Chi era Lili Elbe, la "Danish girl" che nacque uomo e divenne donna grazie a sua moglie
Nacque uomo, come Einar Wegener, ma morì donna, come aveva sempre sognato di essere: la storia di Lili Elbe, la prima transessuale della storia
Nacque uomo, come Einar Wegener, ma morì donna, come aveva sempre sognato di essere: la storia di Lili Elbe, la prima transessuale della storia
Nella sua vita da paesaggista e marito, Einar Wegener non si sarebbe mai sentito veramente se stesso. Oggi ricordiamo il suo nome perché ha avuto il coraggio di assecondare il suo corpo e la sua natura, diventando la donna che aveva sempre sognato di diventare: Lili Elbe. Forse entrambi i nomi, dietro cui si cela la stessa anima, non vi diranno nulla, ma la vicenda della prima persona nella storia a sottoporsi a un intervento chirurgico di riassegnazione sessuale è in realtà stata raccontata nel 2015 dal film The Danish Girl, interpretato magnificamente da Eddie Redmayne e Alicia Vikander.
Einar Mogens Andreas Wegener nacque a Vejle, in Danimarca, nel 1882. Non è possibile parlare di lui senza citare la donna più importante della sua vita, Gerda Gottlieb. Si conobbero alla scuola d’arte di Copenaghen e si sposarono nel 1904, quando Einar aveva 22 anni e Gerda 18. Einar si dedicò ai dipinti di paesaggi, mentre Gerda lavorava per riviste di moda, realizzando illustrazioni.
Iniziarono subito a viaggiare per tutta l’Europa, scegliendo di fermarsi a Parigi nel 1912. Proprio nella capitale francese, Einar poté finalmente iniziare a vivere in maniera più libera, vestendosi da donna grazie alla complicità della moglie, che lo incoraggiava. Iniziò a posare per lei, indossando i suoi vestiti e facendosi chiamare Lili Elbe. Solo la moglie e pochi amici conoscevano chi si celasse veramente dietro quell’affascinante e misteriosa donna che a tutti veniva presentata come la cugina o la sorella di Einar. “Mi piace la sensazione dei vestiti da donna sulla pelle”, scrisse nel suo diario, come raccontato in un articolo del Telegraph.
Mentre i quadri di Gerda ottenevano sempre più successo, anche grazie all’enigmatica presenza della misteriosa Lili, Einar non si faceva quasi più vedere. Abbandonò la sua carriera da pittore, lasciando sempre più spazio all’esuberante alter ego e alle sue continue infatuazioni. Non potendo più sopportare di essere a tutti gli effetti ancora un uomo, decise di vendere gran parte dei suoi quadri per sottoporsi a una pionieristica operazione di cambio di sesso.
Con la benedizione di Gerda, nel 1930 Lili Elbe si recò in Germania per tentare il rischioso intervento chirurgico di riassegnazione sessuale. Nell’arco di soli due anni si sottopose a ben cinque durissime operazioni. Durante la prima operazione vennero rimossi i testicoli, sotto la supervisione del sessuologo berlinese Kurt Warnekros, che aveva già operato una persona (purtroppo non sopravvissuta all’intervento). Successivamente venne rimosso il pene e si procedette al trapianto delle ovaie, rimosse in un secondo momento con altri due interventi a causa di un rigetto e di altre gravi complicazioni. La quinta operazione fu il trapianto dell’utero, per poter consentire a Lili, allora quasi cinquantenne, di diventare madre.
Nel frattempo, la sua storia si diffuse sia in Germania che nel suo paese natale, la Danimarca, dove l’allora re Cristiano X acconsentì a invalidare il suo matrimonio. Nello stesso anno, Lili riuscì anche a ottenere il riconoscimento legale del suo nuovo sesso e il cambio di nome, ricevendo il passaporto da donna. Sfortunatamente, Lili Elbe morì poco dopo, nel 1931, a causa di complicazioni mediche. Erano passati solo tre mesi dalla sua quinta e ultima operazione. Fu sepolta a Dresda, in Germania, in forma anonima. Solo nel 2016, dopo il successo del film, la casa di produzione decise di regalarle una nuova e più dignitosa sepoltura.
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