Parlando del suo lavoro come costumista per il grande schermo, che le valse ben otto Oscar, Edith Head disse che quello che faceva era una mix tra “magia e mimetismo: creiamo l’illusione di trasformare gli attori in ciò che non sono”.

Tra le migliori nel suo campo, iniziò a Hollywood negli anni Venti, facendosi largo in un campo fino a quel momento dominato dagli uomini. Fu scelta ripetutamente da registi come Alfred Hitchcock e Billy Wilder, vestendo Mae West, Audrey Hepburn, Grace Kelly e Sophia Loren, per citare solo alcune delle sue fedelissime star.

Se il suo nome non vi dice nulla, ma il suo viso sì, forse è perché tempo fa la Pixar ha deciso di omaggiarla in un modo molto particolare. Il personaggio di Edna Mode del film di animazione Gli Incredibili si ispira infatti a lei.

Come racconta un articolo del Los Angeles Times di qualche tempo fa, Edith Head si affacciò al mondo del cinema senza alcuna esperienza professionale. Nata nel 1897 in California, a San Bernardino, dopo la laurea in lettere a Berkeley e la specializzazione in lingue alla Stanford, iniziò a lavorare come insegnante di francese.

Per cercare di guadagnare di più e conquistare anche un incarico come docente di arte, una delle sue tante passioni, si iscrisse dunque a una scuola d’arte serale. Fu così che iniziò a disegnare e a realizzare i suoi primi bozzetti.

Senza nessuna esperienza, a 26 anni la assunsero alla Paramount, dove avrebbe dovuto realizzare gli schizzi per il regista di Cecil B. DeMille. Non era particolarmente dotata per il disegno, ma era intelligente e determinata. Anni dopo, ammise di aver preso in prestito i disegni di alcuni studenti più giovani per farsi assumere.

Firmò per la prima volta i costumi di un film nel 1933: si trattava della pellicola Lady Lou, interpretata da Mae West. La leggenda narra che l’attrice avesse chiesto a Edith Head di realizzare degli abiti di scena che fossero “abbastanza stretti da far intuire che fosse una donna, ma larghi a sufficienza per renderla una signora”.

Nel 1938 diventò responsabile per il reparto costumi, ruolo che ricoprì fino al 1966, quando la Paramount fu venduta e andò a lavorare nello stesso ruolo presso gli Universal Studios.

Famosa per la sua “divisa”, ovvero il vestito austero, il caschetto scuro e gli occhiali con la montatura nera e tonda, vinse ben otto statuette e conquistò un totale di 35 nomination agli Oscar per i migliori costumi.

“Tutto ciò che ho fatto è successo per caso. Non sto creando stili o moda”, disse in un’intervista, prima della sua scomparsa nel 1981 per una grave patologia alle ossa. Tuttavia, il suo lavoro la portò a diventare una vera icona. La sua unica grande delusione, raccontò, fu aver perso l’Oscar per i costumi di Grace Kelly e Cary Grant in uno dei suoi film preferiti, Caccia al ladro.

Edith Head, la star dimenticata con più Oscar e nomination di tutte
Fonte: Academy Film Archive
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