Chi sono le haenyeo, le ultime sirene del mare

Chi sono le haenyeo, le ultime sirene del mare
Fonte: Hyung S. Kim / Korean Cultural Service, New York
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Si chiamano Haenyeo e la loro attività è molto preziosa, tanto da essere patrimonio dell’Unesco. Sono le donne di Jeju, l’isola più grande della Corea del Sud, e da centinaia di anni si guadagnano da vivere grazie a ciò che il mare ha da offrire. Armate solo di maschere e senza bombole d’ossigeno, si immergono con dei pesi di piombo legati in vita per pescare i frutti di mari e rivenderli, spesso direttamente sulla spiaggia.

Le Haenyeo, ovvero le donne del mare, dal Diciassettesimo secolo si tramandano quest’arte di madre in figlia. Fino agli Anni Sessanta del secolo scorso, circa il venti per cento delle donne dell’isola svolgeva questa attività, oggi notevolmente ridotta a causa della massiccia presenza di turisti e all’incremento dell’offerta di lavoro nei numerosi resort sorti a Jeju.

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Visitando l’isola, soprattutto nella parte più a sud, è impossibile non notare i piccoli galleggianti, chiamati tewak, che segnalano la loro presenza nel mare. Le haenyeo si tuffano ancora oggi nelle acque (spesso gelide) senza attrezzature professionali, fino a venti metri di profondità, trattenendo semplicemente il respiro per due minuti prima di risalire, prendere fiato e immergersi di nuovo.

Il fotografo Hyung S. Kim, che le ha seguite e immortalate per due anni, ha raccontato al New Yorker di aver avuto non pochi problemi a convincerle. “Non erano abituate a essere fotografate, soprattutto davanti a uno sfondo artificiale, quindi spesso mi evitavano”. I ritratti, esposti nel 2016 al Korean Cultural Service di New York, sono più forti di qualsiasi parola.

“Appaiono proprio come sono, stanche e senza fiato”, ha spiegato Kim. “Ma, allo stesso tempo, incarnano la loro incredibile resistenza fisica e mentale, visto che il loro lavoro è molto pericoloso. Ogni giorno attraversano la linea sottile che separa la vita dalla morte. E io volevo catturare proprio questa dualità estrema delle donne: la loro incredibile forza, mischiata alla fragilità umana”.

Le Haenyeo sono state fotografata anche da Mijoo Kim, che le ha però immortalate durante il loro duro lavoro. “Essere una Haenyeo non è una cosa da persone deboli”, ha scritto la fotografa sul suo sito, parlando del progetto Mother of the Sea Series. “Qui in Corea si dice che le Haenyeo fanno il lavoro dei morti nella terra dei vivi”.