Negli anni Ottanta e fino alla metà degli anni Novanta era una delle attrici più belle e più richieste nelle commedie all’italiana; poi, come spesso accade, con il tempo la sua stella si è leggermente affievolita, ma dal declino professionale – che comunque ci può stare – al diventare un vero e proprio “caso nazionale” è tutta un’altra storia.

Oggi, infatti, Eleonora Brigliadori più che per il passato nel cinema è conosciuta, specie dalle nuove generazioni che conoscono poco o niente film come Rimini Rimini o Sono un fenomeno paranormale, per le posizioni estremiste sul cancro, che spesso l’hanno messa a contrasto – per usare un eufemismo – con uno dei più grandi oncologi internazionali, il professor Umberto Veronesi.

Sono ormai note le teorie della Brigliadori, secondo cui sarebbe la chemioterapia stessa a causare il tumore; seguace del cosiddetto “metodo Hamer”, che sostiene che la genesi di ogni patologia sia dovuta a presunti traumi o conflitti non risolti, l’attrice sostiene ormai da tempo, anche attraverso i suoi canali social, che vengano impiegati metodi pseudoscientifici per la cura dei tumori, oltre ad affermare di essere guarita dal cancro proprio grazie a tale metodo.

Oltre ad aver chiamato Veronesi “medico demoniaco” la Brigliadori ha avuto diversi scontri televisivi proprio per il tenore delle sue affermazioni, che naturalmente potrebbero rappresentare un pericolosissimo messaggio per quanti, malati di cancro, potrebbero persino essere disposti ad aggrapparsi alle più insane e strampalate teorie per stare bene.

Ma, siccome l’ex attrice e modella continua a sorprendere il suo pubblico con uscite shock, l’ultima riguarda proprio il suo personaggio, che sarebbe morto, “ucciso dalle calunnie più mostruose che possano essere concepite contro un’individualità umana”.

È la Brigliadori stessa ad annunciare la propria morte, e a parlare di se stessa al passato, come di una martire della conoscenza, quella che lei cercava di diffondere basandosi sull’antroposofia di Rudolf Steiner, una disciplina esoterica basata su un insieme di credenze mistiche o di origine religiosa, che ha la pretesa di coniugare in modo scientifico il mondo fisico assieme al mondo “spirituale”.

Eleonora Brigliadori non esiste più sul piano pubblico, Aaron Noel è il nome spirituale che denota un cambiamento totale di prospettiva nell’attività di divulgazione antroposofica a partire dal 17 febbraio 2017 – ha annunciato la donna, presentando anche il proprio alter ego, Aaron Noel (nome scelto non a caso, poiché, nella Bibbia, proprio Aaron, italianizzato in Aronne, è il fratello di Mosé) – Eleonora Brigliadori è stata calunniata e infamata, lentamente estromessa da un ruolo pubblico che avrebbe potuto fare molto per la verità se solo ne avessi avuto gli strumenti. Sono stata derisa, emarginata per le mie battaglie contro i vaccini, contro gli psicofarmaci, contro la radio e chemio, contro l’asportazione inutile del seno e di tutti gli organi di cui oggi si fa commercio, come se noi fossimo delle macchine.

Il vero problema è che oggi proprio Aaron Noel si appresta a partire per la nuova edizione di Pechino Express, che partirà il prossimo settembre; la Brigliadori, o il suo alter ego, rientrano infatti nell’elenco dei concorrenti del reality di Rai Due, dove farà coppia con il figlio, Gabriele Gilbo.

E, inutile dirlo, quasi immediatamente alla notizia della sua partecipazione sono piovute anche critiche pesanti sulla scelta degli autori, mentre soprattutto sul Web si è cominciato a chiedere a gran voce di rivedere la lista dei concorrenti, estromettendo la Brigliadori. Cosa che, peraltro, secondo le indiscrezioni, è auspicata anche da una parte della dirigenza Rai.

Certamente una riflessione sull’opportunità di portare in televisione personaggi legati a determinate tematiche è d’obbligo, e viene naturale interrogarsi su quanto sia appropriato, oggi, dare spazio in un programma certamente popolare a personaggi così controversi, peraltro in tempi in cui l’eccesso, la disinformazione scientifica e la cultura medica “fai da te”, costruita con le diagnosi via Internet, la fanno da padrone.

Non si tratta, ci mancherebbe altro, di negare o reprimere il diritto alla democrazia o alla libertà di parola, ma sorgono senza dubbio perplessità oggettive, legate al fatto che in un contenitore di quel tipo è difficile pensare che ci sia o si trovi davvero un  modo per dibattere di determinate questioni, che sono assolutamente di primaria importanza, e che, in generale,  la tv generalista in primis o di intrattenimento che dir si voglia dovrebbe, forse, non fare proprie determinate dinamiche e occuparsi di tutt’altre tematiche. Ma il rischio che Aaron-Brigliadori replichi il personaggio della santona mistica già visto, peraltro, nella sua apparizione all’Isola dei Famosi 2011, propugnando i suoi ideali anti-chemio senza che si trovi il tempo e lo spazio per approfondire la questione specificando la pericolosità delle sue affermazioni è palpabile, esiste, e non si può negare.

Soprattutto alla luce dei suoi ultimi exploit televisivi, che abbiamo ripercorso in gallery.

“Eleonora Brigliadori è morta, uccisa”: le convinzioni pericolose di Aaron Noel
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