"La verità sulle donne arabe" di Benedetta Paravia, un'italiana a Dubai
Italiana ma ormai adottata da Dubai, Benedetta Paravia racconta la verità sulle donne arabe, abbandonando stereotipi culturali e pregiudizi.
Italiana ma ormai adottata da Dubai, Benedetta Paravia racconta la verità sulle donne arabe, abbandonando stereotipi culturali e pregiudizi.
Le donne, quelle che non ti aspetti. E non perché non riponi fiducia in loro, ma perché pensi siano oppresse da un sistema patriarcale e da una cultura dichiaratamente maschilista che ne soffoca autonomia e realizzazione professionale.
Le donne del mondo arabo, ad esempio, da sempre sottoposte a stereotipi di qualunque genere a causa della società in cui vivono; quelle che Benedetta Paravia, italiana emigrata a Dubai, ha provato a raccontare in una serie televisiva, allo scopo proprio di abbattere i cliché e mostrare che le eccellenze femminili si trovano anche nel mondo arabo.
Benedetta Paravia è arrivata nel paese in vacanza, nel 2002, restandone letteralmente ammaliata; tanto da decidere di trasferirsi lì e da diventare un volto televisivo conosciutissimo, capace di raccontare la quotidianità delle donne arabe, a dispetto di retaggi e pregiudizi.
Ha ideato, prodotto e diretto il format televisivo dal titolo Hi Dubai, che documenta storie vere, raccontate da ventiquattro protagoniste femminili (dodici emiratine e dodici espatriate internazionali) in sette reportage tematici.
Le donne protagoniste di ogni puntata sono state scelte tra le famiglie più note e hanno dimostrato determinazione, indipendenza e successo sul lavoro. C’è chi, giovanissima, è mamma felice di figli e capo dipartimento sul posto di lavoro, chi invece ha scelto la strada della celebrità e chi, come l’attrice e star egiziana Safia Alemary, è addirittura Ambasciatrice alle Nazioni Unite.
Un universo davvero variopinto di femminilità per sfatare alcuni luoghi comuni e mostrare al resto del mondo tutta la forza e l’ambizione di queste donne.
Dopo il successo della messa in onda sul canale televisivo Dubai One – l’equivalente della nostra Rai Uno – , la serie è arrivata anche sul web, su due canali di informazione online del Governo di Dubai, Dubai Post ed Emirates 24/7.
Celebrando le storie di successo, emancipazione e realizzazione personale delle ventiquattro donne che hanno partecipato volontariamente alla serie, Benedetta ha puntato proprio a smantellare i tanti stereotipi ancora tenacemente resistenti sul ruolo femminile negli stati arabi, trovando, per la produzione dello show, il patrocinio del primo Ministro della Tolleranza donna della storia, S.E. Sheikha Lubna bint Khalid Al Qasimi, già primo Ministro delle finanze, e dal Ministero della Cultura e quello dello Sport emiratini.
Tra le protagoniste della serie – visibile anche su www.hidubai.ae – figurano anche due italiane residenti a Dubai: la blogger Simona Briggiotta aka Samira Cooper, madre di 3 gemelli di cui 2 disabili, e l’esperta di Fondi Sovrani Celeste Lo Turco.
Secondo la mia esperienza nel mondo arabo avvenuta dal 2002, ho conosciuto persone di spessore e di cultura che ritengo ben lontane dalla visione che danno i media – spiega Benedetta – Con questa serie tv ho voluto mostrare la realtà di alcune donne che negli Emirati Arabi rappresentano la maggioranza e che oggi, con il cambiamento in atto in Arabia Saudita, potrà essere la maggioranza anche del mondo arabo più conservatore. Insomma la condizione della donna non è assolutamente quella che vediamo sui media in Occidente. Se si legge il Corano si noterà che l’Islam è una religione di pace, e gli stessi musulmani che lo seguono correttamente prendono le distanze dagli estremismi. La donna straniera è integrata soprattutto se ricopre ruoli di livello e si occupa di progetti che contribuiscono all’evoluzione positiva della comunità. Trovandomi sul posto da 16 anni sono considerata già una di loro.
Nella conduzione dello show Benedetta è affiancata dall’emiratina Suaad Al Hammadi, che sceglie sempre abiti arabi tradizionali, mentre l’italiana punta tutto su un fashion sobrio. Anche la sua scelta di stile ha una ragione:
Per scelta, il mio abbigliamento è sempre sobrio e se qualche volta vesto molto fashion resto pur sempre coperta, mi piace così, in quei paesi capisci come si possa essere femminili senza necessariamente mostrare il corpo per imporsi, ma anche qui c’e assoluta libertà nel modo di vestirsi. Molti parlano erroneamente dell’Islam moderato, ma in realtà esiste solo l’Islam (Religione di pace) ed ogni violenza o manipolazione delle dottrine appartiene agli estremismi.
