Tutti sappiamo che i social ci hanno cambiato la vita, è inutile negarlo. Più facilità di comunicazione, la possibilità di condividere praticamente ogni istante della nostra vita, e l’opportunità di avere tutto, ma proprio tutto, a portata di mano, scaricando una semplice app.
Certo il rovescio della medaglia c’è, anzi a dire la verità ne esistono diversi; ma fra questi, uno dei più inquietanti è la possibilità di fingere, ben protetti dallo schermo del computer. Fingere di essere una persona diversa, ma anche fingere di essere in posti dove non si è in realtà mai stati, inventarsi una nuova vita, o di aver visitato luoghi che non si conoscono è diventato davvero fin troppo semplice. Insomma, distinguere il vero dal fittizio nell’era digitale non è affatto compito semplice.
Proprio per questo, la travel blogger del Regno Unito Carolyn Stritch ha ideato un progetto davvero particolare, usando appunto le app a disposizione per la modifica delle immagini, che oggi sono naturalmente numerosissime, Photoshop escluso, dato che può essere considerato a pieno diritto il “capostipite” dei programmi per editare le foto. Lei stessa, sul suo blog theslowtraveler.net, dichiara di aver “hackerato” per una ragione specifica il proprio account Instagram, seguitissimo da persone appassionate dei suoi viaggi in giro per il mondo… Peccato che, proprio in virtù della bizzarra idea che Carolyn ha avuto per mostrare quanto sia facile distorcere la realtà approfittando dei mezzi messi a disposizione dalla tecnologia, non tutti siano reali, come scoprirete nella gallery.
Tutto è partito da FaceApp
Per essere chiari: in tutte le immagini che ho postato prima di questo progetto sono davvero io, davvero in quei posti.
Ho scaricato FaceApp, a 1,99! Faccio un selfie: capelli arruffati della prima mattina, niente trucco. Tocco “Impression” e il mio viso cambia rapidamente e in modo drammatico: le linee sottili si appiattiscono, le rughe si appianano, sono senza macchie, le occhiaie scompaiono, gli zigomi si alzano, gli occhi si illuminano, le labbra si ingrossano, il naso diventa più piccolo.
La mia faccia è sparita.
Quella che sta lì davanti a me, indossando i miei vestiti, seduta nel mio letto, è un’estranea. O, forse più precisamente: è il mio io perfetto.
Mi sento inorridita da quanto cambia il mio viso. FaceApp modifica così tanto le facce?! Devo essere meno attraente nella maggior parte delle foto.
Quando torno verso l’immagine reale, i difetti sembrano molto più evidenti di quando ho scattato per la prima volta il selfie.
Torno rapidamente all’immagine modificata. Più a lungo guardo questa nuova, perfetto per me, più mi chiedo come sarebbe se fossi davvero così.
Ho caricato il selfie come immagine del profilo su Facebook come una sorta di esperimento e nessuno ha fatto domande. Non la mia migliore amica, le mie sorelle, persino mia mamma!
Il risultato della foto modificata da FaceApp
Vedendo quanto sia facile distorcere la realtà sui social, ha avuto un'idea
Sto finendo il secondo anno del corso di laurea in fotografia. Il mio corso insegna che sopra ogni altra cosa dovremmo interrogarci su tutto, specialmente sul nostro lavoro.
Ho deciso di portare a casa quell’idea e di mettere in discussione il lavoro che faccio su Instagram.
Nessuno vuole vedermi in pigiama o spettinata
La blogger, come riporta BoredPanda, ha spiegato che Instagram è un luogo in cui fuggire dalla realtà e mostrare il proprio “sé perfetto”.
Nessuno vuole vedermi in pigiama, con i capelli spettinati del mattino, curvo sul mio portatile sul divano. È così che trascorro la maggior parte dei miei giorni. Vuol vedere i miei libri, le mie finestre, le fotografie dei miei viaggi, come voglio vedere i pezzi migliori della tua vita quotidiana.
Insomma, Carolyn col suo progetto ha voluto dimostrare che sui social spesso si tende a mostrare solo la propria parte perfetta, che è quello che gli altri si aspettano esattamente di vedere da te. E, per quanto non lo ritenga del tutto negativo, ammette che esiste una linea di demarcazione.
In questo progetto, ho attraversato quella linea, sono andato a modo suo, così ho potuto guardare indietro e capire fino a che punto posso ragionevolmente continuare a fare un lavoro che è sia responsabile che buono.
Così, si è inventata una storia
Mi è venuta in mente una storia: il mio io perfetto creato tramite FaceAppe, che ha dieci anni meno di me, vola a Disneyland per il giorno del suo ventiduesimo compleanno, e in qualche modo riesce a fotografarsi da solo davanti al Castello della Bella Addormentata. Così ha manipolato due immagini, ha scritto una didascalia accanto al post e lo ha presentato come vita reale.
Ha condiviso una foto idilliaca di se stessa a letto in cui annunciava del viaggio e il giorno dopo, ha pubblicato una foto a Disneyland, sola di fronte al Castello della Bella Addormentata. E le persone le hanno creduto.
Trucco svelato
- Desperate Geeks
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