Quanto ci piacciono le principesse Disney. Forse perché siamo tutte rimaste bimbe in un luogo remoto del nostro animo o forse perché gli autori dei film che le vedono protagoniste sono riusciti a creare dei personaggi immortali, validi per tutti i tempi e per tutte le persone. È così almeno in apparenza. Le principesse Disney non sono “valide” per tutti, non possono innescare in tutte le persone dei processi di immedesimazione perché non rappresentano tutte le minoranze.
La pensa così l’artista Arien Smith, che ha creato una serie di illustrazioni dal titolo Royal Service Dogs, che si può guardare su Facebook. Nella serie si rivisitano le principesse Disney attribuendo loro una disabilità: tutti i personaggi vengono aiutati, nella vita quotidiana, da un cane addestrato per l’aiuto ai disabili. Secondo l’artista infatti, la sua arte compendia una mancanza di personaggi disabili e allo stesso tempo spinge verso richiesta di diritti civili per i disabili. Inoltre Arien vuole diffondere la consapevolezza su quanto i cani possano essere importanti per la quotidianità di queste persone.
Cenerentola
Cenerentola è affetta da fibromialgia, il cane la sta aiutando a mettersi le scarpe.
Rapunzel
Rapunzel soffre invece di disturbo post traumatico da stress e dissociazione dell’identità, il cane la aiuta a farla sentire a proprio agio attraverso la stimolazione tattile.
Tiana
Tiana è autistica, i cani in questo caso possono aiutare a calmare gli autistici, a orientarli, a evitare comportamenti che possono nuocere al paziente o agli altri.
Bella
Bella soffre di un disturbo generalizzato d’ansia, il cane la fa sentire al sicuro.
Biancaneve
Biancaneve è allergica ad alcuni alimenti, così il cane la avverte nel caso ci siano allergeni in quello che mangia.
Aurora
Aurora è narcolettica, il cane le impedisce di farsi male quando cade addormentata durante gli attacchi.
Pocahontas
Pocahontas soffre di diabete, il suo cane è addestrato per stimare il livello di zuccheri – troppo alto o troppo basso – nel suo sangue.
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