In Italia abbiamo avuto bisogno della legge sulle quote rosa, legge che ho contribuito a redigere con le mie colleghe del gruppo giuridico della Fondazione Marisa Bellisario, grazie agli sforzi di Lella Golfo, e questo ci fa comprendere come le cose siano molto più difficili per le donne in Italia, Paese in cui peraltro abbiamo un alto tasso di femminicidi.
Benedetta è esperta di relazioni internazionali e project management. È anche autrice, produttrice e filantropa, co-fondatrice e ambasciatore della onlus A.N.G.E.L.S. – Associazione Nazionale Giovani Energie Latrici di Solidarietà, per l’assistenza medica dei bambini malati dalle aree colpite dalla guerra, ed è l’unica artista al mondo che ha ricevuto il Patrocinio dell’UNESCO per aver scritto “Angels – una canzone per la pace” come importanza fondamentale per la pace e la solidarietà tra le popolazioni.
Da molto tempo è impegnata in vari progetti umanitari, fra cui quello, in cooperazione con il governo italiano, della ricostruzione dell’orfanotrofio Al Amal di Gaza. E con questa nuova serie vuole contribuire a rompere definitivamente il muro di preconcetti che riguarda il rapporto tra mondo arabo e donne.
In gallery abbiamo raccolto le testimonianze di alcune delle 24 protagoniste della serie Hi Dubai.
Hi Dubai si divide in sette episodi, ciascuno con un tema: dopo la puntata di introduzione sugli Emirati Arabi Uniti, c’è La Gioventù (gli Emirati Arabi vantano il primato della più giovane Ministro al mondo, la 21enne Shamma Al Mazroei), La Tolleranza (gli Emirati Arabi sono l’unico paese al mondo ad avere un Ministero per la Tolleranza per la convivenza di valori tra le 280 nazionalità presenti sul territorio), La Felicità (un altro primato è il Ministero della Felicità, creato per favorire alla comunità un benessere interiore), La Cultura, Lo Sport, Il Futuro.
Aisha Saeed Hareeb è specialista di investimenti in Responsabilità Sociale d’Impresa e ha avviato una campagna alimentare per distribuire forniture a oltre 50.000 famiglie degli EAU, ha anche creato la campagna “Give a Bike” per coloro che non possono permettersi altre forme di trasporto. Si è offerta volontaria per il servizio militare nazionale.
Essendo coordinatrice del Consiglio dei giovani emiratini, assicura la rappresentanza dei giovani nel paese.
Suaad Mohammed Al Hammadi lavora presso il Ministero degli affari presidenziali. Si è laureata all’Università Superiore di Tecnologia (HCT), con specializzazione in Scienze applicate e Forensi. Ha il titolo di Ambasciatore della Gioventù in Corea del Sud. Ha vinto il premio “UAE Outstanding Youth Award 2015“, assegnato da HH Sheikh Abdullah bin Zayed Al Nahyan, Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale negli Emirati Arabi Uniti, e dal 2017 ha iniziato a lavorare a un progetto dedicato ai rifugiati giovanili siriani per fornire loro istruzione e opportunità.
È anche co-presentatrice di Hi Dubai.
Khadija Mustafa Al Yousuf è responsabile marketing e comunicazione presso il settore stampa di Dubai Media Incorporated. Ha iniziato la sua carriera come dirigente di marketing alla tv di Dubai, lavorando duramente e appassionatamente dietro le quinte tra set glamour, macchine fotografiche, riprese e celebrità. Oggi è anche una mamma orgogliosa di 3 bambini, felice di avere una famiglia serena e di essere un’emiratina di successo.
Celeste Lo Turco è esperta di fondi sovrani. Ha lavorato per il Comitato strategico SWF del Ministero degli affari esteri italiano e per il Centro legale SWF. È stata advisor di Ancitel, l’Associazione nazionale dei comuni italiani, per lo sviluppo dell’economia nazionale e il rapporto con i fondi sovrani.
Ex analista delle Nazioni Unite con specializzazione in politica e affari politici mediorientali, ha lavorato presso l’UNICRI, l’Istituto di ricerca sulla criminalità e la giustizia interregionale delle Nazioni Unite.
