“Giustizia è stata fatta”.
Queste sono le prime parole che Gloria Allred ha pronunciato appena fuori dal tribunale di Norristown, dove, nell’aprile del 2018, è stata decretata la condanna a 10 anni di reclusione per Bill Cosby, accusato di violenza sessuale da circa 60 donne ma condannato solo per lo stupro ai danni di Andrea Costand.
Proprio la Costand era l’assistita del tenace avvocato di Philadelphia, diventata, negli anni, la voce di tante vittime rimaste inascoltate nei casi di abusi sessuali.
In una carriera legale che ha attraversato quattro decenni, infatti, Gloria Allred ha rappresentato una vasta gamma di clienti in cause per i diritti civili che hanno avuto come argomento molestie sessuali, diritti delle donne , licenziamenti e discriminazione sul lavoro .
Usando con maestria e competenza il mezzo pubblico, utilizzando una dialettica e una proprietà di linguaggio assolutamente ammirevoli, la Allred ha rappresentato molti clienti in cause importanti e che hanno visto coinvolti nomi prestigiosi nella sua vita, mettendosi sempre dalla parte delle vittime: è infatti stata l’avvocato, ad esempio, delle donne che hanno accusato l’attuale presidente USA Donald Trump, Charlie Sheen, oltre al già citato caso Cosby e ad aver rappresentato la famiglia di Nicole Simpson nel processo contro l’ex campione di football OJ, accusato dell’omicidio della donna, all’epoca sua moglie.
Proprio nella controversa questione di Bill Cosby, Gloria Allred portò avanti un’estenuante battaglia per ampliare il tempo di prescrizione per i reati sessuali, oltre il quale non è più possibile muovere accuse di molestie o stupri. Grazie a una costante presenza sui media, che le sono valse varie imitazioni caratterizzate da una satira pungente, l’avvocato è riuscita a far sì che alcuni Stati rivedessero la legislazione in merito; in California, ad esempio, è riuscita a far cambiare la legge, tanto che dal 2016 non esistono più limiti temporali per denunciare uno stupro.
Questo passo si è reso necessario perché, come abbiamo visto anche nel caso Weinstein ad esempio, moltissime donne sono uscite allo scoperto solo a distanza di anni, e solo perché altre hanno trovato il coraggio di parlare, prima di loro. Il fatto che i reati sessuali avessero una prescrizione di circa 10 anni, secondo la Allred, non è che l’ennesima prova di quanto il clima socio-culturale sia fortemente impregnato di maschilismo a proposito delle donne che denunciano gli stupri: della serie, o parli ora, o taci per sempre, e se parli dopo anni significa nella maggior parte dei casi che ti stai inventando tutto per avere i tuoi quindici minuti di popolarità.
La vita e la carriera di Gloria Allred sono diventati anche argomento di un documentario Netflix, intitolato proprio Gloria Allred: dalla parte delle vittime, distribuito nel gennaio del 2018.
Quello che pochi sanno, forse, è che la forza motrice che ha spinto Gloria a diventare la voce dei discriminati, dei più deboli, è l’orrore che essa stessa ha provato sulla propria pelle: nella sua autobiografia, Fight back and win, infatti, l’avvocato ha raccontato di quando, nel 1966, venne violentata da un uomo che la minacciò con una pistola, ad Acapulco.
Quella violenza sessuale la lasciò incinta, e lei, tornata a casa, cercò di abortire, ma all’epoca l’interruzione di gravidanza era illegale. Per questo, si rivolse a una struttura clandestina, dove venne operata in maniera piuttosto brutale, in condizioni di pessima igiene, soffrendo anche per una brutta infezione che la mise in pericolo di vita.
So quello che le donne abusate hanno passato – racconta nel documentario – Lo so e le capisco: è successo anche a me.
È naturale, quindi, che in virtù di quell’esperienza così dolorosa tutta la sua intera carriera sia stata improntata a rappresentare uno strumento di supporto per chi, altrimenti, avrebbe rischiato di rimanere inascoltato. O, peggio, non creduto.
In gallery abbiamo ripercorso alcune delle sue cause più famose.
