Autoironia: chi ce l'ha è intelligente
Affrontare le proprie debolezze e la vita con autoironia aiuta a vivere bene e in maniera più consapevole. Una ricetta che permette di essere più felici e stare meglio, anche nelle situazioni più brutte.
Affrontare le proprie debolezze e la vita con autoironia aiuta a vivere bene e in maniera più consapevole. Una ricetta che permette di essere più felici e stare meglio, anche nelle situazioni più brutte.
Vediamo meglio di cosa si tratta, quali sono i benefici dell’autoironia e quale legame ha con l’intelligenza.
Il termine autoironia è definito come l’”ironizzare su se stessi“, e deriva infatti dall’insieme delle parole auto e ironia. L’ironia è una figura retorica utilizzata nella letteratura, oltre che nella vita, da sempre. L’autoironia è l’uso dell’ironia rivolta alla propria persona, ai propri limiti. Una persona autoironica non teme le critiche degli altri e le proprie fragilità, anzi le sottolinea, le enfatizza e le prende in giro senza denigrarsi.
L’autoironia riguarda soprattutto questa capacità di vedere in maniera ottimistica e in un certo senso positiva i propri difetti. Ma anche le situazioni della vita, quelle problematiche e difficili. Si tratta infatti di sdrammatizzare, riuscire a trovare del comico in condizioni che agli occhi di una persona meno autoironica appaiono solamente negative. Non si parla di comicità superficiale o ridicolizzante, ma di ironia appunto.
Utilizzare l’autoironia per prevenire ed evitare critiche altrui è un’arma di difesa. E rappresenta anche una profonda conoscenza di se stessi, un’ottima capacità di autoanalisi, e presuppone una buona dose di autostima. A sua volta l’autoironia fa anche crescere la fiducia in se stessi, perché, come abbiamo appena detto, permette di difendersi da ciò che potrebbe ferire, e rinforzare la resistenza ai giudizi degli altri.
L’autoironia è un tratto della personalità che fa molto bene, non solo per i motivi appena visti. Principalmente, questa qualità permette di vivere meglio, perché aumenta il benessere e la salute mentale e fisica. Sdrammatizzare e ironizzare sono strumenti per diminuire l’ansia e lo stress, con tutte le conseguenze positive che questo porta.
La capacità di ridere e l’ottimismo inoltre permettono di vedere le cose, che siano fragilità personali o situazioni problematiche quotidiane, in un’altra prospettiva. Non riuscire a ridere di se stessi infatti nasconde una grande insicurezza, e altri problemi psicologici. Al contrario, l’autoironia aiuta a crescere, a superare insicurezze e limitazioni, favorendo anche le relazioni con gli altri, oltre che con se stessi.
L’autoironia rende sostanzialmente liberi: dalle paure, dalla tristezza, dall’ansia e dallo stress. Certo, non è una soluzione miracolosa a tutti i problemi della vita. Purtroppo le situazioni tristi, tragiche e drammatiche torneranno sempre. Ma una prospettiva autoironica permette di affrontarle con maggior consapevolezza, più velocemente e in maniera meno traumatica.
L’autoironia si può definire quindi un vero e proprio metodo di formazione e crescita personale, che permette di vivere più felici.
Essere autoironici non è da tutti, purtroppo ognuno di noi ha un carattere, una personalità e una storia. Le persone autoironiche solitamente lo sono dalla nascita. Tuttavia, è possibile svilupparla, imparare a vedere quelli che sembrano difetti come dei punti da prendere in giro, perché rendono la persona quella che è, non sono da demonizzare. Per farlo è necessario fare un lungo lavoro su di sé, soprattutto se si parte da lontano.
Le persone pessimiste, con poco senso dell’umorismo, che tendono a sfogarsi poco, insicure o ansiose fanno molta più fatica a comprendere il punto di vista dell’autoironia. Come abbiamo già sottolineato, è fondamentale avere una buona base di autostima per riuscire a ironizzare su alcune cose, considerate serie o negative. Secondo la psicologia, l’autoironia è molto legata all’intelligenza di una persona. Ed è un legame a doppio senso. Chi possiede particolare intelligenza, intesa in particolare come apertura mentale, possiede anche autoironia.
