Beyoncé, perché una vera eroina "sculetta e dice cose profonde, fa come le pare"
Beyoncé incarna da anni l'ideale di donna bella ma anche determinata, consapevole e capace di dire cose profonde. E tutto questo l'ha resa un'icona mondiale.
Beyoncé incarna da anni l'ideale di donna bella ma anche determinata, consapevole e capace di dire cose profonde. E tutto questo l'ha resa un'icona mondiale.
Il dilemma è sempre quello: una donna bella può anche essere intelligente?
E una donna che vuol dire cose profonde, per risultare credibile, deve smetterla di ammiccare e apparire sexy?
Che poi, in realtà, è un dilemma solo per chi riduce tutta la vita a due uniche, banali tonalità: tutto bianco o tutto nero, in un’eterna dicotomia in cui deve esistere necessariamente un aut aut, una scelta da prendere e che esclude per forza l’altra.
Fortunatamente, le cose stanno in maniera molto diversa e di donne belle, sensuali e intelligenti che rivendicano il proprio diritto alla bellezza così come a quello dell’intelligenza è pieno il mondo, benché qualcuno si ostini a fingere di non volersene accorgere.
Salma Hayek, ad esempio, si può considerare una vera e propria paladina delle donne sexy che hanno anche molto da dire, ma un altro degli esempi che incarna perfettamente questo concetto è sicuramente Beyoncé.
La cantante americana è stata citata da Elisa in un’intervista rilasciata da quest’ultima a Sette. Le due hanno infatti recentemente condiviso un’esperienza di doppiaggio, prestando la voce alla leonessa Nala (Elisa solo nelle canzoni, Beyoncé in tutto il film) nelle versione americana e italiana del film Il Re Leone.
Ed Elisa non ha potuto fare a meno di portare la collega come esempio di donna prorompente, bellissima, ma assolutamente intelligente, in gamba, consapevole della propria forza.
Parlando di ciò che manca alle donne, la cantante di Monfalcone ha detto:
Ci manca di capire che non ci manca niente. Siamo ancora troppo sotto pressione rispetto ai maschi, troppo bersagliate, moltissimo per il discorso estetico. Quest’epoca ahimè vive ancora il dilemma: sculetto o no? Posso sculettare e dire una cosa profonda? Per questo Beyoncé è la mia eroina: sculetta e dice cose profonde, fa come le pare.
Da bambina timida che ha iniziato a cantare quasi per caso, Beyoncé si è ritrovata a essere una vera e propria icona mondiale, una donna fonte e di ispirazione per molte altre giovanissime, una professionista con una carriera in continua ascesa, ma anche una madre che non si è vergognata di parlare pubblicamente del grave rischio corso con la seconda gravidanza, quella in cui ha dato alla luce i gemelli Sir e Rumi.
In quell’occasione, Beyoncé si è fatta anche portatrice di un’importante messaggio di body positive, raccontando di come abbia imparato gradualmente ad accettare i cambiamenti del proprio corpo dopo il parto.
Durante la mia guarigione mi sono dedicata all’amore per me stessa. Ho accettato di essere più formosa, ho accettato quello che il mio corpo voleva essere. Dopo sei mesi, ho iniziato a prepararmi per Coachella. […] sono stata paziente con me stessa e ho iniziato ad apprezzare le mie curve. Anche i miei figli e mio marito lo hanno fatto.
Ricca, famosa e ammirata da milioni di persone in tutto il mondo, Beyoncé non ha però mai nascosto il suo lato umano, anche quello più imperfetto; e questo non può che avvicinarla ancora di più alla gente, e farla apprezzare ulteriormente. Se a questo poi aggiungiamo, come dice Elisa, che è la regina dello “sculettare mentre dice cose profonde”, allora non possiamo che comprendere perché sia diventata, nel giro di un ventennio, una vera e propria icona culturale.
Sfogliate la gallery per leggere gli 10 motivi per cui Beyoncé può essere considerata un’icona e altre curiosità su di lei.
