Giorgia Soleri, da poco operata per l'endometriosi, parla dell'intervento e, come sempre, cerca di sensibilizzare su queste patologie ancora così sottovalutate.
*** Aggiornamento del 25 agosto 2021 ***
Giorgia Soleri è stata finalmente operata per l’endometriosi, e ha voluto condividere un post per mostrare i postumi dell’intervento; la modella e influencer, del resto, usa molto spesso il suo account Instagram per sensibilizzare su vulvodinia, adenomiosi e, appunto, endometriosi, patologie di cui soffre sin da giovanissima.
Di endometriosi soffre, secondo gli studi, 1 donna su 10 (da studi più recenti pare 1 su 9, ma atteniamoci ai dati piu noti) – scrive Giorgia – Ora, facciamo un breve calcolo sui numeri che abbiamo alla mano: su 370.000 persone che mi seguono, il 64% è donna, quindi 236800.
Questo significa che circa 23.680 persone tra quelle che mi seguono potrebbero potenzialmente essere affette da endometriosi: una malattia cronica e invalidante, ancora sotto diagnosticata (la media è di 4-8 anni, io ce ne ho messi 11, conosco personalmente ragazze a cui ne sono serviti 15, 20, 25) i cui sintomi principali sono: mestruazioni dolorose, debilitanti, emorragiche e prolungate che possono portare a vomito e svenimenti; dolori simil mestruali h24; dolore nei rapporti; dolore a urinare; dolore a defecare; dolore pelvico cronico; problemi di digestione e di evacuazione; stanchezza cronica ecc. ecc. (senza contare i casi più gravi di endometriosi polmonare o diaframmatica).
Se, tramite la mia testimonianza, riuscissi ad aiutare anche solo il 3% di queste donne (a cercare una diagnosi, a sentirsi meno sole, a trovare il coraggio di cambiare medico o di pretendere rispetto da chi non fa altro che invalidare il nostro dolore) significherebbe che circa 700 donne (arrotondando per difetto) potrebbero migliorare o provare a migliorare la loro qualità di vita.
*** Articolo originale ***
Ci sono patologie che sono tanto poco conosciute da non essere riconosciute neppure dal Sistema Sanitario Nazionale, ed è solo grazie al costante impegno di sensibilizzazione di alcune persone che riusciamo ad avere informazioni più precise in merito.
Una di queste persone è Giorgia Soleri, venticinquenne milanese, modella, influencer, che da tempo lotta per far conoscere le problematiche legate a vulvodinia ed endometriosi, patologie di cui soffre.
La battaglia di Giorgia si scontra spesso con l’indifferenza dei media, dello stesso SSN che, come detto, non riconosce ancora la vulvodinia come una malattia – tanto che esiste una petizione in merito, per cambiare le cose – e, in generale, anche con la banalizzazione dell’argomento, che dipende proprio dalla scarsa conoscenza che se ne ha. Tanto che, a maggio, Soleri è rimasta piuttosto delusa dall’intervista rilasciata a un famoso settimanale, nella quale, dice, l’argomento è stato ridotto a un semplice problema sessuale.
Nonostante io abbia spiegato più volte che sono molto migliorata e che ho avuto poi delle diagnosi successive che son quelle che mi stan facendo soffrire, il titolo vendi-copie è stato L’AMORE MI FA MALE.
Frasi che, di certo, non aiutano a dare la giusta contestualizzazione al tema e contribuiscono a lasciarlo nello stato di ignoranza in cui attualmente si trova.
E dire che Giorgia usa moltissimo i suoi social proprio per diffondere consapevolezza e per mettere al servizio delle altre la sua esperienza. E proprio grazie a lei, recentemente, si è arrivati a parlare di vulvodinia anche alla Camera dei Deputati, chiarendo l’importanza di vederla riconosciuta dal nostro SSN.
L’account Instagram di Giorgia, come detto, oltre a essere una raccolta di sue immagini, patinate o meno, è anche un mezzo attraverso cui la ragazza cerca di educare e fare informazione su queste patologie.
Giorgia si mostra spesso al naturale, come detto, e anche in momenti in cui la vulvodinia si fa particolarmente dolorosa, come accaduto in questo post, nell’ottobre del 2020.
Recentemente Giorgia è salita alla ribalta anche per la sua relazione con il frontman dei Maneskin Damiano David, rivelata dopo 4 anni, ma questo non le fa affatto piacere; nella stessa intervista rilasciata maggio c’è stato un altro passaggio che non le è per niente piaciuto, come spiegato sui social.
Ho chiesto di non avere titoloni legati alla mia relazione, condizione che mi è stata accordata. Invece in copertina ho trovato questo titolo: ‘Io, fidanzata di Damiano dei Maneskin, e il dolore di cui nessuno parla’. Scritto come se fossi io a dirlo in prima persona.
Sfogliate la gallery per scoprire altro su di lei.
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