*** Aggiornamento del 6 settembre 2021***
Addio a Jean-Paul Belmondo; il divo francese è morto a 88 anni, come ha riportato alla France Presse il suo avvocato.
L’attore, interprete di film che hanno segnato la storia del cinema, era molto legato all’Italia, sia per via delle origini familiari – i nonni paterni erano entrambi italiani – sia per il grande filone cinematografico italiano che lo vide protagonista in capolavori come La ciociara o Lo sciacallo, accanto a Stefania Sandrelli. Anche il lato sentimentale ha avuto la sua parte: Belmondo ha infatti avuto una relazione con l’attrice Laura Antonelli.
***Articolo originale del 12 Settembre 2019***
“Il cielo proibisce in verità certi piaceri, ma con lui si trova un accomodamento”, dice un personaggio del Tartuffe di Molière. Jean-Paul Belmondo, che iniziò la sua carriera di attore proprio in un cortometraggio sulla vita del drammaturgo francese, ne sa certamente qualcosa di piaceri.
Icona del cinema d’Oltralpe, non ha mai nascosto la sua passione per le donne e per i vizi. In occasione del Leone alla carriera ricevuto alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia del 2016, ha raccontato di non avere rimpianti, come ricorda il Corriere.
Ho avuto una bella carriera, mi sono divertito come un matto e cerco di non dimenticare mai da dove sono venuto. Alcuni film hanno avuto successo, altri non l’hanno avuto. Ma questa è la vita.
Un volto indimenticabile e insolito, quell’aria da guascone e labbra che hanno fatto innamorare più di una generazione. Jean-Paul Belmondo è il simbolo di un cinema europeo che forse non esiste più. Lui coniugava tutto: il glamour, la vita di eccessi, ma anche la recitazione impegnata, soprattutto da Fino all’ultimo respiro, il film manifesto della Nouvelle Vague.
All’inizio dicevano che non avevo un volto da seduttore. Tutto cambiò dopo il film di Godard. Ma se fossi rimasto fermo al personaggio di quel film, avrei allontanato il pubblico. In ogni progetto ho cercato di portare qualcosa di nuovo.
Sfogliate la gallery per ripercorrere la vita e gli amori di Jean-Paul Belmondo…
Il primo grande amore: la recitazione
Jean-Paul Belmondo nasce il 9 aprile del 1933 a Neuilly-sur-Seine, in Francia. Figlio dello scultore di origine italiana Paul Belmondo e della pittrice Madeleine Rainaud-Richard, non ha un’infanzia semplice.
Oltre alla guerra, la vita da artisti dei genitori non sempre è facile, dal punto di vista economico. Studente indisciplinato, alla scuola preferisce lo sport, ma è la recitazione a rubargli il cuore. Dopo aver recitato a teatro, in classici come L’Avaro di Molière, dal 1956 scopre il cinema. Dopo piccole parti, si fa conoscere nel 1960 con Fino all’ultimo respiro, a cui seguono molte altre pellicole, come La Ciociara, La donna è donna e Lettere di una novizia.
La boxe
Un altro grande amore di Belmondo è la boxe. Ancor prima di diventare attore, combatte sul ring e vince diversi match, conquistandosi una certa fama nella scena parigina. Intervistato da Le Parisien qualche tempo fa, ha parlato della sua passione per questo sport, che ha portato anche in alcuni ruoli al cinema.
Faceva male. Amavo la boxe, così come amavo il calcio. Ma mi sono fermato perché volevo consacrarmi completamente al teatro. A dieci anni giocavo con i clown e ho sempre avuto voglia di far parte dello spettacolo e del teatro. Non avrei potuto portare avanti entrambe le carriere.
La prima moglie e i figli
Diventato negli Anni Sessanta il “ragazzaccio” del cinema francese, in realtà già dal 1953 è sposato con la ballerina Élodie Constantin. Dalla loro storia nel 1958 nasce Patricia, scomparsa ancora trentenne in un incendio, Florence nel 1960 e Paul Alexandre nel 1963, che diventa poi un noto pilota. E proprio il terzogenito ha parlato del padre in un’intervista a Vanity Fair.
Mio padre ha avuto una vita spericolata, al cinema, sempre nei panni del ragazzaccio virile, dal pugno e lo schiaffo facile, anche con le donne, ma nella vita era una pasta d’uomo, un padre tenero, sempre pronto allo scherzo.
Ursula Andress
Nel 1966 Jean-Paul Belmondo divorzia dalla prima moglie e poco dopo inizia a frequentare una bellissima del Grande Schermo, l’attrice Ursula Andress, conosciuta sul set della pellicola L’uomo di Hong Kong. Non è un amore sereno: passano nove anni di alti e bassi insieme, tra liti furibonde e slanci di passione.
Le Gauloises
Impossibile pensare a Jean-Paul Belmondo senza collegarlo a un altro suo grande amore, quello per le sigarette Gauloises. Parte del suo fascino, allora, era anche dato da quel suo modo di fumare, che metteva in primo piano le sue labbra carnose.
Laura Antonelli
Nel 1972 lascia Ursula Andress per Laura Antonelli, conosciuta sul set di Trappola per un lupo di Claude Chabrol. In questo periodo si specializza nei film polizieschi, rifiutando sempre la controfigura e rischiando la vita. Dopo qualche insuccesso, inizia a vivere una vita più tranquilla, quasi monacale, allontanandosi dalle scene. Lui e Laura si lasciano nel 1980, ma ancora oggi ripensa a quella storia con grande affetto.
Riservo a lei un pensiero profondo. Laura era un’attrice formidabile. Mi è dispiaciuto molto che sia morta nella miseria. Non stavamo più insieme da tanti anni, ma questo non vuol dire niente.
La seconda moglie
Negli Anni Ottanta Jean-Paul Belmondo torna a recitare a teatro, riscuotendo grande successo. Alla fine del 1999, dopo una lunga malattia, viene costretto a un lungo riposo: cala così il sipario sulla sua vita da attore teatrale. Ci riprova al cinema, senza grande successo, ma soprattutto ci riprova in amore, sposando nel 2002 la ballerina Nathalie Tardivel.
La figlia "ritrovata", Stella
Nel 2003 nasce la quarta figlia di Belmondo, Stella. Tuttavia, cinque anni dopo l’attore divorzia dalla seconda moglie, che decide di tenere separati il più possibile padre e figlia. Si sono riavvicinati solo di recente, come testimoniano alcuni scatti postati dalla ragazza sul suo account Instagram.
L'ultimo grande amore
Il motivo della rottura tra Belmondo e la seconda moglie Nathalie è una donna: si tratta della modella belga Barbara Gandolfi, ex coniglietta di Playboy, con cui rimane fino al 2012.
Si scopre poi che la relazione tra i due era “particolare”, come racconta un articolo di Repubblica. Dalle indagini e dalle intercettazioni della donna si apprende la verità:
Tra noi è uno scambio. Da quando mi conosce ha ritrovato il sorriso, la voglia di mostrarsi, di viaggiare… è una relazione non convenzionale. Mi affascina. Ma tra noi non accade nulla di più.
Jean-Paul Belmondo
Dopo il Leone alla carriera a Venezia nel 2016, Belmondo ha dimostrato di non essere stato piegato dalla malattia e di voler continuare a sorprendersi. Magari tornando anche a recitare.
Mi sono sempre divertito in ogni film che facevo, mi piaceva cambiare genere, romantico, poliziesco. Del resto la vita è così, un giorno si piange, l’altro si ride.
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