al circo.
Da adulta, Annie Jones divenne la donna barbuta più famosa degli Stati Uniti, oltre che la portavoce degli altri personaggi eccentrici del circo Barnum. Fu proprio lei a chiedere di abolire dalle locandine la parola freak, con cui venivano etichettati da tutti.
Nel 1881 si sposò con Richard Elliot, un musicista del circo, che lasciò nel 1895 per il suo primo amore, William Donovan. I due iniziarono a esibirsi da soli, come musicisti, e girarono l’Europa. L’uomo morì poco dopo, lasciandola vedova. Lei morì di tubercolosi nel 1902: aveva solo 37 anni.
Nella gallery sottostante potete vedere gli altri “freak” del circo.
Annie Jones in una delle cartoline promozionali usate dal circo Barnum.
Di origine albanese, Great Captain Costentenus è stato uno dei primi uomini tatuati a essere usati come attrazione in un circo. Apparve per la prima volta nel 1870: l’unica parte del suo corpo non tatuata era la pianta dei piedi.
La foto ritrae Laloo (due corpi), Young Herman (con il super torace), J K Coffey (l’uomo scheletro), James Morris (l’uomo di gomma) e JoJo (l’uomo dalla faccia di cane).
Si chiamava Charles Sherwood Stratton, ma per tutti era General Tom Thumb: è stato il nano più famoso del circo Barnum. Di origine inglese, iniziò a esibirsi a 11 anni.
Un altro personaggio diventato famoso nell’Ottocento con il circo Barnum: era Madame Zorro, la donna barbuta di Ginevra.
JoJo, chiamato anche il Ragazzo Lupo o il ragazzo con la faccia da cane, era in realtà affetto da ipertricosi.
Una coppia di gemelli siamesi del circo Barnum. I più famosi furono i gemelli Tocci, di origine italiana e uniti indissolubilmente, tanto da essere costretti a camminare utilizzando le mani. Mark Twain li vide e scrisse un racconto su di loro.
Tra i freak più famosi della storia, diventato anche il soggetto di un film, c’era anche Elephant Man. Si chiamava Joseph Merrick, era nato nel 1862 a Leicester, in Inghilterra, e fin da piccolo aveva sviluppato una malattia genetica che gli aveva causato uno sviluppo anomalo della pelle e delle ossa di alcune parti del corpo.
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