Greta Thunberg ha attirato indiscutibilmente su di sé l’attenzione mediatica di cui necessitava per portare alla ribalta, davanti ai grandi della Terra, l’argomento che le sta a cuore, quel riscaldamento globale che pur essendo sotto i nostri occhi sembra una realtà davvero molto astratta per la gran parte di noi.
La giovane attivista svedese, che da tempo ha attuato il suo “sciopero per il clima” è ormai diventata il simbolo di una lotta e di una vera e propria corsa contro il tempo per salvare le (ormai poche) risorse ancora a disposizione sul nostro pianeta.
Il discorso tenuto il 23 settembre alle Nazioni Unite è impressionante non solo per dialettica, ma soprattutto per la passione con cui la ragazzina ha invitato i rappresentanti dei vari Stati presenti a riflettere, e a fare un necessario passo indietro per evitare il collasso al pianeta.
Questo suo fervore le è costato, naturalmente, anche diverse critiche, in primis di strumentalizzazione, non si capisce bene se da parte dei genitori o di qualche stratega di marketing che manovrebbe i fili di Greta nell’ombra.
Fermo restando che chi parla di strumentalizzazione evidentemente non si rende ben conto di quanto importante il messaggio della giovane sia, e di come il problema del surriscaldamento globale dovrebbe essere di primario interesse per tutti quanti, c’è da dire che Greta non è comunque l’unica che, seppur così giovane, dimostra di avere particolarmente a cuore la causa ambientalista.
In ogni parte del mondo, infatti, ci sono ragazzi più o meno suoi coetanei che da tempo stanno portando avanti campagne di informazione e sensibilizzazione per risparmiare i grandi polmoni verdi della Terra, e per permettere a tutti, loro compresi, di poter vivere, in futuro, in un ambiente più salubre e godibile.
A dispetto di quanti sostengono che i giovani al giorno d’oggi siano piuttosto disinteressati rispetto a quanto li circonda e social-addicted, questi ragazzi sono tutti la prova che, spesso, il mondo del Web può essere usato anche per giuste cause, e per far conoscere al resto del mondo argomenti che altrimenti resterebbero ignorati.
Sfogliate la gallery se volete conoscere i giovanissimi che si sono idealmente uniti a Greta Thunberg nella lotta alla salvaguardia della Terra… E sì, c’è anche un ragazzo.
Autumn Peltier, la "guerriera dell'acqua"
Autumn Peltier, nata nel 2004, è della tribù degli Anishinaabe-kwe e membro della prima nazione di Wikwemikong, nonché attivista riconosciuta a livello internazionale sul tema dell’acqua pulita. Conosciuta anche come “guerriera dell’acqua”, Autumn si è rivolta ai leader mondiali dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite sulla questione della protezione delle acque all’età di tredici anni nel 2018.
Ha iniziato la sua difesa per conto dell’acqua all’età di otto anni dopo essere stata ispirata dalla sua prozia, Josephine Mandamin.
Mari Copeny, Little Miss Flint
Mari Copeny, conosciuta anche come “Little Miss Flint”, è un’attivista di 11 anni che lotta per i bambini di Flint, nel Michigan. A soli 8 anni, a Mari e ai suoi fratelli è stato detto di non aprire l’acqua nella loro città dopo la notizia di una crisi idrica. Anziché restare con le mani in mano, Mari ha deciso di aiutare la sua comunità e di lottare per i bambini di Flint e da allora non si è più fermata.
Xiye Bastida
Xiye ha sperimentato in prima persona gli effetti dei cambiamenti climatici. È cresciuta in un’area caratterizzata da siccità e poi da forti piogge e alluvioni nella sua città natale di San Pedro Tultepec, fuori Città del Messico. Quando lei e la sua famiglia si sono trasferiti a New York City quattro anni fa, ha saputo della devastazione causata dall’uragano Sandy e si è dedicata a fre sensibilizzazione sulle altre persone rispetto al tema.
Isra Hirsi
Isra Hirsi è una sedicenne di Minneapolis, Minnesota, una delle tre co-fondatrici e co-direttrici dello US Youth Climate Strike.
Isha Clarke
Isha Clarke, con un’altra dozzina di giovani ha affrontato la senatrice Dianne Feinstein nel tentativo di convincerla ad approvare la risoluzione del New Deal verde proposta nel febbraio del 2019 da Alexandria Ocasio-Cortez e dal senatore Ed Markey.
Isha è un membro del gruppo sul clima Youth vs. Apocalypse, un’organizzazione guidata dai giovani sotto l’egida del gruppo di difesa del clima 350.org.
Leah Namugerwa
Classe 2004, 15 anni, la giovane ugandese ha lanciato una campagna contro i combustibili fossili, i sacchetti di plastica, la deforestazione, creando un hashtag #BanPlasticUg, che è diventato virale. Ha convinto molte coetanee a manifestare per le strade della capitale, Kampala, nonostante le violente proteste delle autorità locali.
Xiuhtezcatl Martinez
Classe 2000, Xiuhtezcatl è un attivista indigeno, direttore di Earth Guardians, un’organizzazione mondiale di conservazione ambientale. Da quando ha sei anni combatte per la protezione del clima e si rivolge a grandi folle circa gli effetti dei combustibili fossili sugli indigeni e su altre comunità emarginate.
Martinez è uno dei 21 querelanti coinvolti nel caso Juliana v. Stati Uniti ed è anche uno dei sette querelanti coinvolti nella causa Martinez contro Colorado Oil and Gas Conservation Commission, il cui obiettivo è lo stesso di quello di Juliana contro gli Stati Uniti, ma a livello statale.
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