Luis Sal e il decalogo del Luismo per essere sempre felici della propria vita
Youtuber, ma preferisce farsi chiamare videomaker, Luis Sal è autoironico, spiritoso e il classico "bravo ragazzo", che ha inventato persino una filosofia, il Luismo.
Youtuber, ma preferisce farsi chiamare videomaker, Luis Sal è autoironico, spiritoso e il classico "bravo ragazzo", che ha inventato persino una filosofia, il Luismo.
Probabilmente, chi non è avvezzo a frequentare social di vario genere avrà faticato a riconoscerlo nella prima edizione del reality targato Amazon Prime Celebrity Hunted, dove ha gareggiato assieme all’amico Fedez, ma Luis Sal è effettivamente uno degli youtuber e influencer più famosi d’Italia; un’eccezione maschile, in mezzo a tante influencer donna che dispensano consigli di beauty e moda.
Ironico, mai volgare, spiritoso e capace di prendere in giro prima di tutto se stesso, Luis Sal non rivela mai il suo vero nome – anzi, sostiene che sia proprio quello, ma i bene informati sono invece convinti che si chiami Sergio Lerme – e ha inventato una vera e propria filosofia, il Luismo, su cui ha scritto anche un libro, uscito nel maggio del 2021.
Il decalogo del “perfetto luista” è questo:
Il Luis Sal pensiero, quindi, è un inno all’ottimismo, al lavoro duro e alla fiducia in sé e nei propri traguardi; fra quelli di Luis, c’è stata la creazione di Muschio selvaggio, il podcast ideato con Fedez, che lo ha conosciuto attraverso i suoi video nel 2017 e lo ha trovato particolarmente geniale, tanto da volerlo conoscere personalmente. Da lì si è instaurata una profonda amicizia fra Luis, Fedez e Chiara Ferragni, tanto che il ragazzo va spesso in vacanza con loro ed è una presenza fissa ai loro appuntamenti più importanti.
Il Luismo non è però la prima fatica letteraria di Luis, che in realtà aveva esordito nel 2018 con il libro Ciao, mi chiamo Luis.
In un’intervista per il Corriere ha ripercorso la sua ascesa, cominciata appunto nel 2017, con i video pubblicati quando ancora lavorava come barista.
Era un momento bellissimo. Mi sembrava di avere davanti mille strade, tutte percorribili. Mi ero appena diplomato al liceo artistico, avevo provato a entrare alla facoltà di Economia, non ero stato ammesso e lavoravo in un bar. Con lo stipendio, 600 euro, mi ero trovato una stanza in condivisione. Facevo video da sempre, ho sperimentato, da ragazzino mi improvvisavo reporter e seguivo le manifestazioni. Ho ripreso anche il Vaffa Day di Beppe Grillo. Per anni ho osservato il mondo della rete senza parteciparvi. Mi sono fatto un’idea di quello che mancava. In quel momento era tutto jet set, personaggi noti che esponevano la loro vita. Io ho puntato sull’ironia e ha funzionato. È stata una lezione che ho portato nel Luismo: mai lamentarsi di quello che non c’è senza provare a realizzarlo con gli strumenti a disposizione.
Si potrebbe dire che la carriera di Luis Sal sia partita grazie a un bel mix di incoscienza ed entusiasmo giovanile, ma a oggi, evidentemente, ha potuto raccogliere i frutti del Luismo.
Sfogliate la gallery per conoscere altro su Luis Sal.
Alla domanda “Chi è Luis Sal” posta dal Corriere lui risponde:
Dico un poliedro perché mi fa ridere pensarmi come una figura geometrica, ma non un artista poliedrico. Odio definirmi così da solo. Chiunque crei qualcosa, anche un caffè al bar, è potenzialmente un artista. Io non posso attribuirmi questa capacità da solo, se poi la vedono gli altri ben venga. Non esistono le categorie, sono un modo per aggirare la complessità. Le persone possono essere tante cose. Anche questo è uno dei principi del Luismo.
Cioè rispondevo così, ma intendevo l’agente segreto, che nei film uccide tutti – ha spiegato – Più semplicemente volevo essere al centro dell’attenzione, fare il pittore, come molti nella mia famiglia. Per poco mi sono immaginato imprenditore per differenziarmi da loro.
I suoi video sono spesso incentrati sulla cura del corpo e sul mangiare sano ma, dice,
Per me il corpo va rispettato, non deve aderire a un modello. È una macchina che può funzionare al meglio per noi e per gli altri, per aiutare chi non ha la fortuna di muoversi al 100% delle proprie possibilità. Io sono felice di poter dare una mano a mia mamma se ha mal di schiena. Ognuno è libero di amarsi per come è.
Ero in India in vacanza con mia madre e mi annoiavo – ha raccontato – Mi ero appena rasato i capelli in ‘stile mistico’ e mi sono detto: ‘Fondo il mio movimento!’. Come a inizio Novecento, quando c’era fermento di idee… Ho deciso di lasciar vincere il mio Ego e ho dettato le regole concepite in vent’anni di esistenza… Scherzo: ci avrò messo una ventina di minuti!
Quando ho lasciato il bar avevo 300 euro in banca, ma non ho mai avuto paura – ha detto a La Stampa nel 2019 – Non avevo alcuna sicurezza come non ce l’ho tuttora, ma non ho mai chiesto aiuti alla mia famiglia. Sapere che potrei fallire da un momento all’altro e finire sotto un ponte è un’emozione che mi piace.
Oltre a Il Luismo Luis ha scritto anche Ciao, Mi Chiamo Luis, che in realtà è il suo primo libro, datato 2018.
Gli scrissi perché aveva iniziato a seguirmi sul mio canale di YouTube – ha spiegato a Io Donna – Mi invitò subito al suo compleanno ‘super vip’, ancora lavoravo in un bar…
Nato a Bologna nel 1997 da padre argentino e madre bolognese, Luis Sal afferma che il suo vero nome è proprio quello, ma c’è chi giura che si chiami in realtà Sergio Lerme. Ha aperto il suo canale Youtube nel 2009, e oggi conta oltre un milione e 60 mila iscritti, più di 2 su Instagram.
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