Secondo il compositore e musicista austriaco Wolfgang Amadeus Mozart, «tre cose sono necessarie per un buon pianista: la testa, il cuore e le dita».
E sono proprio l’intelligenza, l’emozione e l’abilità tecnica a emergere quando a suonare il pianoforte (e a cantare) è Frida Bollani Magoni, uno dei giovani talenti più promettenti del panorama musicale italiano e internazionale.
Il cognome, però, probabilmente solleticherà a molti qualche eco conosciuta. Perché? Frida è la figlia sedicenne nata dalla relazione durata circa dieci anni tra il noto e apprezzato pianista, compositore e cantante (ma anche scrittore, personaggio televisivo e attore) Stefano Bollani e l’attrice e cantante Petra Magoni. Una figlia d’arte a tutto tondo, quindi, “gettata” nella musica fin dalla più tenera età e plasmata dalle note udite dai due genitori.
Udite, sì, ma in modo molto peculiare. Frida, infatti, ha l’orecchio assoluto ed è ipovedente dalla nascita: combinazione che, nel corso degli anni, l’ha condotta a sviluppare maggiormente gli altri sensi, acuendone percezioni e sinestesie, senza patire, inoltre, alcuna sofferenza nei confronti di tale “mancanza”.
Come ha dichiarato al Corriere della sera a questo proposito:
[Essere ipovedente] lo considero un dono. Anzi, proprio per questo la natura mi ha dato tante altre cose, come la capacità di ascoltare in modo diverso rispetto agli altri e l’orecchio assoluto. La fortuna di non vedere, o di vedere pochissimo, mi ha permesso, insomma, di sviluppare e tenere allenato l’udito.
Una forza d’animo che è racchiusa, forse, anche nel nome che la caratterizza: Frida, proprio come la pittrice messicana Frida Kahlo che fece della resilienza la sua maggiore qualità. Al pari di quest’ultima, dunque, Frida Bollani Magoni sembra saper volgere a proprio vantaggio le difficoltà – in questo caso, apparenti – poste sul cammino, trasformandosi e adattandosi anche alle situazioni considerate, dalla maggior parte delle persone, più drammatiche e complesse.
Lo si evince dal modo in cui le dita della pianista sedicenne corrono veloci e decise sul pianoforte, accompagnate dalla sua voce a tratti eterea. Un esempio: la sua esibizione al Quirinale in occasione della Festa della Repubblica, nel corso della quale Frida ha commosso e incantato gli astanti (tra cui il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella) non solo suonando l’inno nazionale, ma anche interpretando un originale omaggio a Franco Battiato (con La cura) e a Lucio Dalla (con Caruso).
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Quella del 2 giugno, tuttavia, non è stata la prima apparizione televisiva ad aver fatto conoscere, anche al grande pubblico, il talento della giovane Frida. La musicista, infatti, è stata ospite del programma su Rai 3 condotto dal padre Stefano Bollani e dalla moglie Valentina Cenni, Via dei matti numero 0.
Nella puntata dedicata a “Musica e talento”, in onda il 23 aprile 2021 e tra le più seguite dell’edizione (con 1.722.000 spettatori), Frida Bollani Magoni ha espresso la sua sensibilità artistica eseguendo, di fronte allo sguardo emozionato del genitore, un tributo all’“Hallelujah” di Leonard Cohen e a uno dei suoi artisti preferiti, l’israeliano Oren Lavie, omaggiato con il brano “A Quarter Past Wonderful”.
Interpretazioni così toccanti e immersive da smuovere il mondo del web e far aumentare i suoi follower su Instagram a 14.300: un mondo che l’adolescente conosce bene e ha animato con i suoi molteplici video (soprattutto durante la pandemia), ma che non ha mai visto un bacino d’utenza così ampio. Come ha raccontato Frida:
Credevo ci sarebbe stato un riscontro, ma non così tanto. È stata un’esplosione, anche sui social: sono rimasta sorpresa dall’affetto che ho ricevuto.
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Nel corso della puntata, Frida ha anche avuto la possibilità di rispolverare i ricordi d’infanzia, svelando al pubblico i suoi primi passi nel magico mondo della musica. Frida Bollani Magoni, traendo ispirazione e influenza dai suoi genitori, ha, infatti, iniziato a fare concerti jazz quando aveva solo due anni. Come ha simpaticamente dichiarato in trasmissione:
Quando avevo due anni, il jazz funzionava prendendo spunto da quelli che sono i talenti dei miei genitori, quindi il piano, ma come lo suonavo a due anni, e la voce, con cui cercavo di fare degli acuti.
Il talento di Frida è, quindi, particolarmente precoce, e, all’età di 8 anni, comincia a essere prestato anche a Bollani e Magoni, nei cui concerti interviene spesso, soprattutto nel corso degli anni successivi. E continuamente arricchito, plasmato, trasformato, dato che:
L’insegnamento più importante che mi hanno dato è stato farmi conoscere e apprezzare qualunque tipo di musica.
Generi con cui, tuttora, si esercita in compagnia del padre Stefano, al quale, ha confessato Frida, ogni tanto spiega anche qualche accordo, complice il suo orecchio assoluto che riconosce qualsiasi nota, perfino quelle «della cassa del supermercato».
Una sensibilità e un’arguzia fuori dal comune, che, sempre a 8 anni, ha stimolato la fantasia di Frida facendole comporre il suo primo musical dedicato al “Nulla”, di cui un brano è stato ripreso proprio nel corso della puntata di Via dei matti numero 0.
