Fonte: nortwestern university

Dall’epoca degli antichi egizi le mummie esercitano un fascino indiscutibile su di noi; non solo per i rituali magici e religiosi che erano alla base della scelta di mummificare i corpi, ma anche perché sono in molti a chiedersi come, già più di 3000 anni fa, le tecniche dei mummificatori potessero essere così affinate e precise, da permettere di far giungere fino a noi degli esemplari perfettamente conservati.

La scienza moderna è riuscita a spiegare come avvenisse il processo di vera e propria imbalsamazione dei corpi, ma certamente ciò che è stato fatto dagli studiosi della Northwester University di Chicago ha qualcosa di sorprendente, perché si tratta del primo caso in cui una mummia è stata studiata… ai raggi X.

La mummia in questione è quella di una bambina, a cui è stato dato il nome Garrett, ritrovata nel 1911 a Hawara, nella regione del Fayyum sudorientale, in Egitto, sede di un’importante necropoli del Medio Regno databile attorno al 1844 – 1797 a.C. La piccola mummia è uno dei pochi esemplari ritrovati con il ritratto del suo viso dipinto sul sarcofago, che mostra una bambina con i capelli scuri, raccolti, una tunica e dei gioielli, elementi che potrebbero collocarla nelle classi agiate dell’epoca. Come riporta TPI, sono solo 100 le mummie ritrovate negli anni che, come quella di Garrett, sono accompagnate da un ritratto del defunto.

Come dicevamo, però, la cosa veramente sorprendente riguarda la tecnica usata dai ricercatori della Northwester per scoprire qualche informazione in più sulla bambina, che per la prima volta si è affidata ai raggi X. Prima di questo innovativo strumento, infatti, le mummie dovevano necessariamente essere studiate dopo essere state tolte dall’involucro di lino che le proteggeva, mentre ora, grazie alla scansione TC e alle tecniche 3D, gli studiosi hanno potuto apprendere dati importanti sulla bambina senza doverle levare le bende. “Questo è un esperimento unico – ha sottolineato al Daily Mail  il professor Stuart Stock –  Abbiamo ottenuto alcuni risultati sul materiale con cui è stata mummificata, ma ci vorrà ancora altro tempo prima di dare informazioni precise. Per adesso possiamo confermare che nei frammenti della cavità celebrale c’era della pece“.

In particolare, a distanza di più di un secolo dal suo ritrovamento, i ricercatori sono riusciti a stabilire che Garrett è stata sepolta 1900 anni, che misura 90 centimetri, che doveva avere circa 5 anni e che probabilmente è morta di vaiolo o di malaria.

Chi è la "mummia bambina": l'identità della piccola morta 2000 anni fa ai raggi X
Fonte: nortwestern university
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