Perché in caso di incidente in auto le donne rischiano e muoiono di più

Perché in caso di incidente in auto le donne rischiano e muoiono di più
Fonte: Grindhouse - A prova di morte
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In caso di incidente d’auto, le donne hanno più possibilità di restare ferite o di morire. Accade perché le automobili sono pensate e realizzate da uomini e per gli uomini – anzi nello specifico per una tipologia esatta di uomini.

Parliamo del cosiddetto Reference Man – chiamato anche Standard Person – ossia un individuo immaginario, con caratteristiche ben precise, sul cui modello sono “costruite” molte delle cose che usiamo quotidianamente, come le autovetture appunto oppure gli smartphone.

Il Reference Man è un uomo di età compresa tra i 20 e i 30 anni, che pesa 70 chili, misura 170 centimetri di altezza, vive in luoghi della terra con clima mite, ed è caucasico, come può esserlo una persona dell’Europa Occidentale o degli Stati Uniti. In questo standard sono quindi esclusi coloro che hanno una disabilità oppure condizioni abbastanza comuni come ipotiroidismo o ipertiroidismo e naturalmente tutte le donne.

È come se, in altre parole, le donne fossero invisibili. Come nel titolo del libro Invisible Women. L’ha scritto Caroline Criado Perez, una donna combattiva non solo sulla carta, come scrive Forbes, dato che ha costretto Twitter a rivedere le politiche in tema di abusi, e ha reso possibile la realizzazione di una statua della suffragetta Millicent Fawcett in Parliament Square a Londra.

Nel volume di Perez, si parte da un presupposto: la mancanza di big data rende invisibile la metà della popolazione mondiale, in particolare le donne, che sono oltre il 50% dei 7,7 miliardi di persone che abitano oggi il pianeta. Nelle mani e nelle menti degli uomini ci sono mondo e risorse, lavori e carriere e perfino i sogni delle donne. Perché le politiche di genere sono influenzate dalle lacune presenti nei big data e la storia del mondo è caratterizzata da un diffuso divario dei dati di genere, che di fatto silenzia e cancella i risultati, le esperienze, i bisogni e la quotidianità delle donne.

Il genere femminile viene quindi definito in base alle proprie relazioni con gli uomini – quante volte abbiamo sentito fare discorsi contro gli abusi sessuali, paragonando le donne alle proprie madri, sorelle, mogli, figlie? Questo consente agli uomini di vedere le donne come un sottotipo, non come esseri umani autonomi. È proprio questo che dice Invisible Women, che tuttavia non dimostra perché esista il divario, ma solo che esiste e che è un problema di vecchia data.

Sfogliamo insieme la gallery per scoprire in quali ambiti le donne sono invisibili in base a quello che dice Invisible Women.