Washington, 8 agosto 1925: oltre 30.000 membri del Ku Klux Klan sfilano per la capitale statunitense. Razzisti e antisemiti disposti in file ordinate e incappucciati marciano per protestare non solo contro gli afroamericani, ma anche contro chi minava i valori familiari tradizionali, contro gli immigrati europei di fede cattolica e gli ebrei che avevano cercato in America una seconda casa dopo gli orrori della Prima Guerra Mondiale. Quasi cento anni dopo, l’eco nefasto di quell’odio non ha ancora smesso di risuonare, persino nella nostra illuminata Europa.
Per il Ku Klux Klan, organizzazione segreta nata proprio negli Stati Uniti a fine Ottocento, fu l’acme, il momento di massima visibilità. Forte di un seguito di 6 milioni di persone, non ebbe grossi problemi a ottenere il lasciapassare per la manifestazione. Persino il Washington Post ricorda ancora oggi come sulle stesse pagine, un secolo prima, non ci fu esattamente una levata di scudi contro quell’esercito traboccante di intolleranza. Nell’articolo dedicato alla marcia e pubblicato il giorno seguente le uniche critiche furono quelle rivolte alle scarse doti da marciatori degli incappucciati.
Il Ku Klux Klan non è morto e lo dimostrano i numeri. Negli ultimi anni i membri hanno ripreso a crescere, arrivando agli 8.000 – 12.000 stimati nel 2018. Dal 2017 il KKK, i suprematisti bianchi, i neonazisti e i gruppi di estrema destra sono in crescita, incoraggiati dall’elezione di Donald Trump. Lo stesso Presidente degli Stati Uniti esitò prima di condannare pubblicamente quanto accaduto a Charlottesville, in Virginia, nell’agosto 2017, durante la marcia dei suprematisti bianchi in cui perse la vita la 32enne Heather Heyer. La donna fu investita e uccisa da un militante di estrema destra perché voleva pacificamente manifestare il suo dissenso contro i razzisti.
Sfogliate la gallery per leggere tutti gli orrori compiuti dal Ku Klux Klan.
Come è nato il Ku Klux Klan
L’organizzazione denominata Ku Klux Klan nacque a Pulaski, in Tennessee (Stati Uniti) il 24 dicembre 1865 da reduci dell’esercito della Confederazione. Il congresso tenuto a Nashville nell’estate del 1867, presieduto dal generale Nathan Bedford Forrest (1821-1877), portò a un allargamento degli iscritti. La confraternita voleva aiutare le vedove e gli orfani di guerra dei Confederati, ma si opponeva all’estensione del diritto di voto ai neri. Lo stesso Forrest decise però di sciogliere la confraternita nel 1869 in seguito a numerosi atti di violenza.
Il movimento risorse nel 1915 grazie a William Joseph Simmons, che fece proseliti incolpando i neri, i banchieri ebrei e le altre minoranze etniche (tra cui anche gli italiani) dei problemi economici del paese, seguendo lo stesso schema ideologico di Adolf Hitler.
1. I disordini di Tulsa, Oklahoma, nel 1921
Decine di neri vennero uccisi nel 1921 in seguito al presunto stupro di una donna bianca da parte di un nero.
(nella foto: la grande marcia del KKK a Washington nel 1925)
2. Lo stupro e la morte di Madge Oberholtzer, in Indiana, nel 1925
Il nuovo Ku Klux Klan, rinato dalle sue ceneri, fu scosso nel 1925 da un grave crimine che coinvolse David Stephenson, il Grande Dragone dell’Indiana e di quattordici altri stati. L’uomo, uno dei massimi esponenti del movimento, venne condannato per il rapimento, lo stupro e l’assassinio di secondo grado di Madge Oberholtzer. In seguito al rifiuto verso Stephenson, la donna era stata rapita dagli uomini del KKK e violentata ripetutamente dal suo aguzzino. Madge si suicidò con del veleno. Come racconta Smithsonianmag, durante il processo un testimone disse che il corpo della giovane era ricoperto di morsi che facevano pensare a un attacco cannibale.
3. L'assassinio di Emmett Till in Mississippi nel 1955
Nel 1955 il 14enne Emmett Till fu percosso violentemente, tanto da essere sfigurato in volto, e poi ucciso e gettato nel fiume Tallahatchie da due uomini del KKK. La sua colpa? Lui, nero, avrebbe “osato” fare un complimento a una ragazza bianca dentro un negozio.
(nella foto: la grande marcia del KKK a Washington nel 1925)
4. L'assassinio di Judge Edward Aaron in Alabama nel 1957
Judge Edward Aaron era un tuttofare afroamericano, mentalmente disabile. Nel 1957 venne prelevato da alcuni membri del KKK, picchiato, castrato con un rasoio e poi lasciato a morire in un torrente.
