Il coronavirus ha azzerato la nostra vita sociale. È però importante coltivare i rapporti umani, ma come si fa a distanza? Per fortuna siamo nel 2020 e non nel 1990, quando dovevamo fare la fila alle cabine telefoniche per telefonare alla nostra cotta estiva o nasconderci dalla mamma che ci monitorava i tempi delle interurbane al telefono fisso.
E, come insegna How I Met Your Mother, ci si può dedicare a incontri virtuali anche a grandi distanze. Ricordate i pranzi di Marshall con la famiglia in Minnesota o il Marsh-cuscino 2.0 che sua moglie preparava con un tablet quando non si trovavano sotto lo stesso tetto?
I mezzi di comunicazione sono tanti, così come le app che stanno tornando più utili del solito durante questa quarantena. Queste app accorciano le distanze e ci permettono di fare vita sociale, anche senza abbracci e baci (che comunque non potremmo darci neppure da vicino per evitare il contagio).
Tra le app che stanno trovando grande riscontro per aperitivi e cene virtuali durante quest’epidemia ci sono quelle più classiche e collaudate, come Facebook Messenger, Skype e WhatsApp. Basta accendere la webcam e fare una videochiamata. Ma con le app “classiche” non sempre è possibile connettere molte persone diverse, e allora vi proponiamo una serie di applicazioni alternative per i vostri aperitivi virtuali.
Più un “bonus”. C’è chi ama gli aperitivi con gli amici, chi invece sente la nostalgia dell’andare al cinema con la propria comitiva. Niente paura, c’è un’app anche per voi, in modo che possiate tenervi in contatto guardando lo stesso film o la stessa serie Netflix con i vostri amici più cari.
Sfogliamo insieme la gallery per scoprire le app più in voga per accorciare le distanze provocate dal coronavirus.
Zoom e Whereby
Come riporta l’Ansa, si tratta di due app gratuite che consentono videochiamate anche tra molti utenti e si può anche condividere lo schermo.
Hangouts e Teams
Altre due app simili: Hangouts è di Google e fa parte del pacchetto GSuite, mentre Teams è di Microsoft e fa parte di Office 365. Queste due app sono nate per lo smart working, ma ora tornano utili anche per la socialità virtuale.
Glide
In questa chat si possono mandare dei videomessaggi, niente parole o emoji.
HouseParty
È un’applicazione nata nel 2016: vi si può fare una festa virtuale. Ci si deve registrare con numero di telefono e mail, aggiungendo poi dei contatti o di altri utenti o di utenti Facebook oppure Snapchat. Si deve creare una room, che può contenere un massimo di 8 persone. Vi si può anche giocare a quiz come Trivia o a Quick Draw, che è una specie di Pictionary.
Rebecca e HouseParty
Una testimonianza su HouseParty viene raccolta dal Corriere della Sera. Rebecca ha 20 anni, vive in Brianza ed è una studentessa universitaria. Cosa fa con quest’app?
Aperitivo, cena e dopocena: ci ritroviamo con bibite e cose da mangiare davanti allo schermo. Con HouseParty possiamo essere anche una decina di persone, non abbiamo un limite di tre o quattro utenti collegati. Ci registriamo tramite Facebook o Snapchat e troviamo le persone digitando il nome utente: ogni volta che qualcuna entra in una «stanza» virtuale HouseParty registra l’ingresso di una nuova persona e avvisa tutti gli altri. Così mano a mano la room si riempie di nuovi amici.
Marco e HouseParty
Marco ha 50 anni ed è un imprenditore, oltre a essere il papà di Rebecca. È con HouseParty che incontra virtualmente gli amici e un cugino lontano.
Abbiamo preso entrambi del tonno da fare in tartare – ha detto al Corriere – verseremo delle bollicine e faremo degli spritz, l’appuntamento è per le 19: si comincia con il drink e poi si prosegue fino al dopocena.
Netflix Party
Con quest’app si possono vedere contemporaneamente un film o una serie tv con i propri amici. A patto di avere un abbonamento Netflix.
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