L’amore tra due donne e il primo matrimonio gay nella cattolicissima Spagna di inizio Novecento: è la trama del film Elisa y Marcela, distribuito da Netflix e in concorso al 69esimo Festival internazionale del cinema di Berlino. Una vicenda vera e quasi sconosciuta, prima del film diretto da Isabel Coixet, che si è ispirata alla ricostruzione storica dell’omonima biografia scritta da Narciso De Gabriel.
Negli ultimi dieci anni la storia delle due donne è diventata popolare grazie alle associazioni Lgbtq*, che l’hanno usata come esempio di resistenza alle ineguaglianze sociali. Per potersi amare liberamente, Elisa Sánchez Loriga e Marcela Gracia Ibeas furono infatti costrette a ingannare la legge e la Chiesa. Vestita da uomo, Elisa divenne così Mario e poté sposare la donna della sua vita.
Intervistata da IoDonna in occasione dell’uscita di Elisa y Marcela sulla piattaforma, la regista ha raccontato di aver avuto qualche difficoltà nel portare a termine la pellicola, a cui lavorava da tempo. In un momento storico in cui vorremmo credere di essere riusciti a garantire gli stessi diritti a ogni persona, è impossibile smettere di lottare. In tanti paesi la strada da percorrere è ancora lunga e in molti altri il tempo sembra tornare indietro.
La gente all’inizio era incredula, non pensava possibile che questa storia fosse potuta accadere nella Spagna di oltre cento anni fa. All’epoca pensavo sarebbe stato facile trovare i finanziamenti, ma non è stato così, anzi ricordo di avere incontrato molto scetticismo e pregiudizi. Oggi è stata realizzata, ma questo non vuol dire che nel frattempo ci siamo evoluti. […] Sfortunatamente il mondo anziché evolversi sta tornando indietro. Basti pensare al Brasile, che ha legalizzato il matrimonio omosessuale nel 2013 e adesso con Bolsonaro è pronto a bandire quel diritto.
Sfogliate la gallery per leggere la storia dietro il film Elisa y Marcela…
I veri volti delle donne raccontate in "Elisa y Marcela"
Marcela Gracia Ibeas ed Elisa Sánchez Loriga si incontrarono in collegio, nella città spagnola di A Coruña, in Galizia. La loro amicizia divenne sempre più forte, fino a sfociare nell’amore. Preoccupati per la figlia, i genitori di Marcela decisero allora di mandare a Madrid per proseguire i suoi studi lontani dall’altra ragazza.
Le attrici di "Elisa y Marcela"
Marcela ed Elisa poterono finalmente ritrovarsi da adulte. Entrambe erano diventate insegnanti: Elisa a Couso, un piccolo villaggio vicino alla città di A Coruña, mentre Marcela a Calo, non molto lontano. E fu proprio lì che decisero di iniziare a vivere insieme, attirando però gli sguardi e le critiche di chi abitava vicino a loro.
Una scena del film "Elisa y Marcela"
Nel 1901 Elisa decise di allontanarsi, per calmare le acque, e tornò con un aspetto diverso: vestita da uomo e con i capelli corti, finse di chiamarsi Mario, adottando l’identità di un cugino in realtà morto in mare. Raccontò in giro di aver passato l’infanzia a Londra e di aver avuto un padre ateo: il prede della parrocchia di San Jorge decise quindi di battezzarlo. Con la nuova identità di Mario, Elisa poté quindi sposare Marcela l’8 giugno del 1901. Sembra inoltre che Marcela fosse rimasta incinta, per calmare le acque, ma non si conosce l’identità del padre.
La poesia in bianco e nero di "Elisa y Marcela"
L’inganno, però, venne svelato dai vicini della coppia, che raccontarono la verità in giro. Sui giornali galiziani uscì la storia del “matrimonio senza uomo” e le due donne persero il loro lavoro, vennero scomunicate e rischiarono l’arresto. Elisa e Marcela decisero quindi di scappare, rifugiandosi prima in Portogallo e poi in Argentina, dove passarono la loro luna di miele e decisero poi di vivere. Non si hanno però molte informazioni certe sul resto delle loro vite.
Elisa e Marcela nella foto di nozze
Il matrimonio di Elisa e Marcela resta ancora oggi valido, perché di fatto la diocesi non decise mai di annullarlo. Secondo Narciso de Gabriel, che ha cercato informazioni sulle due donne ed è autore della biografia, prima di partire per l’America, Marcela avrebbe dato alla luce una bambina. Una volta arrivate a Buenos Aires, Elisa avrebbe invece sposato un uomo di nome Christian Jensen, che a un certo punto l’accusò di non essere veramente donna, chiedendo quindi l’annullamento delle nozze, che non venne però concesso.
La locandina di "Elisa y Marcela" su Netflix
La regista Isabel Coixet ha raccontato sia stato difficile per le due donne riuscire ad amarsi.
La loro relazione fu raccontata dai media spagnoli, portoghesi ma anche americani. Tutti gli articoli spagnoli le prendevano in giro e le trattavano come dei mostri, ed erano piuttosto sprezzanti, ed è curioso perché quando si trasferirono in Portogallo, i giornalisti furono molto più gentili, e anche la gente le aiutò, donando loro dei soldi e aiutandole a fuggire. Credo che in Portogallo, data la rivalità con la Spagna, volessero mostrare che erano migliori.
La scelta della regista di "Elisa y Marcela"
Isabel Coixet ha parlato anche del modo in cui ha voluto ritrarre le due donne nella loro intimità.
Io ho realizzato quelle scene di sesso non solo per farle sembrare belle e sexy, ma anche per mostrare ciò che significava per loro fare l’amore: l’unica cosa che avevano per sfuggire a ciò che le circondava era la loro intimità, e il sesso nella fase dell’innamoramento era per loro un sacro spazio di libertà.
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