Nel vostro immaginario, com’è il volto di una ragazza che affronta ogni giorno realtà terribili?
Questa è la domanda che ci lascia più colpiti della nostra chiacchierata con Zobayer Joti, fotografo freelance del Bangladesh che proprio alle ragazze del suo Paese ha dedicato questo progetto bellissimo e molto significativo.
Significativo, del resto, è anche il fatto che un uomo abbia deciso di dare voce, e vita, ai più drammatici problemi che le giovani donne bangladesi, a riprova del fatto che il senso di empatia, di solidarietà e di umanità prescinda dal sesso, e che generalizzare definendo tutta la popolazione del Paese “maschilista e patriarcale” sia sbagliato.
Non è il primo, Zobayer, che attraverso i social e la propria arte si schiera in favore dei diritti femminili, speriamo sicuramente non sia l’ultimo.
Le sue foto sono particolari e al tempo stesso in un certo modo inquietanti, perché ci sono delle ombre al posto dei volti delle ragazze. Ma non è un’opera di depersonalizzazione, la sua, anzi, tutto al contrario, come ci ha spiegato.
“Ho iniziato questo progetto, circa nove mesi fa, soprattutto con l’idea di rappresentare le ragazze in modo che potessero sorprendere le persone e farle riflettere sull’intenzione di base del progetto stesso.
L’ho realizzato prima di tutto analizzando la società della mia zona. In Bangladesh, specialmente nelle zone rurali, molte ragazze affrontano diversi problemi sociali. Molte ragazze vengono violentate, non sono adeguatamente istruite, a volte discriminate. Questi fenomeni dannosi non sono rari nel nostro Paese.
Quindi, volevo sensibilizzare la popolazione del Bangladesh. Molti fotografi del Bangladesh hanno già realizzato varie opere su questo tema. Ma volevo creare consapevolezza in modo diverso, usando il mezzo della fotografia contemporanea. Questo progetto non vuole mostrare, direttamente o indirettamente, problemi sociali come lo stupro, la violenza, il matrimonio infantile e via dicendo. Ma certamente vuole invitare a riflettere su questi aspetti, e far capire quanto ancora siano attuali“.
Perché l’idea dei volti scuri?
“Ho reso la pelle delle ragazze scura usando lo strumento pennello nel software di post elaborazione. Volevo usare quei ritratti senza volto come una rappresentazione delle ragazze vittime di pregiudizi e stereotipi sociali.
Perché l’oscurità è spesso considerata un simbolo di negatività. Quindi, nel mio pensiero, una ragazza che affronta molte esperienze negative sembra coperta di oscurità.
Molte persone potrebbero sentirsi offese dalla rappresentazione oscura delle ragazze. Ma, invece di esserlo, vorrei che pensassero ai motivi e alle intenzioni dietro questa rappresentazione.
La rappresentazione oscura è inquietante, così come lo stupro, la discriminazione di genere e altre questioni sociali. Ciò che accomuna il tutto è che spesso le persone ignorano questo genere di cose inquietanti. Non ci pensano abbastanza. Quindi, volevo che le persone guardassero le foto e pensassero a queste cose. Ecco perché proprio la rappresentazione inquietante è la bellezza di questo progetto, per me.
Perché è nato questo progetto
Quando vedi una bambina, cosa pensi veramente di lei?
Una bambina innocente piena di felicità, piena di giovinezza, piena di speranza? Una ragazza che crescerà nella società con tutte le energie positive che la circondano? Una ragazza che ha un’infanzia gioiosa, avrà una giovinezza istruita meravigliosa e sarà anche una madre orgogliosa?
Ma cosa succede se ti dico che la ragazza potrebbe non avere un’infanzia gioiosa, potrebbe non avere una giovinezza istruita e vivere in una società che la considera negativamente?
A volte immagino le ragazze intorno a me coperte dall'oscurità
Le molestie sessuali su bambine, lo stupro, il matrimonio infantile, il lavoro minorile, il razzismo, la discriminazione di genere sono la maledizione per la società e anche per le ragazze.
L’oscurità è spesso considerata il simbolo della negatività. Quindi, quando vedo una ragazza intorno a me, a volte la immagino coperta di oscurità.
I soggetti delle sue foto
La maggior parte delle ragazze, di cui ho fatto il ritratto, sono mie cugine. Anche mia sorella è presente in una delle foto. Ci sono anche alcuni ritratti di strada nella serie.
Volevo creare consapevolezza
Tutte le foto sono ritratti in scena, tranne due foto scattate spontaneamente, per la strada. Nessuna delle ragazze che ho immortalato, per quanto ne sappia, ha avuto esperienze negative nella vita. Ritraendole ho solo cercato di creare consapevolezza intorno a certe tematiche.
Le mie intenzioni
Le persone non devono pensare ai volti oscurati come a un modo per evidenziare l’inferiorità femminile, tutt’altro: devono pensare al tipo di messaggio che intendo mandare.
Chi è Zobayer
Zobayer Hossain Joati vive a Dhaka, in Bangladesh, ha una laurea in ingegneria elettronica e delle telecomunicazioni (ETE) presso l’Università di ingegneria e tecnologia di Chittagong e sta studiando per ottenere il Diploma professionale di fotografia presso Counter Foto.
Per cambiare le cose
Per quattro anni si è occupato principalmente di Street, Documentary and Contemporary Photography, prima di buttarsi in questo progetto che invita a riflettere sulla condizione delle sue connazionali, e di molte altre donne nel mondo.
Molti i problemi del paese
In Bangladesh stupri e molestie sono quasi all’ordine del giorno, soprattutto nelle madrasse, le scuole coraniche dove a insegnare dovrebbero essere solo donne, mentre in realtà i dati affermano che solo il 30% degli insegnanti lo sia.
Secondo la Fondazione Manusher Jonno, nel 2018 almeno 433 bambini hanno subito violenza sessuale. La maggior parte di loro aveva un’età compresa tra i 7 e i 12 anni.
Il paese ha detto sì alle spose bambine
Nel 2017, con una modifica al Child Marriage Restraint Act precedentemente in vigore, che prevedeva che le ragazze non potessero sposarsi prima dei 18 anni di età, mentre per i ragazzi il limite minimo era 21, il Bangladesh ha reso legali i matrimoni con bambine e ragazze con meno di 18 anni di età, per volontà della famiglia e “in circostanze particolari e per il loro superiore interesse”.
Nel 2000, secondo i dati di Human Rights Watch, le minori di 18 anni costrette al matrimonio erano il 65%, il 38% lo faceva prima dei 15 anni. Negli anni le percentuali erano scese, rispettivamente, al 52 e al 18%, ma questa nuova legge potrebbe tornare a far salire velocemente i dati.
Il caso di Nusrat
Nusrat Jahan Rafi, di soli 19 anni, ad aprile del 2019 è stata bruciata viva sul tetto della sua scuola per aver rifiutato di ritirare la denuncia per molestie sessuali a carico del suo preside.
La ragazza ha riportato ustioni sull’80% del corpo, ma non è morta subito. Nel viaggio verso l’ospedale ha raccontato cosa era accaduto, ed è morta dopo 5 giorni di agonia. Per il suo omicidio sono state arrestate 15 persone.
Il lavoro di Zobayer è importantissimo
Zobayer è la dimostrazione del fatto che nascere uomini in un determinato paese non renda automaticamente “maschilisti” e in linea con la mentalità del genere. Voci come la sua sono fondamentali per sensibilizzare su tematiche davvero drammatiche e ancora molto spesso ignorate.
- Le interviste di RDD
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