Pensiamo spesso che la vita di re e principi debba essere tutta rose e fiori, fatta di molti privilegi e pochi, pochissimi pensieri; eppure, a quanto pare le cose non stanno esattamente così, perché, se è vero che i membri di una Royal Family godono di benefici invisi alla stragrande maggioranza delle persone, è altrettanto vero che le rinunce di chi appartiene a una stirpe reale sono notevoli, sia che ci si nasca che se vi si entri a far parte.
Abbiamo letto, ad esempio, delle piccole abitudini quotidiane che Kate Middleton dovette abbandonare all’epoca del suo matrimonio con William, e sappiamo che la medesima, rigidissima etichetta dovrà essere seguita a breve da Meghan Markle, dopo che il 19 maggio 2018 diventerà la moglie di Harry. Quest’ultima ha dovuto dire addio anche al suo lavoro come attrice, lasciando il set di Suits, serie in cui ha recitato per diversi anni, per adempiere fedelmente ai doveri imposti come membro di casa Windsor, e ha persino abbracciato la fede anglicana per entrare appieno nello spirito della famiglia.
Per non parlare poi di Lady Diana, ancora oggi rimpianta da tutto il popolo inglese, che da timida ragazzina diventata sposa del futuro re d’Inghilterra fu catapultata in un mondo parallelo più grande di lei, costretta a sopportare a lungo imposizioni e obblighi reali e a soffrire in silenzio per l’infedeltà di Carlo, fino a quando decise di ribellarsi per vivere finalmente felice… E non più da principessa.
Insomma, la corona, per quanto affascinante, ha un peso (e non quello fisico sottolineato da Elisabetta II, “… Non si può guardare in basso per leggere il discorso, bisogna tenere il foglio in alto. Perché se guardi in basso, ti si rompe il collo e la corona cade“, ha recentemente raccontato la sovrana in un’intervista per la BBC). E non tutti sono adatti a portarlo.
Per esempio, Diana pensava che William non fosse adatto per il ruolo di re, e che sarebbe stato Harry a vestire al meglio i panni del sovrano. Questo è quanto emerge dalle parole della biografa di Corte Angela Levin che, nel nuovo libro Harry Conversations with the Prince, lancia proprio questa clamorosa rivelazione: la Principessa Triste non avrebbe avuto dubbi sul fatto che Harry potesse diventare un ottimo re, più di William.
Ovviamente occorre fare una precisazione: anche ammesso fossero vere le considerazioni dell’epoca di Lady D., il suo discorso probabilmente si basava principalmente sull’indole dei figli e sulle loro caratteristiche soggettive, non certamente su un discorso di affetto o di preferenza per uno di loro. Occorre ricordare che all’epoca della morte di Diana, nel 1997, Harry aveva appena 13 anni, William 15, e, mentre il primo dimostrava uno spiccato carattere ribelle, peraltro protrattosi fino all’incontro con Meghan, il primogenito appariva sicuramente più posato e tranquillo.
Tutte le volte in cui Harry è stato il principe ribelle
Ora ha messo la testa a posto ed è un uomo quasi sposato, ma nel passato il principe Harry è salito spesso agli onori delle cronache per eccessi ...
Forse, secondo Diana, per regnare il carattere di Harry, più simile al suo, era semplicemente più adatto, mentre William avrebbe potuto incontrare più problemi perché di indole più pacata. Insomma, non un discorso di merito, semmai una sincera preoccupazione materna volta a tutelare l’interesse dei propri ragazzi, proprio perché, come detto poc’anzi, il peso della corona è tanto che nessuno, in realtà, all’interno della Royal Family si sente davvero pronto a portarlo, come confessato anche dallo stesso Harry.
Ecco cosa ha dichiarato a proposito della corona, di sé e del fratello, nella gallery.
Avevano un carattere simile
Diana e il secondogenito Harry avevano un rapporto speciale: dalla madre lui ha ereditato l’amore per l’Africa e un’indole ribelle e anticonformista che lo ha fatto amare moltissimo, portata avanti fino alla scelta di sposare un’attrice divorziata e afroamericana, Meghan Markle. Scelta coraggiosa che, alla fine, è stata accettata anche da nonna Elisabetta II.
Diana, scrive la biografa Angela Levin, avrebbe voluto Harry come re
La capacità di Harry di far fronte alle situazioni, la sua disinvoltura con le persone e in generale il suo carattere hanno portato Diana a credere che avrebbe gestito il trono più facilmente di William – si legge negli stralci del libro di Levin riportati da Express – Lo chiamava persino il ‘Buon Re Harry’.
Diana probabilmente vedeva William troppo tranquillo
Diana con William si sentiva meno sicura. Lui non ha mai voluto essere re.
Si legge ancora nel libro Harry, Conversation with the Prince di Angela Levin.
Amava moltissimo entrambi i figli
In realtà, e fermo restando che i discorsi di Diana siano veri, non bisogna pensare a una preferenza della sfortunata Principessa del Galles per il secondogenito. Lady D. sapeva benissimo quanto fosse pesante portare la corona, e probabilmente era preoccupata dall’indole troppo posata di William, che avrebbe potuto risentire notevolmente di un ruolo tanto importante. Credeva, probabilmente, che Harry avrebbe assunto tale responsabilità con maggiore piglio, in virtù della personalità più grintosa e trasgressiva.
Nessuno vuole diventare re
Del resto, è stato lo stesso Harry a dire che l’idea di diventare re o regina non sia così allettante come si pensa.
C’è qualcuno della Famiglia Reale che voglia diventare re o regina? Non credo, ma dobbiamo assolvere i nostri doveri se è necessario.
Ha detto il secondogenito di Carlo e Diana in un’intervista concessa a Newsweek.
Uniti per modernizzare la monarchia britannica
Io, William e Kate, così come i loro figli in futuro, siamo impegnati a modernizzare la monarchia britannica – ha continuato Harry, sesto in linea di successione al trono, dopo i figli di William – Non lo facciamo per noi stessi, ma per il bene della gente, del nostro popolo.
Il ricordo indelebile della mamma
Harry doveva ancora compiere 13 anni quando sua madre morì, il 31 agosto del 1997. Ancora oggi, oltre a conservarne un ricordo meraviglioso, porta con sé anche la dolorosa memoria del giorno del suo funerale.
Mia madre era appena morta e ho dovuto camminare a lungo dietro la sua bara, circondato da migliaia di persone che mi guardavano mentre altri milioni lo stavano facendo in televisione. Credo che a un bambino non si dovrebbe mai chiedere una cosa del genere.
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