Prima di diventare famosa, Cyndi Lauper si divertiva ancora di più. A diciotto anni ha badato ai cavalli delle corse, a cui sussurrava canzoni, poi ha fatto l’autostop fino al Canada, dove è rimasta a meditare nei boschi insieme al suo cane Sparkle. Ha lavorato in un canile, ha dipinto quadri, è stata dj in una radio (dove si ostinava a passare più dischi di donne), ha lavorato in un bar giapponese e, ovviamente, ha sempre scritto e suonato canzoni, anche per fare due soldi per strada. Poi è arrivato il successo, che non tutti riescono a gestire bene, ma per lei è stato diverso.
Come raccontato in un’intervista a Interview qualche tempo fa, si è sempre rifiutata di girare con un bodyguard, continuando a camminare liberamente per la sua New York, dove è nata e cresciuta. A chi la riconosce, risponde dicendo che non è davvero lei e si inventa strani lavori e vite che non solo la sua. E poi ci sono quelli che la scambiano ancora per Madonna, a cui negli Anni Ottanta veniva spesso paragonata: per l’industria pop, Cyndi era il prototipo della femminista, mentre la sua “nemica” era un oggetto sessuale.
Credo che Madonna sia una femminista, anche se non lo ha ancora capito. Non so cosa ne pensi, perché a dire il vero non ci siamo mai parlate, ma una donna può avere la sua sessualità. Ma fanno sempre così con le donne. Lei si sente sensuale, ed è quello che trasmette. Lei si sente così. […] Se avessi voluto farlo anche io, l’avrei fatto. Non è una cosa negativa. Io ho sempre fatto quello che voglio. Non ho mai permesso che mi dicessero cosa fare.
E, all’inizio, c’è stato anche chi non ha compreso il senso della sua canzone più famosa:
Il significato di “Girls Just Want to Have Fun” è che “le ragazze vogliono solo divertirsi” non che “le ragazze vogliono solo farsi scopare”. La canzone non parlava di questo. Ma è quello che pensava la gente, ecco perché ho detto “Ehi, ascoltatemi, sono una femminista. Ho bruciato il mio reggiseno quando avevo 14 anni. Non affibbiatemi questa stronzata sessista”. Poi, però, quando c’è una donna che si sente sensuale, il sessismo diventa anche peggio.
Sfogliate la gallery per ripercorrere la carriera di Cyndi Lauper…
La famiglia di Cyndi Lauper
Cynthia Ann Stephanie Lauper, vero nome di Cyndi Lauper, nasce a Brooklyn, New York, il 22 giugno del 1953. Suo padre Fred Lauper è di origine tedesca e svizzera, mentre la madre Catrine Gallo è di origine italiana, per la precisione siciliana. Con una situazione difficile in casa, che porta poi alla separazione dei suoi genitori quando lei ha soli cinque anni, fin da piccola inizia a passare molto tempo ascoltando la musica. Comincia poi a scrivere canzoni e suonare la chitarra a dodici anni.
Cyndi Lauper, diversa fin da piccola
Di carattere eccentrico e creativo, sperimenta con le tinte per capelli e i vestiti, assemblando e rielaborando capi vintage. Chiede ai compagni di chiamarla Cyndi, ma molti iniziano a prenderla di mira per il suo essere così “diversa” e originale. Espulsa dalle superiori, decide di scappare di casa a 17 anni, anche per sfuggire al patrigno violento. Il suo viaggio la porta in Canada, dove passa due settimane nei boschi con il suo cane Sparkle, poi si sposta in Vermont e inizia a frequentare un corso di pittura, mantenendosi da sola con una serie di bizzarri lavori.
Cyndi Lauper inizia a farsi notare come cantante
Nei primi Anni Settanta, Cyndi Lauper lavora come vocalist per alcune cover band, ma non ama cantare canzoni di altri. Poi, nel 1977, un problema alle corde vocali la costringe a smettere di cantare per un anno: i dottori le dicono che non potrà più cantare, ma poi la voce torna più forte di prima, grazie all’aiuto di una vocal coach. Nel 1978 forma un gruppo tutto suo, chiamato Blue Angel, e ottiene un contratto per pubblicare un album omonimo, che viene lodato dalla critica, ma vende poco.