Le denunce contro il sessismo
Gloria Allred ha sempre mostrato uno spirito battagliero e fiero, conducendo le proprie battaglie legali in maniera decisa, come quando, negli anni ’70, agli inizi della carriera nel mondo legale, denunciò un negozio perché discriminava tra giocattoli femminili e maschili; oppure quando portò in tribunale una lavanderia perché faceva pagare le riparazioni di sartoria più alle donne che agli uomini. È stata anche una delle prime a lamentarsi e a battersi per il gender pay gap, la disparità salariale.
I casi più importanti: OJ Simpson e Dody Al Fayed
Nel 1995 il processo per omicidio di OJ Simpson era al centro della cronaca internazionale, e Gloria rappresentava la famiglia di Nicole, la moglie dell’ex campione di football uccisa assieme all’amico Ronald Lyle Goldman. Simpson fu accusato dell’omicidio ma venne assolto nel 1995, al termine di un processo piuttosto controverso, ma fu poi giudicato colpevole nella causa civile intentata dalle famiglie delle vittime, due anni dopo.
Nel 1997, invece, quando le immagini della principessa Diana e di Dodi Al Fayed facevano il giro del mondo, la Allred tenne una conferenza stampa con la modella Kelly Fisher, che affermava di essere fidanzata con il magnate egiziano, e lo citava per “violazione del contratto”.
Mel B contro Eddie Murphy e Tiger Woods
Mel “Scary Spice” ha citato in giudizio l’attore, sostenendo che fosse il padre di Angel, la figlia nata nel 2007. Un test di paternità ha dimostrato che aveva ragione, e a Murphy non restò che riconoscere la bambina. Mel B era ovviamente difesa dalla Allred.
Ma Gloria rappresentò anche Rachel Uchitel, la più nota delle amanti del golfista Tiger Woods, nella causa del 2010 conclusasi con un accordo di riservatezza del valore di milioni di dollari poco dopo, e solo poche ore prima che Uchitel decidesse di tenere una conferenza stampa.
Uno dei punti fermi del modus operandi di Gloria Allred, infatti, è la partecipazione continua a programmi televisivi e l’organizzazione di conferenze, nelle quali l’avvocato si presenta sempre con al fanco la sua assistita.
Contro Trump
Nel 2016 Gloria Allred si è addirittura messa contro il presidente USA Donald Trump, accusato da tre donne di molestie sessuali. Una di loro, la principale accusatrice, Summer Zervosha, è una ex concorrente del reality show The Apprentice, condotto proprio da Trump all’epoca.
Di fronte al diniego del tycoon, la Allred hs dichiarato che Summer non fosse “un suo avversario politico, né un commentatore politico che si occupava dei candidati. Il convenuto ha poi usato il suo pulpito internazionale per violarla per una seconda volta“.
Contro R. Kelly
Nel marzo 2019 Gloria Allred ha assunto l’incarico di difensore di Gary Dennis, l’uomo che ha detto di aver trovato un nastro VHS del cantante R. Kelly che abusa sessualmente di ragazze minorenni.
Kelly è stato arrestato a febbraio con l’accusa di aver abusato sessualmente di quattro donne, fra cui tre minorenni.
Ha difeso Andrea Costand nell'affaire Bill Cosby
Gloria ha rappresentato ben 33 delle oltre 50 donne che hanno accusato l’attore di abusi sessuali, di stupro e di essere state drogate.
C’è in atto una guerra – ha dichiarato al termine del processo – è reale e può essere molto spiacevole. Le donne contano su di me per essere forti e senza paura, e per proteggere i loro diritti.
Per questo, la Allred si è battuta anche per eliminare la prescrizione dai reati sessuali; quando, nel 2014, ha accettato l’incarico contro Cosby, sapeva che il limite per denunciare gli abusi fosse abbondantemente passato, ma ha deciso di proseguire, gratuitamente, cominciando una lotta affinché il termine temporale smettesse di esistere.
I fatti riguardanti Andrea Costand, ad esempio, risalgono al 2004 e quindi nel 2015, anno in cui sono stati contestati a Cosby, rientravano nei limiti previsti dallo stato della Pensylvania. Ma Gloria è riuscita comunque a vincere la sua causa e a far condannare l’ex comico.
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