Tutti noi ci dilettiamo usando i filtri di Instagram, soprattutto quando facciamo le stories, grazie a quegli effetti che riescono ad aggiungere particolari stravaganti al nostro aspetto.
Anche se qualcuno sembra essere ragionevolmente preoccupato dall’idea che la filtro-mania possa trasformarsi in ossessione estetica, motivo per cui sono stati appena cancellati i filtri che simulano la chirurgia estetica, la gran parte delle persone usa questi piccoli trucchi unicamente allo scopo di realizzare video o foto buffe e particolari.
Tra i filtri che hanno segnato il vero trend della stagione estiva 2019 va annoverato sicuramente il filtro ciglia a piuma, ispirato al beauty look proposto in passerella da Valentino. A realizzarlo un visual artist, Karol Sudolski, su Instagram @youaremyanchorpoint
A Vice Karol ha spiegato da dove è nata l’idea di realizzare questo particolare filtro:
È stato esattamente un incidente molto fortunato. Tutto risale a qualche mese fa, quando avevo fatto richiesta per il Beta di Instagram, ma nessuno mi ha risposto. Pensavo che la mia avventura come Miss Filter Maker 2019 fosse morta in partenza, ancor prima di iniziare. Poi una sera a tradimento, arriva un’e-mail di conferma: sono a bordo, anche io ora posso caricare i miei filtri su Instagram. In quel momento avevo sul desktop delle immagini di ricerca e una di queste era uno scatto di Vittoria Ceretti (che, devo ammetterlo, in quel momento non avevo idea di chi fosse) con il make-up di Valentino Haute Couture primavera/estate 19 (altra cosa che ignoravo completamente all’epoca). Era in gara con un sacchetto di plastica e uno specchio rotto, anche loro in bella vista sul mio desktop, e ovviamente ha vinto lei.
Questo filtro è piaciuto talmente tanto che non solo gli utenti social lo hanno usato per molte delle loro stories, ma con le ciglia a piuma si è presentato persino Pier Paolo Piccioli, direttore creativo di Valentino.
Sfogliate la gallery per sapere dove e quando è nato questo filtro e per vedere alcuni esempi concreti del suo utilizzo.
Il primo tentativo
È il mio primo filtro funzionante sotto tutti i punti di vista e rifinito nei dettagli più minuti – ha spiegato Karol – Avevo fatto altre prove sparse, non era il mio primo tentativo, quindi disseminate qua e là per mio computer ci sono unità 00, molto diverse e molto più digitali, per quanto sia buffo da dire.
Come è nato nella sua testa
In molti casi non si ha una reference precisa per la creazione di un filtro: te lo immagini e correggi il tiro componendolo nel programma di sviluppo. In questo caso c’era un precedente reale, e volevo fosse il più simile possibile all’effetto creato dalla make-up artist in passerella. Quindi oltre a creare una fisica credibile al movimento delle piume (che è un workaround, quindi tutto una grande bugia), anche la resa del materiale piuma ha richiesto un grande lavoro. Poi, alla fine, metà di questo sforzo si è volatilizzato nel nulla con la compressione video delle storie Instagram, ma io so che sotto c’è una ricerca maniacale.
Vittoria Ceretti, la prima a indossare il make up
Le ciglia a piuma hanno fatto il proprio esordio sulle passerelle Haute Couture, grazie alla make up artist Path Mc Grath per Valentino. Le lunghissime ed elegantissime piume hanno incorniciato per primi gli occhi della modella Vittoria Ceretti, che ha poi voluto provare anche la versione “virtuale”.
Anche Pier Paolo Piccioli non ha resistito
Persino il direttore creativo della maison Valentino non ha resistito alla tentazione di vedersi con le ciglia a piuma!
Chiara Ferragni
Naturalmente non poteva mancare all’appello la più famosa delle influencer e fashion blogger.
Chi è Karol
Karol Sudolski è un visual artist che crea opere digitali iper-tecnologiche basate sulle scansioni 3D.
Anche se il concetto di artista un po’ mi mette i brividi, quello di visual racconta bene ciò che faccio, che è infatti invariabilmente visivo – ha raccontato a Vice – Certo, poi gli possiamo affibbiare mille significati, ma la partenza è sempre e comunque una suggestione puramente estetica.
L'aiutino c'è (ma non troppo)
Penso che lo specchio social ci permetta di barare un po’ e avvicinare la nostra immagine all’idea che abbiamo di noi stessi. Ci aiuta a fare quel passettino in più verso la persona che vorremmo essere, ma che per evidenti limiti umani non possiamo diventare. Effettivamente questo filtro ha un leggero effetto di miglioramento della pelle, che è molto soft ma dà come risultato finale una grana più omogenea e luminosa, ma non è niente che una buona angolazione rispetto alla finestra non posso fare. Quindi, insomma, è solo un piccolo aiutino, ma per quanto piccolo l’aiutino c’è, anche se spero non si noti troppo.
Il sogno di modificarci anche nella vita reale
Pensa che sogno sarebbe se il telefono fosse un’interfaccia attraverso la quale aggiornare i nostri filtri nella vita reale, trasformandoci e modificando i nostri connotati. In generale, penso sia un passo per abituarci a giocare con il nostro aspetto senza particolari conseguenze e/o rischi. Con i filtri possiamo cambiare, sperimentare, mutare. È facile perché è temporaneo, ed è proprio questa la sua forza più grande.
Filtro usatissimo
Il filtro Haute Couture è stato tra i più usati dell’estate 2019.
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