Ha vissuto in Medio Oriente per un lungo periodo, prima in Qatar, poi negli Emirati Arabi Uniti, dove è la Vice Presidente di Strategy for Future Holding, un family office libanese con sede a Dubai.
È ricercatrice in visita alla Fulbright della Georgetown University e ha conseguito un dottorato in teoria politica e una laurea magistrale in mercati e istituzioni del sistema globale.
Safia Alemary è un’attrice egiziana e ambasciatrice di buona volontà della Federazione internazionale per la pace e lo sviluppo sostenibile dell’ONU dal 2006.
Ha iniziato la sua carriera come giornalista, dopo essersi laureata alla facoltà di Economia e Commercio. Ha studiato russo e lavorato in talk show televisivi per 4 mesi, prima di essere notata dal grande produttore Ramses Nagib che l’ha presentata al cinema.
È la madrina di Hi Dubai.
Sara Khalifa Al Mubarak è una fotografa professionista emiratina e fondatrice di SKM Media. Ha 3 figli. È nota per essere una delle artiste più creative e innovative degli EAU.
SKM Media è finanziato e supportato da Khalifa Fund e ha realizzato molti progetti multimediali interessanti in tutti gli Emirati Arabi Uniti. Sara e il suo team usano la migliore tecnologia e le forme più aggiornate sui social media.
Al Anoud Ghazzawi è una fashion designer saudita-americana, un’imprenditrice e, soprattutto, per lei, una madre di quattro figli. Ha viaggiato per la maggior parte della sua vita, e lei si dichiara grata di questo, perché ha avuto la possibilità di vedere la bellezza della diversità. Per questo, vuole instillare i valori dell’empowerment femminile e della positività attraverso i suoi progetti.
Simona Briggiotta aka Samira Cooper, è una blogger italiana con un Master in Economia presso l’Università di Catania e un Master in Digital Marketing Strategy.
Vive a Dubai dal 2011, ha fondato la “Simona Briggiotta FZE, Events & Media Company”. Oggi è una delle blogger e influencer italiane più accreditate negli Emirati Arabi Uniti, attraverso il Dubai Events Blog e Abu Dhabi Events Blog.
Allo stesso tempo, è una responsabile marketing social media.
Ha collaborato per anni con l’Ambasciata italiana e il Consolato italiano, con l’Ufficio italiano dell’industria e del commercio e con le Forze armate italiane negli Emirati Arabi, fornendo artisti o servizi durante le più importanti celebrazioni nazionali.
Shamsa Al Shamsi è una giovane madre emiratina che trova la felicità a cavallo nelle scuderie di Nad Al Sheba a Dubai.
Shahed è una giovane promessa di scherma degli Emirati. Ha perso la mamma e così la sua insegnante di scherma Nevein, che la ama moltissimo, si sta prendendo cura del suo sviluppo atletico e personale. Si sveglia ogni mattina alle 6:00 e dopo la colazione va a scuola. Poi torna a casa per studiare e dormire per un’ora, prima di prepararsi per il duro allenamento al club di scherma. Ha detto che la scherma è la sua vita. Vuole diventare una campionessa mondiale. Intanto, nel 2015 e nel 2016 ha ottenuto una medaglia d’oro nelle competizioni arabe, d’argento nel 2017.
Sharifa Yateem ha completato il Master in Psicologia con una specializzazione in Applied Behavior Analysis presso il Trinity College di Dublino. È la prima analista comportamentale degli Emirati certificata dal comitato apposito. Ha ricevuto una borsa di studio dal Ministero dell’Istruzione degli Emirati Arabi Uniti per completare la sua laurea in Psicologia e Master in Psicologia.
Ha partecipato a “As One: The Autism Project”, un documentario per diffondere la consapevolezza sull’autismo.
Ha più di 8 anni di esperienza nel trattamento di bambini con autismo con comportamenti problematici, problemi di sonnolenza, di alimentazione, di inclusione nella comunità, di abilità sociali e di comunicazione.
Samia Naser Yateem è una emiratina di 27 anni che ha perseguito il suo sogno laureandosi in Scienze criminali e investigative a Londra.
La sua dissertazione di laurea riguardava il “DNA sulla scena del crimine“.
Samia è la prima emiratina ad aver studiato scienze del crimine, e per questo il Ministero dell’istruzione superiore l’ha premiata come ambasciatrice, per aiutare gli studenti.
Samia Yateem attualmente vive ad Abu Dhabi ed è pronta a mettere le sue conoscenze in pratica per il suo amato paese.
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