Inoltre, essere autoironici aiuta a sviluppare la capacità di risolvere i problemi. Ma non solo: fare dell’ironia significa letteralmente capovolgere il punto di vista di una situazione. Per farlo bisogna essere intelligenti. L’autoironia aiuta anche ad accrescere un altro tipo di intelligenza, ovvero quella emotiva. Prendersi in giro presuppone umiltà e coraggio, e genera negli altri un sentimento di empatia. Allo stesso modo, risultare delicati e piacevoli usando ironia significa essere sensibili ed empatici.
Nella gallery vediamo meglio le caratteristiche, curiosità e benefici dell’autoironia.
Ironia deriva dal termine greco che significa “finzione, dissimulazione”. Quando si fa dell’ironia quindi si dicono cose che sottintendono il contrario. Per fare dell’autoironia, ovvero capovolgere il significato dei propri punti deboli o di situazioni negative, per far emergere un lato comico, bisogna possedere molta intelligenza.
Quando si dice che l’autoironia sia legata all’intelligenza, si intende di tipo linguistico/verbale, ma anche e soprattutto di tipo interpersonale e intrapersonale. Bisogna infatti conoscersi bene ed apprezzarsi per poter scherzare sulla propria persona e vita. Inoltre, chi è autoironico riesce ad avere ottimi rapporti con gli altri. Un’intelligenza di tipo emotivo e creativo.
Tra i più grandi benefici dell’autoironia, c’è quello che li racchiude tutti, ovvero raggiungere la felicità. Che questa parola sia reale o frutto della speranza umana non è ancora dato saperlo. Fatto sta che chi riesce a raggiungere benessere fisico e psicologico, si definisce solitamente felice. L’autoironia è una medicina infallibile contro stress, insicurezze, rabbia, ansia, tristezza. Aiuta ad affrontare se stessi e la quotidianità con una prospettiva vincente.
L’autoironia si può sviluppare. Si tratta di una caratteristica che in qualcuno è innata nella propria personalità. Tuttavia, così come la maggior parte delle abilità, si può imparare a vedere la vita con gli occhiali dell’autoironia. Non è sicuramente semplice, ma è possibile tramite un lavoro che permette di accrescere l’autostima, accettare ciò che non può essere cambiato, aumentare la sicurezza nelle proprie capacità e nei propri limiti.
Fare dell’autoironia permette di alleggerire il tono della conversazione: in questo modo, si crea un’atmosfera distesa, ma anche più intima e si alza il livello di empatia, non solo da parte di chi è autoironico, ma anche da parte degli altri nei suoi confronti. Scherzare e ridere su punti deboli e situazioni sfortunate, fa avvicinare gli interlocutori, che si sentono più vicini alla persona. Tutti vivono esperienze negative, hanno insicurezze e difetti di cui si vergognano. Vedere qualcuno che ci scherza sopra fa sentire compresi e meno soli.
L’autoironia scatena la risata, un’azione che ha tanti benefici per il nostro organismo. Benefici che si riscontrano nell’umore, nell’abbassare la soglia del dolore e della sofferenza. La risata innalza la soglia del dolore fisico, perché le contratture muscolari date dallo stress o da altre cause della quotidianità, sono rilasciate. Inoltre le pulsazioni del cuore aumentano, apportando più ossigenazione nel sangue e innalzando le difese immunitarie.
Come per tutte le capacità dell’uomo, è bene non esagerare anche con l’autoironia. Infatti, eccedere nel voler usare questa caratteristica rischia di trasformare in persone ciniche, che scherzano su qualsiasi cosa senza affrontare realmente la tristezza o altri sentimenti. Inoltre, può essere usata come scusa per non cambiare ciò che si può migliorare in se stessi.
L’ironia e il sarcasmo sono spesso confusi tra loro, in realtà si tratta di due cose diverse. L’ironia, come abbiamo visto, è una finzione che si basa sul ribaltamento della realtà. Il sarcasmo funziona in maniera simile, ma è usato per ferire volontariamente. L’autoironia ha in sé genuinità e volontà di fare del bene, a se stessi e agli altri.
Cosa ne pensi?