“Per me seduzione è piacersi, è amare quel che si fa. Una donna poi dovrebbe indossare lingerie magnifica ogni giorno, a prescindere da chi la spoglierà o meno. Fa sentire bene”. Parola di Dita Von Teese, regina assoluta della scena burlesque internazionale. Intervistata qualche anno fa da Io Donna, descriveva bene il suo mondo, che ancora oggi viene equivocato.

Il burlesque non è basato sulla perfezione ma sulla diversità, sul meglio che si può tirar fuori da se stessi. Non mi sono mai esibita con l’ambizione di essere la più bella o la più desiderata, ma con lo scopo di fare qualcosa di creativo e spettacolare.

Ma da dove viene Dita Von Teese? Pseudonimo di Heather Renée Sweet, scelse il nome “Dita” come omaggio all’attrice tedesca Dita Parlo, vissuta negli Anni Venti, mentre “Von Teese” venne aggiunto per sbaglio da Playboy. Si cercava un cognome da aggiungere per la copertina e lei scelse “Von Treese” dall’elenco telefonico. Per colpa di un refuso della rivista, oggi la conosciamo proprio come Dita Von Teese.

Nata a Rochester (Michigan) il 28 settembre del 1972, prese dalla madre la passione per i musical in Technicolor degli Anni Quaranta, che la portò fin da piccola a immedesimarsi nelle dive della Vecchia Hollywood. A dodici anni si trasferì in California con la famiglia e iniziò a pensare di realizzare lingerie come quella indossate dalle donne seminude che occhieggiavano dalle riviste del padre. Fu così che a quindici anni iniziò a lavorare in un negozio di biancheria intima come commessa, cosa che le permise di coltivare la sua inclinazione verso pizzi e trasparenze.

Si iscrisse al college per seguire un corso di storia della moda, ma lo lasciò per diventare ballerina. Dopo aver studiato per anni danza classica, esordì in un locale di spogliarello a soli 19 anni.  I suoi spettacoli, però, non erano come quelli delle altre: Dita studiava nei minimi dettagli i costumi, il trucco e l’acconciatura, oltre che le coreografie eseguite sul palco, ispirandosi in particolar modo alle icone del burlesque Bettie Page e Gypsy Rose Lee.

Dopo una lunga evoluzione, la sua prima vera performance di burlesque fu nel 1994 durante un fetish party a Los Angeles: eseguì una classica danza con dei ventagli rosa di piume di struzzo, indossando solo cristalli Swarowski. Anno dopo anno i suoi act divennero sempre più elaborati, fino ad arrivare alla celebre esibizione nella coppa di Martini gigante, nel 2000.

Nel 2005 Dita von Teese sposò il rocker Brian Warner, meglio noto come Marilyn Manson, conosciuto cinque anni prima. I due si lasciarono nel 2007, ma le loro nozze ancora oggi sono ricordate per diversi dettagli particolari. Il matrimonio venne infatti celebrato dal regista e scrittore Alejandro Jodorowsky e si svolse in stile gotico, in un castello irlandese. Delle sue successive relazioni si sa poco, ma di certo il suo fascino non ha mai smesso di aumentare. Il suo segreto? Apparentemente molto semplice:

Devi capire cosa ti rende diversa dalle altre donne, cosa ti rende speciale. Se tu sei come tutte le altre, non sei molto sexy. La mia regola è: non cercare di piacere agli altri e non curarsi di quel che dicono

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"Non ho mai voluto essere la più bella, ma la più creativa". L'arte di Dita Von Teese
Fonte: Facebook / Dita Von Teese
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