La responsabilità di essere il sostituto di Freddie Mercury: chi è Adam Lambert
Adam Lambert suona con i Queen dal 2011. Ma non è (e non vuole essere) Freddie Mercury. Ecco la storia di un cantante con una personalità e un'eredità pesante.
Adam Lambert suona con i Queen dal 2011. Ma non è (e non vuole essere) Freddie Mercury. Ecco la storia di un cantante con una personalità e un'eredità pesante.
Chiariamo subito una cosa: Freddie Mercury è insostituibile. Sul palco di un tempo, nelle canzoni dei Queen, nei nostri cuori. E, casomai qualcuno se ne fosse dimenticato, il film Bohemian Rhapsody lo ha ricordato a tutti.
Ma, dopo la sua morte, avvenuta nel 1991, la band inglese ha deciso di andare avanti, cercando un cantante che non volesse pretendere di sostituire lo sfortunato, meraviglioso artista, ma sapesse rendergli omaggio nella giusta maniera.
E Brian May e soci hanno trovato Adam Lambert, che dal 2011 è il nuovo solista dei Queen. Un giovane solista, carico di passione e trascinatore di folle. Ma gli faremmo un torto paragonandolo all’iconica rockstar, perché questa è imparagonabile.
Adam Lambert è un artista e come tale va trattato. Classe 1982, ha esordito nel 2008 con un talent show, “American Idol“, firmando poi con un’etichetta discografica – come accade in tutti i talent musicali che si rispettino – per l’uscita del suo primo disco “For Your Entertainment“. In seguito sono usciti altri due album da solista: “Trespassing” (2012) e “The original high” (2015).
Quando era nel talent show ha fatto molto scalpore perché è spuntata una sua foto che lo ritraeva nell’atto di baciare un uomo. Adam Lambert non ha nascosto la sua omosessualità: sincerità e talento l’hanno premiato e oggi Lambert è nella band che fu di colui che fece una bandiera dell’essere come si è, senza filtri, abbracciando tutta la fantasia e la creatività del mondo: Freddie Mercury, appunto.
Freddie lo avrebbe amato e odiato, perché Adam ha un vero dono di Dio. Nessuno, tra tutti gli artisti con i quali ho avuto modo di lavorare, ha un’estensione vocale come la sua. E poi non ha solo estensione, ma anche qualità della voce. Ho visto Adam crescere proprio come ho visto crescere Freddie.
Lo ha dichiarato Brian May in un’intervista rilasciata a Yahoo prima della residency dei Queen a Las Vegas nel 2018.
Adam Lambert si è lanciato in un’invettiva contro Trump, reo di aver fatto suonare We are the Champions durante una convention repubblicana.
Se il tuo partito politico passa anni a trattare le persone gay come cittadini di serie B, sappi che non hai alcun diritto di usare la voce di Freddie alla tua convention.
Intervistato da Entertainment Tonight a proposito di Bohemian Rhapsody, Lambert ha detto del protagonista, Rami Malek che
[…] è pazzesco, è un grandioso attore. Da quello che ho capito, hanno utilizzato delle vere registrazioni fatte in studio da Freddie e Marc Martel. È proprio un grandioso lavoro di ri-creazione del personaggio. No, io non avrei potuto mai farlo… Non somiglio a Freddie, non sembro lui da nessuna prospettiva. Io sono io.
Adam ha avuto anche un cameo in Bohemian Rhapsody. Dove? Esattamente nella scena in cui Freddie Mercury è al telefono con la sua ragazza Mary Austin (Lucy Boynton) durante il tour American dei Queen. In quella scena Lambert, irriconoscibile, si scambierà alcuni sguardi con Mercury, che porterà a un loro intimo incontro nel bagno, primo momento del film in cui si manifestano i conflitti di Freddie sulla sua sessualità.
Quella di Adam è una carriera segnata fin dall’adolescenza dallo spettacolo: A diciannove anni ha preso parte a un tour con la Anita Mann Productions che lo tiene lontano dagli Stati Uniti per più di dieci mesi e lo porta in Europa, dove partecipa al musical “Hair“. Tornato in America, interpreta Giosuè nel musical “I dieci comandamenti”, dove si esibisce cantando il brano “Is anybody listening?” e recita con Val Kilmer al Kodak Theatre.
Adam, come chiarito in un’intervista per Panorama del 2016, non intende imitare Freddie.
Non sono un sosia, non sto provando ad ‘essere’ Freddie. Sto solo cercando di fare un tributo a lui, cosa ben diversa. Sul palco sono Adam, canto le canzoni a modo mio e come viene naturale a me. È una grande responsabilità cantare la musica che ha creato e – da grande fan – faccio del mio meglio.
Dichiaratamente gay, Adam ha detto:
La gente sta incominciando a diventare meno ignorante verso i gay e le generazioni più giovani stanno crescendo bene, non vedono quale sia il problema ad avere una diversa sessualità. Tutto ciò è fuso e sta influenzando la cultura sociale. Non c’è motivo per essere cosi spaventati nel parlare di storie d’amore gay nelle canzoni, perché la gente in generale non ne ha paura!
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