Beyoncé è un mezzo soprano e, parlando dal punto di vista puramente tecnico, parlare di Queen Bey significa parlare dell’eccellenza.
Se volete scoprire ed esplorare la sua voce, Love On Top è forse la canzone più esagerata della sua carriera: i cambi di tonalità presenti in questo pezzo sono concepiti ed eseguiti proprio con l’obiettivo di trasformare la canzone in una celebrazione dal sapore gospel della gioia provata da chi ama ed è amato dopo molteplici sofferenze. Tutti i suoi album, dimostrano esattamente come Beyoncé abbia voluto esplorare di volta in volta tutte le possibilità del suo straordinario strumento, la sua voce.
Il quattro è un numero fondamentale per Beyoncé, perché ripercorre perfettamente la sua vita. Non solo è nata il 4 settembre 1981, ma anche la madre è nata il 4 nel mese di gennaio, e così suo marito Jay-Z, nato il 4 dicembre. La data del loro matrimonio non poteva essere altro che il 4 aprile 2008. I due sposi hanno deciso di tatuarsi la cifra romana IV sui rispettivi anulari, al posto dell’anello. Sua figlia si chiama Blue Ivy: il blu è il colore preferito di Jay-Z, la parola Blue contiene 4 lettere e Ivy, contiene il numero quattro romano, che significa “eternità”. Inoltre, il suo quarto album di studio si chiama 4.
Nel 2011 ha messo da parte il padre, Matthew, suo manager dagli esordi, quello che ha contribuito in maniera determinante a farla diventare ciò che è oggi.
Mi sono separata da mio padre soltanto per quello che riguarda gli affari – ha dichiarato la cantante – Lui è mio padre e lo sarà per sempre, e io lo amo moltissimo. Sono grata per tutto quello che mi ha insegnato, sono cresciuta guardando lui e mia madre che gestivano i loro affari, sono stati degli imprenditori che hanno lavorato duramente e io continuerò a seguire le loro orme. Era da tempo che sapevamo di doverci separare. È stata dura. È stato stressante, triste, un momento difficile, ma ho dovuto lasciar stare.
Nella seconda parte della sua carriera, Beyoncé ha deciso di diventare manager di se stessa, facendo del proprio nome persino un marchio registrato dalla Parkwood Entertainment, fondata nel 2008. Chi è la proprietaria di questa società? La stessa Beyoncé: ecco cosa vuol dire essere manager di se stesse!
Mi sentivo come se dovessi darmi un obiettivo per il futuro, quindi l’ho fissato: volevo essere indipendente. Sono una maniaca del lavoro e non credo nella parola ‘no’. Se io non dormo, anche gli altri non dormono. È così liberatorio sapere quello che voglio, quello che mi rende felice e quello che, invece, non sopporto. Ho imparato che non c’è nessun altro che si prenderà cura di me, se non me stessa.
Beyoncé ha rimescolato le carte in tavola sul femminismo inserendo negli anni parecchi messaggi (nascosti) nelle sue canzoni sull’empowerment femminile. Si dichiara esplicitamente femminista, campionando il celebre discorso di Chimamanda Ngozi Adichie nel brano ***Flawless. Il brano è l’apoteosi del femminismo proprio perché aderisce alla sua definizione più importante: la libertà di una donna di fare quello che le pare.
Nel penultimo album, Lemonade, ha confermato la sua maturità artistica descrivendo, canzone dopo canzone, la situazione delle donne nere negli USA e le battaglie che per anni hanno dovuto sostenere. Molto significativo è un estratto del discorso di Malcom X, nel quale sostiene che la donna nera è la più discriminata in America.
Beyoncé, tra i suoi milioni di fan, vanta un insospettabile Barack Obama. Davanti ad un pubblico di migliaia di persone, intervenute per la cerimonia di insediamento del presidente, al secondo mandato, nel 2013, la cantante ha intonato l’inno nazionale americano. B ha anche cantato per la first couple al loro primo ballo da coppia presidenziale, nel 2009, al Washington Convention Center, sulle note di una sua versione di At Last di Etta James.
