Coronavirus: le mascherine bloccano davvero il contagio?
Le mascherine sono davvero efficaci a proteggere dal Coronavirus? Questo è quello che l'OMS dice a proposito, ed ecco perché alcuni la usano sbagliando.
Le mascherine sono davvero efficaci a proteggere dal Coronavirus? Questo è quello che l'OMS dice a proposito, ed ecco perché alcuni la usano sbagliando.
Con il panico da Coronavirus che ha praticamente paralizzato l’Italia, dopo la diffusione del COVID19 anche nel nostro Paese, crescono i dubbi e le domande che le persone si pongono, temendo di poter contrarre la malattia.
Una su tutte, l’utilità, vera o presunta, delle mascherine, diventate nel giro di pochi giorni oggetti praticamente introvabili o venduti a prezzi stratosferici; peccato che sul loro utilizzo e sull’effettiva protezione dalla trasmissione del virus ci sia ancora parecchia confusione, ed è proprio approfittando della nebulosità delle informazioni a disposizione che molti negozianti hanno cavalcato l’onda della paura per alzare il costo in maniera esorbitante.
Per avere un’idea precisa e sensata riguardo l’uso della mascherina è ovviamente importante seguire e dar credito a fonti autorevoli, che ne descrivono in maniera molto specifica e accurata sia la praticità che le caratteristiche.
Leggiamo, ad esempio, sul sito del Ministero della Salute, alla sezione FAQ:
L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di indossare una mascherina solo se sospetti di aver contratto il nuovo Coronavirus e presenti sintomi quali tosse o starnuti o se ti prendi cura di una persona con sospetta infezione da nuovo Coronavirus. L’uso della mascherina aiuta a limitare la diffusione del virus ma deve essere adottata in aggiunta ad altre misure di igiene respiratoria e delle mani. Non è utile indossare più mascherine sovrapposte. L’uso razionale delle mascherine è importante per evitare inutili sprechi di risorse preziose.
A proposito di OMS, proprio l’organizzazione ha rilasciato un vademecum per comprendere al meglio quando e se serve la mascherina e, soprattutto, come va indossata, visto che anche questo aspetto è decisamente importante; la maggior parte delle maschere in vendita, infatti, lascia spiragli scoperti non essendo aderente sui lati, senza considerare il fatto che sono spesso prive di friltri per l’altra, e incapaci di coprire gli occhi, altra possibile via di accesso del virus.
Questo il tweet e la guida rilasciata dall’OMS per l’utilizzo delle mascherine.
“Indossate la maschera se avete la febbre, tossite e avete difficoltà respiratorie – la raccomandazione dell’OMS – Se invece siete in buona salute fatelo solo se vi state prendendo cura di una persona con sospetta infezione 2019-nCoV“.
È la prima regola del vademecum, cui si aggiungono queste:
Altro aspetto molto importante, cui abbiamo accennato, sono le caratteristiche che la mascherina deve avere. Molte, infatti, sono quelle in commercio, ma solo poche hanno i requisiti necessari a essere considerate davvero efficaci. Su Altroconsumo viene stilato un elenco delle mascherine disponibili, in base alle loro diverse funzioni.
Ci sono infatti:
In virtù di quanto appena detto, abbiamo quindi capito che a essere più efficace è la mascherina di tipo FFP3, poiché in grado di filtrare il 98% delle polveri contro il 78% della FFP1. Chi fa sport o porta gli occhiali può sceglierne un modello con valvola, che garantisce una maggiore evacuazione dell’aria espirata. Anche in questo caso, occorre scegliere la mascherina che “calzi” perfettamente, dato che, se non completamente aderente, non offre la totale protezione. La mascherina deve aderire bene a naso, guance e mento, perciò barba e baffi per esempio non sono d’aiuto.
Come si riconosce la mascherina FFP3? Generalmente è indicata per la protezione da solventi e ha un colore più grigiastro a causa dello strato nero di carbone attivo.
Sfogliate la gallery per leggere altre informazioni utili sulle mascherine.
È diventato ormai già virale il video in cui il Governatore della Lombardia, Attilio Fontana, si mostra con la mascherina per spiegare che una sua collaboratrice è risultata positiva al Coronavirus e che quindi lui stesso si sarebbe messo 12 giorni in auto-isolamento.
Come abbiamo spiegato nell’articolo, non serve né la mascherina indossata (peraltro male) da Fontana, né il fatto stesso di indossarla, se negativi al COVID19.
