Ci sono storie di eccezionale normalità che vale la pena raccontare. Una di queste è quelle di Emma Morano, decana d’Italia e d’Europa dal 2 aprile 2013 e decana dell’umanità dal 12 maggio 2016 fino alla sua morte, avvenuta nel 2017, alla bella età di 117 anni.
Una vera e propria donna dei record, e non solo per l’invidiabile longevità che l’ha resa persino “oggetto di studio”, ma anche per la vita vissuta all’insegna dell’anticonformismo e contro ogni convenzione, a dispetto dei tempi in cui è cresciuta.
Nata come Emma Martina Luigia Morano a Civiasco, paese della provincia vercellese, il 29 novembre 1899, in gioventù Emma ha affrontato un matrimonio non voluto, una separazione, in tempi in cui il divorzio era ben lontano dal divenire una realtà della società italiana, e soprattutto si è resa economicamente indipendente, cosa tutt’altro che facile per le donne dell’epoca.
Una vita avventurosa pur se vissuta nella sua normalità, e che, grazie alla sua eccezionale durata – 117 anni e 137 giorni – le ha fatto guadagnare il settimo posto nella lista delle persone più longeve accertate, e il secondo nella lista delle europee, subito dietro a Jeanne Calment (vissuta la bellezza di 122 anni e 164 giorni).
Emma Morano è anche la prima e unica persona nata in Italia ad aver compiuto 117 anni, ragion per cui nel dicembre del 2011 è stata insignita dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana dall’allora Presidente Giorgio Napolitano.
La scomparsa del primo fidanzato e il matrimonio
C’è un dramma, in realtà mai consumatosi, nella prima parte della vita di Emma; primogenita degli otto figli di Giovanni Morano e della moglie, svizzera, Matilde Bresciani, appena bambina si trasferisce con la famiglia nell’Alto Novarese, nell’attuale VCO, inizialmente a Villadossola, per seguire il lavoro del padre, per poi spostarsi poco tempo dopo sul Lago Maggiore, a Pallanza, oggi facente parte della città di Verbania, per godere di un clima più salubre.
Durante la prima guerra mondiale, Emma è convinta di aver perso il fidanzato, partito al fronte; in realtà, come rivelerà solo nel 2014 L’Alpino, il ragazzo era tornato a casa, ma essendosi Emma trasferita nel frattempo, lui non l’ha più trovata, e nessuno ha mai pensato di raccontarle la verità. Nell’ottobre del 1926 la ragazza è così costretta a sposare Giovanni Martinuzzi, da cui avrà l’unico figlio, Angelo, che tuttavia purtroppo morirà ad appena sei mesi.
Emma non è felice in quell’unione, in particolare per via delle violenze e dei ripetuti maltrattamenti che subisce dal marito, e così, nel 1938, seppur rimanendo formalmente sposata, decide di separarsi di fatto da Martinuzzi, cacciandolo di casa. Fino al 1954 Emma si guadagna da vivere lavorando come operaia presso lo jutificio Maioni di Pallanza, per poi trovare un impiego nella cucina del Collegio “Santa Maria”, gestito dai Marianisti, rimanendovi fino al 1975, anno in cui è andata in pensione.
Gli studi su di lei
Nel 2011 il ricercatore statunitense James Clement, impegnato in uno studio diretto da George Church in collaborazione con la Harvard Medical School di Boston, le ha fatto visita, nell’ambito di uno studio a livello mondiale teso a scoprire, tramite l’analisi del DNA, il segreto della straordinaria longevità.
Il suo caso è stato investigato anche da Bernard Jeune e Michel Poulain, che hanno confermato la veridicità della sua storia, come del resto aveva fatto precedentemente Paolo Scarabaggio, corrispondente del Gerontology Research Group in Italia. L’atto di nascita della Morano, come si legge su Wikipedia, “stilato il 3 dicembre 1899 alle ore nove antimeridiane, documenta (oltre che il giorno) anche l’orario di venuta alla luce della bambina (ore pomeridiane undici e minuti trenta), i nomi dei genitori, la località e l’indirizzo di residenza; vengono indicati anche dei testimoni, con le loro rispettive età“.
Per provare l’età di Emma sono stati usati anche i documenti censuari e l’atto di nascita, il certificato di matrimonio e quelli di nascita e di morte del figlio, chiamato nel documento “Martinuzzi Leo”.
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Il segreto della sua longevità
Emma ha più volte dichiarato che il suo “segreto” è stata una combinazione di fattori: il rifiuto di assumere farmaci, confermato anche dal suo medico, il consumo di uova, brodini e un po’ di carne. Oltre a questo, anche l’abitudine di bere un bicchierino di grappa fatta in casa e di mangiare qualche gianduiotto.
Non sappiamo se ironicamente o meno, sosteneva che anche l’essere stata sposata per poco tempo avesse contribuito a mantenerla in vita.
In realtà, la famiglia di Emma Morano aveva una lunga tradizione di longevità: la madre, una zia e alcune sorelle hanno raggiunto i novant’anni, ma una sorella in particolare, Angela (1908-2011), come lei ha superato i cento.
I biglietti di auguri
In occasione del suo 115º compleanno ha ricevuto un biglietto di un metro per un metro e mezzo da Carla Fracci, ambasciatrice di Expo 2015, con scritto “tutti gli auguri del mondo alla incredibile Emma” e l’invito ufficiale alla esposizione universale. Il viceprefetto vicario del Verbano-Cusio-Ossola, invece, era solito portarle il messaggio di auguri da parte del Presidente della Repubblica.
I suoi record
Il 2 aprile 2013, in seguito alla morte di Maria Redaelli (1899-2013), è diventata decana d’Italia e d’Europa.
Il 14 agosto 2015, a 115 anni e 258 giorni, ha superato il primato dell’italo-americana Dina Manfredini (1897-2012), diventando ufficialmente la persona più longeva di sempre nata in Italia. Il 12 maggio 2016, a 116 anni e 165 giorni, dopo la morte di Susannah Mushatt Jones, è diventata decana dell’umanità (seconda italiana dopo l’italo-americana Dina Manfredini, nel 2012) rimanendo anche l’ultima persona vivente a essere nata prima del 1900.
Il 29 novembre 2016 è stata la quinta persona al mondo ad aver compiuto 117 anni. In quell’occasione, il Presidente Mattarella le ha scritto:
Sono particolarmente lieto di indirizzarle le mie vivissime felicitazioni per il suo 117º compleanno, un nuovo bellissimo traguardo, così eccezionale che dallo scorso maggio le è stato ufficialmente riconosciuto il titolo di persona più longeva del pianeta. A lei, ultima testimone dell’800, rivolgo, anche a nome di tutti gli italiani, i più fervidi auguri di serenità e di buona salute.
Autonoma
Fino all’estate del 2015 ha vissuto in casa da sola, completamente autosufficiente, aiutata solo da una nipote per le faccende; solo negli ultimi due anni è stata assistita da una badante.
La morte
Emma Morano è morta nel sonno il pomeriggio del 15 aprile 2017 nella sua casa di Verbania, a 117 anni e 137 giorni.
Con la sua scomparsa a diventare decana dell’umanità è stata Violet Brown (1900-2017), mentre Ana María Vela Rubio (1901-2017) è diventata decana d’Europa, Marie-Josephine Gaudette (1902-2017) decana d’Italia.
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