Frida Bollani Magoni, che ora frequenta il Liceo Musicale Carducci di Pisa, ha le idee chiare circa il suo futuro. La giovane pianista e cantante è, infatti, determinata a «suonare in giro per il mondo: mi affascina l’idea di viaggiare esibendomi dal vivo» e a diventare, al contempo, anche polistrumentista, tanto che «dopo il periodo della chitarra e dell’armonica, sogno di imparare a suonare la batteria, poi il basso».
Ma soprattutto, Frida ha ben saldo un assunto:
Studiare la musica, avere le basi, è molto importante. Poi, però, puoi anche stravolgerle. Non sono la persona più studiosa del mondo e mi metto al pianoforte quando ho voglia. Può non essere tutti i giorni, ma certo è che quando me la sento, ci do dentro abbastanza.
E che cosa importa se gli occhi non guardano i tasti: l’importante è sentire, e, soprattutto, avere cuore. E quello, a Frida, di certo non manca.
Frida, figlia d'arte
Frida Bollani Magoni è una figlia d’arte a tutti gli effetti. La pianista e cantante sedicenne è, infatti, il frutto della relazione decennale tra il compositore e pianista Stefano Bollani e la cantante e attrice Petra Magoni.
Bollani e Magoni hanno anche un altro figlio di 22 anni, Leone, che, però, non ha seguito le orme genitoriali e si occupa di grafica e caratterizzazione dei personaggi del mondo del fumetto, dell’animazione e dei videogiochi.
Frida, invece, si è avvicinata alla musica già all’età di 2 anni, emulando il suono del pianoforte del padre e i vocalizzi della madre. Ben presto ha, poi, iniziato a suonare insieme a Stefano e Petra, divenendo anche ospite di alcuni loro concerti.
"Sono ipovedente, ma lo considero un dono"
Ipovedente dalla nascita, Frida non ha mai visto in questa caratteristica una fonte di dolore. Anzi, come ha lei stessa ammesso in più occasioni, essere ipovedente è “un dono”, perché le ha consentito di sviluppare maggiormente gli altri sensi, soprattutto l’udito.
Frida Bollani Magoni ha, infatti, l’orecchio assoluto. Come ha ricordato la madre Petra in un’intervista a La Nazione:
È lei il vero talento, un orecchio musicale assoluto, straordinario. Sente un brano e lo rifà a memoria.
Per Frida, insomma, la musica non ha segreti.
Frida e il padre Stefano Bolllani
Stefano Bollani è uno dei musicisti più apprezzati del panorama italiano (e non solo). Ha calcato i palchi di tutto il mondo e ha affiancato artisti del calibro di Chick Corea, Bobby McFerrin, Enrico Rava, Caetano Veloso e moltissimi altri, ma quando ha accolto la figlia in una delle puntate del suo programma, l’emozione era evidente.
Frida è stata, infatti, ospite di Via dei matti numero 0, la trasmissione musicale condotta insieme alla moglie Valentina Cenni in onda su Rai 3. Introdotta per parlare del rapporto tra “Musica e talento“, la pianista e cantante sedicenne ha deliziato il pubblico con le sue personali e commoventi interpretazioni di “Hallelujah“, di Leonard Cohen, e “A Quarter Past Wonderful“, di Oren Lavie.
Frida e Stefano Bollani hanno anche suonato e cantato insieme alcuni brani, tra cui quello dedicato al “Nulla” e tratto da un musical scritto dalla stessa Frida all’età di 8 anni.
Il boom sui social
In seguito alla partecipazione al programma del padre Stefano Bollani e della moglie Valentina Cenni, Frida Bollani Magoni ha conquistato anche il grande pubblico. Soprattutto social.
Lo dimostra l’aumento vertiginoso che ha subito il suo account Instagram, che è passato, in poco tempo, a più di 10.000 follower. Una vera e propria sorpresa che ha lasciato interdetta e piacevolmente stupita la giovane musicista, la quale ha così commentato l’inaspettato entusiasmo che l’ha travolta:
Ciao a tutti i nuovi followers!!! Così, di colpo, mi sono ritrovata con più di 10.000 followers su Instagram e più di 1.000 iscritti su Youtube e non riesco ancora a crederci! Grazie a tutti, anche per i commenti e messaggi. Non riesco a rispondere a tutti, ma vi leggo. Intanto lo sapevate che avere 10.000 followers significa poter fare Swipe up?! Se guardate le mie stories trovate il link al mio ultimo video su YouTube, una cover di ‘Amazing Grace’. In realtà lo swipe up lo dovete fare voi, io vi ho solo condiviso il link.
Della serie: il seguito è importante, ma mai dimenticarsi della musica!
L'esibizione al Quirinale in occasione della Festa della Repubblica
Frida, tuttavia, non emoziona solo il mondo del web, ma anche le più alte cariche dello Stato. In occasione della Festa della Repubblica, infatti, la giovane pianista e cantante ha commosso i rappresentanti del Governo – in primis, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella – esibendosi al Quirinale.
In tale occasione, Frida Bollani Magoni ha eseguito un toccante inno nazionale, seguito, poi, da due omaggi inediti: il primo a Franco Battiato, da poco scomparso e ricordato con La cura, e il secondo a Lucio Dalla, fatto rivivere attraverso le note di Caruso.
L’emozione scaturita dalle sue esecuzioni era tangibile e non ha lasciato indifferenti gli astanti. Sintomo che, di Frida Bollani Magoni e del suo precoce e coinvolgente talento, sentiremo ancora parlare molto. E per fortuna.
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