I miracoli accadono: la lezione di Andrée Peel
La storia dell'eroina della Resistenza francese che salvò 102 piloti alleati durante la Seconda guerra mondiale
La storia dell'eroina della Resistenza francese che salvò 102 piloti alleati durante la Seconda guerra mondiale
Quando i tedeschi invasero la Francia, Andrée Peel aveva più di trent’anni e un suo negozio di parrucchiera a Brest. In quell’occasione così tragica, il generale de Gaulle parlò alla radio: era il 18 giugno del 1940. Andrée e alcuni amici fecero stampare il discorso e lo imbucarono nelle cassette delle lettere dei francesi.
“La Francia ha perso una battaglia, ma non ha perso la guerra”, si leggeva nel volantino. Di lì a poco, in seguito alla sua decisione di entrare nella Resistenza francese, tutti l’avrebbero conosciuta come Agent Rose, una delle vere eroine della Seconda guerra mondiale.
Andrée Peel riuscì a salvare innumerevoli vite e, alla fine del conflitto, diventò una delle donne più decorate. Guardando indietro, però, non trovava nulla di così eccezionale nel suo comportamento. Nella sua autobiografia I miracoli accadono, disse “a quel tempo tutti abbiamo messo la nostra vita in pericolo perché stavamo lottando per la libertà”.
È stato un periodo terribile, ma se ci ripenso sono orgogliosa di quello che ho fatto e sono felice di aver aiutato a difendere la libertà delle nostre future generazioni.
Scomparsa nel 2010 all’età di 105 anni, Andrée Peel aveva ricevuto lettere e affetto da personalità mondiali. Cinque anni prima la regina Elisabetta le aveva scritto personalmente per farle gli auguri per i cent’anni e nel 2004 aveva ricevuto la Legion d’onore, il più alto riconoscimento militare francese.
Attese decenni prima di pubblicare le sue memorie, perché era difficile affrontare nuovamente quel passato così difficile. “Ho salvato 102 piloti, ma poi sono stata arrestata, interrogata e torturata. Soffro ancora per quello che ho patito. Ho ancora dolore”, scrisse.
L’unica paura che avevamo era di essere torturati e di parlare sotto tortura. Raramente ho pensato alla mia sicurezza personale. Ho solo fatto quello che credevo fosse giusto fare.
Sfogliate la gallery per ripercorrere la storia di Andrée Peel…
Andrée Marthe Virot, nome da nubile di Andrée Peel, nacque il 3 febbraio 1905 in una famiglia francese molto religiosa e patriottica. Suo padre era un ingegnere civile, specializzato nella costruzione di ponti.
Quando i nazisti invasero la Francia, nel 1940, Andrée lavorava nel suo negozio di parrucchiera a Brest. Il suo primo atto di resistenza verso i tedeschi fu quello di nascondere alcuni soldati francesi e fornire loro degli abiti civili per evitare che fossero arrestati.
Andrée entrò subito a far parte della Resistenza francese, diventando responsabile delle informazioni inviate agli Alleati. Essendo Brest una città portuale, era anche uno snodo importante per le comunicazioni: iniziò così a farsi chiamare Agent Rose e a passare dati sensibili.
Nei suoi tre anni passati all’interno della Resistenza, Andrée salvò la vita di 102 piloti della RAF. Lei e il suo team avevano usato delle torce per aiutarli in un atterraggio improvvisato, per poi farli scappare su sottomarini e imbarcazioni. Ciò complicò la sua posizione: nel 1944 i tedeschi scoprirono la sua attività. Arrestata dalla Gestapo a Parigi, Andrée fu denudata, interrogata e picchiata selvaggiamente.
Andrée fu mandata nel campo di concentramento di Ravensbrück e poi a Buchenwald, ma riuscì a sopravvivere. Poco prima di essere fucilata, arrivarono gli Alleati: era finita. Tornata a Brest, devastata dalla guerra, scoprì che suo padre era stato ucciso perché aveva osato camminare troppo vicino a un tedesco. Nelle macerie dell’orrore, ricostruì una vita e trovò l’amore.
Andreé si trasferì a Parigi e lì iniziò a lavorare in un ristorante chiamato La Caravelle. Tra i suoi clienti c’erano molti politici ed ex soldati che volevano conoscerla. Così conobbe anche John Peel, lo studioso inglese che poi divenne suo marito. Lei si offrì di insegnargli il francese e presto si innamorarono.
La coppia si trasferì a Long Ashton, vicino a Bristol, dove John lavorava come neuropsicologo. Non ebbero figli.
Andrée pubblicò la sua autobiografia in francese, I miracoli accadono, solo nel 1999. Dopo la morte del marito, nel 2003, entrò in una casa di cura, dove morì il 5 marzo del 2010.
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