Alti e bassi
Quando il suo primo gruppo si scioglie, Cyndi Lauper si arrabatta prima come commessa, poi come cameriera in un locale, dove viene però molestata dal manager. Inizia a esibirsi come solista in piccoli club ed è lì che, nel 1981, incontra David Wolff, che diventa suo manager (e compagno) e le fa firmare un importante contratto discografico. Il 14 ottobre del 1983, Cyndi Lauper pubblica il suo album da solista, She’s So Unusual, che arriva subito al quarto posto negli Stati Uniti e diventa una hit mondiale. Partecipa alla scrittura di alcune canzoni e adatta quelle che non le vanno a genio: ad esempio, trovando il testo originale di Girls Just Want to Have Fun troppo misogino, lo cambia e lo trasforma in un inno per le giovani donne che non vogliono omologarsi. Il video, a cui partecipano anche sua madre, suo fratello e il suo cane, trionfa agli MTV Video Awards del 1984.
Cyndi Lauper e il primo concerto vero
Il nostro primo concerto fu a Poughkeepsie, in un locale che oggi non c’è più. C’erano 15 persone. Si gelava. Era la prima esibizione e, ovviamente, la gente voleva un bis, allora ne ho fatti due, perché volevo farli felici. Il proprietario poi mi disse “Hai suonato solo per 15 persone, ma te lo devo dire, mi piace. Quando sei uscita con l’ukelele, ho pensato fossi strana, ma te lo dico, mi piaci e ti chiamerò ancora a cantare”. Era l’autunno del 1983 e uno dei successivi concerti fu come supporter per i Kinks, dove mi lanciarono addosso monetine e sigarette accese. Allora gli ho detto “Se vi è piaciuto quello che ho appena fatto, allora amerete questa” e ho tirato fuori il mio ukelele. Sono stata fischiata da 10.000 persone tutte insieme e in quel momento ho capito che la cosa aveva senso.
Cyndi Lauper e il marito
Dopo una divertente e bizzarra incursione nel mondo del wrestling, spinta anche dal manager/compagno, nel 1985 partecipa alla colonna sonora del film Goonies. Non sarà il suo unico avvicinamento al mondo del cinema: oltre a partecipare ad alcune pellicole negli Anni Ottanta e Novanta, si lascia tentare dalla televisione, con diverse incursioni (persino nella famosa serie teen Gossip Girl). Ed è proprio sul set di un film, Off and Running (Cercasi un colpevole disperatamente) che conosce David Thornton: lei interpreta il ruolo di un’attrice fallita, costretta a esibirsi come ballerina acquatica, mentre lui è un folle serial killer. Nella vita reale, è subito amore e i due si sposano nel 1991.
Tutti i successi di Cyndi Lauper
Dopo l’esordio in grande stile, Cyndi Lauper si ripete con l’album True Colors e nel 1990 arriva A night to remember. Non hanno lo stesso successo commerciale del primo, e la stessa cosa vale per i successivi lavori di Cyndi Lauper. Quello che non cambia, però, è la qualità e la verità della sua musica. Nel 1997 Cyndi diventa madre di un bambino, Declyn Wallace Thornton, e continua a muoversi in un panorama più underground, pubblicando album che purtroppo non raggiungono le vette commerciali di She’s so unusual.
Una vita da attivista
Una costante della vita di Cyndi Lauper è l’attenzione agli altri. Da sempre supporter delle campagne LGBT, ha partecipato a gay pride in tutto il mondo. Spesso ha raccontato di essersi ispirata alla sorella Ellen, che è lesbica, e di considerarla il suo modello di riferimento. Tra le tante iniziative da lei supportate, c’è anche quella per i giovani senza una casa: per loro ha aperto la True Colors Residence di New York City, che fornisce un letto e un aiuto nella ricerca di lavoro.
Cyndi Lauper finalmente laureata
Nel maggio del 2019 Cyndi Lauper ha ricevuto una laurea honoris causa in Lettere dall’Università del Vermont, che aveva brevemente frequentato da ragazza.
Cyndi Lauper e l'età che avanza
Cyndi Lauper ha raccontato anche come si sente oggi.
A volte, quando esco di casa, penso “Cavoli, ho un aspetto terribile”. Immagino che le genti mi fissi e dica “Oh, guardatela! Ha un aspetto trasandato” oppure “Oh, guardatele i capelli. E ha anche i brufoli” e ancora “Guardate che sfogo” o “Guardatela. Avete visto il suo sedere?” oppure “Guardate le sue braccia!”. Anche se non lo pensa nessuno, io ci penso. Mi guardo allo specchio e mi dico “Oddio!”, ma comunque non ha mai fatto parte di me l’idea di essere perfetta.
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