In passato, quando era ancora adolescente, Queen Bey ha avuto una storia con Lyndall Locke, durata ben 10 anni, dal 1993 al 2003! Nel 2001 incontrò Jay-Z, il suo attuale marito, e non fu proprio amore a prima vista. Con il tempo, il rapper è stato capace di conquistarla, e oggi non sono solo una delle coppie più affiatate, ma anche una delle più… Ricche! Tanto che, in un articolo del 2013, l’International Business Times ha riportato che Beyoncé e Jay-Z sono la prima coppia della musica ad aver raggiunto il miliardo di dollari.
Durante l’esibizione del 28 agosto 2011, in occasione della 28esima edizione degli MTV Video Music Award, accarezzandosi la pancia, prima sul tappeto rosso e più tardi alla fine della sua esibizione, Beyoncé fece capire di essere incinta. L’annuncio della sua gravidanza è entrato nel Guinness dei primati per aver infranto il record di Twitter per “il maggior numero di tweet registrati per un unico evento”!
Del resto, la sua maternità, è sempre stata al centro di discussioni e polemiche: erano in molti quelli a credere che il suo pancione fosse falso. Ma, il 7 gennaio 2012, a New York, dopo aver affittato l’intero quarto piano dell’ospedale Lenox Hill per una cifra pari a 1,3 milioni di dollari, Beyoncé ha dato alla luce Blue Ivy Carter, la sua prima figlia. Lo stesso giorno, Jay-Z pubblicò Glory, una canzone dedicata alla figlia, nel quale rivela anche gli ostacoli che la coppia ha dovuto superare in quegli anni per avere un bambino, tra cui un aborto spontaneo di B.
Nel 2017 invece i Carter sono diventati genitori dei gemelli Rumi e Sir e, anche in questa occasione, sia per annunciare la gravidanza, che la loro nascita, Beyoncé scelse un modo davvero speciale, facendosi immortalare come una sorta di figura botticelliana.
La cantante ha però raccontato successivamente dei problemi incontrati durante la gravidanza, e dei rischi corsi:
Pesavo 100 kg il giorno in cui ho partorito Rumi e Sir – ha raccontato a Vogue – Ero gonfia a causa della tossiemia ed era un mese che non mi muovevo dal letto. La mia salute e quella dei miei bambini era in pericolo, cosi ho dovuto subire un parto cesareo d’emergenza. Abbiamo passato un lungo periodo in terapia intensiva neonatale.
Anche le forme femminili possono essere di grande ispirazione, proprio come è accaduto per un grattacielo nell’altro emisfero del mondo. Ci riferiamo al progetto firmato dalla società Elenberg Fraser, che ha vinto un concorso per la costruzione di una torre alta 226 metri, da costruire nel quartiere degli affari di Melbourne, in Australia.
Ammirandola, noterete che la torre replica in maniera fedele le curve e l’andamento morbido del corpo di una donna. L’ispirazione è stata data proprio da Beyoncé in un particolare, tratto dal videoclip di Ghost, brano inserito nell’omonimo album del 2013 in cui, su uno sfondo di colore bianco, lei canta, mentre i suoi vestiti volano gonfiati dall’aria creando forme curve di estrema levità.
Quando ha girato il video del brano Run the World (Girls), Beyoncé voleva ispirarsi a una coreografia africana che aveva visto su Youtube. Il suo coreografo, Francis Lawrence, non riusciva a riprodurre la danza alla perfezione e così, Queen Bey ha inviato dei ragazzi del suo staff a cercare i ballerini che comparivano nel video. La ricerca è durata 4 mesi e, una volta trovati, ha fatto volare i ragazzi dal Mozambico a Los Angeles per insegnare la coreografia a B. e a tutti i suoi ballerini!
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