(nella foto: la grande marcia del KKK a Washington nel 1925)
5. La bomba che uccise quattro ragazzine in Alabama nel 1963
Nel 1963 alcuni membri del KKK di Birmingham, in Alabama, fecero saltare in aria una chiesa battista frequentata da afroamericani. Morirono quattro studentesse di età compresa tra gli 11 e i 14 anni.
(nella foto: la grande marcia del KKK a Washington nel 1925)
6. L'assassinio di Medgar Evers a Jackson, Mississippi, nel 1963
Medgar Evers si batteva per i diritti civili degli afroamericani, ma nel 1963 venne brutalmente ucciso da un membro del KKK.
(nella foto: un raduno KKK nel 1920)
7. L'omicidio di Viola Liuzzo a Selma, Alabama, nel 1965
Viola Liuzzo era un’attivista bianca, madre e moglie. Venne uccisa nel 1965 a Selma con due colpi di pistola alla testa. La sua colpa? Quattro uomini del KKK l’avevano vista in macchina con un uomo nero, anche lui attivista.
8. L'uccisione di Vernon Dahmer, Sr., in Mississippi, nel 1966
L’attivista Vernon Dahmer, Sr., di 58 anni, venne ucciso in Mississippi nel 1966. Solo nel 1998 si arrivò all’arresto dell’ex leader del Ku Klux Klan Samuel Bowers, poi condannato all’ergastolo insieme ad altri complici.
9. Le bombe di Jackson, in Mississippi, nel 1967
Nel 1967 il KKK fece esplodere diverse bombe a Jackson, in Mississippi, presso la casa di un metodista, Robert Kochtitzky, e la sinagoga del rabbino Perry Nussbaum. Entrambi riuscirono a salvarsi.
10. Gli omicidi di Atlanta, tra il 1979 e il 1981, un caso ancora aperto
In meno di due anni, tra il 1979 e il 1981, circa 30 tra bambini e adolescenti afroamericani vennero uccisi ad Atlanta. Le loro famiglie crearono l’organizzazione Stop the Children’s Murders per denunciare l’uccisione sistematica dei loro figli. Le indagini dell’FBI indicarono come sospetto un afroamericano, proveniente da una famiglia disagiata, e l’uomo venne condannato all’ergastolo. In seguito alla riapertura del caso, nel 2005, emerse la presunta responsabilità di un gruppo di membri del KKK per alcuni di quei delitti.
11. Il linciaggio di Michael Donald Murder a Mobile, Alabama, nel 1981
Michael Donald venne ucciso nel 1981 da membri del KKK che lo accusavano di aver ucciso un poliziotto bianco. Dopo averlo picchato, lo strangolarono con una corda fino ad aprirgli la gola e lo appesero a un albero.
12. L'incendio della chiesa Mount Zion AME a Greelyville, in South Carolina, nel 1995
Nel 1995 alcuni membri del KKK bruciarono la chiesa, frequentata da un secolo da afroamericani. Fortunatamente non ci furono vittime.
(la foto fa parte del progetto fotografico di Anthony Karen, che ha immortalato i membri del Ku Klux Klan di oggi)
13. L'omicidio di Jason Smith a Eros, in Louisiana, nel 2011
Lo studente afroamericano 14enne Jason Smith venne trovato morto in un lago, privato degli organi interni. Nonostante il suo decesso sia stato archiviato come “morte accidentale”, secondo la sua famiglia fu opera del Ku Klux Klan.
(la foto fa parte del progetto fotografico di Anthony Karen, che ha immortalato i membri del Ku Klux Klan di oggi)
14. Gli omicidi del Jewish Community Center di Overland Park, in Kansas, nel 2014
Nel 2014 l’ex leader KKK Frazier Glenn Miller, Jr. sparò a tre persone nel Jewish Community Center di Overland Park.
(la foto fa parte del progetto fotografico di Anthony Karen, che ha immortalato i membri del Ku Klux Klan di oggi)
15. Le violenze durante il Klan Rally ad Anaheim, in California, nel 2016
Tre persone vennero pugnalate da membri e sostenitori del KKK durante un raduno in California. I feriti stavano protestando pacificamente contro la manifestazione di estrema destra.
L’anno dopo, nell’agosto 2017, durante la marcia dei suprematisti bianchi a Charlottesville (Virginia) perse la vita la 32enne Heather Heyer. Fu investita e uccisa da un militante di estrema destra perché voleva manifestare il suo dissenso contro i razzisti.
(la foto fa parte del progetto fotografico di Anthony Karen, che ha immortalato i membri del Ku Klux Klan di oggi)
Cosa ne pensi?