Dato che il panico per il Coronavirus potrebbe provocare ingenti danni all’economia italiana, con uffici ed esercizi chiusi, oltre alla fuga dei turisti dal Belpaese, occorre correre ai ripari e pensare a un piano B.
Ad Aicurzio, nella provincia di Monza e Brianza, una famiglia impegnata nel campo tessile ha optato per un cambio di produzione, in sole tre settimane, iniziando a produrre mascherine.
Luca Montrasio, titolare con la sorella Emma dell’azienda di famiglia, ha capito che non si poteva più dipendere dalla Cina per un prodotto che sta letteralmente andando a ruba, perciò ha deciso di produrlo lui stesso.
Così nei 22 mila metri quadri della sede di via Cascina Restelli i macchinari esistenti sono stati adattati al loro nuovo compito, mentre i sessanta dipendenti lavorano su due turni, dalle 7 del mattino alle 7 di sera, per produrre un milione di mascherine al giorno. E i Montrasio stanno pensando di assumere altre persone. “Non possiamo trascurare la nostra produzione tradizionale che resta il nostro core business -hanno spiegato al Corriere – Questa settimana abbiamo iniziato le prime consegne di mascherine, cerchiamo di accontentare tutti. Stiamo consegnando alla grande distribuzione, discount, alle farmacie e parafarmacie, alle case di riposo. Diamo priorità assoluta all’Italia“.
La loro mascherina, con il marchio “L’unico Originale” si è dimostrata efficace a filtrare fino al 98% dei batteri.
Ma il terrore per l’arrivo del Coronavirus ha causato anche un rincaro spropositato dei prezzi di mascherine e igienizzanti per mani. Questi ultimi, come riportava Il Messaggero in un articolo del 23 febbraio, hanno raggiunto rincari fino al 650%, mentre le mascherine, prima vendute a meno di 10 centesimi, sono arrivate a costare su Internet 1,8 euro, con un incremento di prezzo del +1700%, come affermato dal Codacons. Mentre le mascherine speciali con valvole, indicate “ideali contro il Coronavirus” su un noto sito di e-commerce hanno raggiunto la cifra di 189 euro.
C’è anche chi, come la speaker radiofonica, interprete, traduttrice, doppiatrice, ex Digital Manager di Calzedonia ed ex Responsabile Comunicazione di Swarovski Florencia Di Stefano-Abichain ha provocatoriamente chiesto via social perché non usare gli assorbenti al posto delle mascherine. Lo ha fatto per richiamare l’attenzione sulla tampon tax, che vede l’IVA sui prodotti di igiene femminile al 22%, mentre le mascherine, così richieste dal mercato in questo momento, potrebbero presto passare a essere considerati come “beni di prima necessità”.
Mentre in Cina si registra il livello più basso di contagi delle ultime sei settimane, nel resto del Mondo è in salita il tasso di positività, tanto che si sono registrati i primi casi in Argentina, Marocco e a Gibilterra.
Intanto, le autorità cinesi hanno deciso di mettere in quarantena obbligatoria tutte le persone che rientrano dall’Italia; una misura, annunciata dal vice segretario generale del governo municipale della capitale, Chen Bei, che coinvolge sia i cittadini cinesi sia gli stranieri.
È ancora la Corea del Sud il focolaio più preoccupante in questo momento, insieme all’Iran, dove 54 mila carcerati sono stati messi ai domiciliari per evitare il rischio di contagio in cella.
La Francia conta oltre 200 casi e quattro morti, e il presidente Macron ha deciso di mettere sotto sequestro tutti gli stock di mascherine in vendita e in produzione affinché siano messi a disposizione di sanitari e ammalati.
Anche la Spagna ha registrato il primo morto, un uomo della regione di Valencia deceduto lo scorso 13 febbraio, risultato positivo all’autopsia.
La Banca Mondiale ha stanziato12 miliardi di dollari per far fronte all’emergenza, mentre Donald Trump ha deciso di donare il compenso presidenziale dell’ultimo trimestre del 2019 al ministero della Sanità.
In generale, come leggiamo in questo articolo, i casi di Coronavirus nel mondo hanno toccato quota 90.893, con 3.110 morti. A essere liberi da virus solo 122 Paesi, mentre in Europa le infezioni sono 2500, negli USA 106 (con 9 morti).
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