Nell’inverno del 1968, dopo trent’anni da Il mago di Oz, la leggendaria star Judy Garland arrivò a Londra per un’intensa tournée teatrale, spinta soprattutto dai suoi problemi finanziari. La sua voce non era più quella di una volta, ma la sua intensità era ancora più ipnotica, non solo per il pubblico, ma anche per chi ebbe la fortuna di viverla nel privato.
A raccontare la grande attrice scomparsa ormai più di cinquant’anni fa il film Judy, interpretato da Renée Zellweger, che per questo ruolo ha vinto il Golden Globe 2020 come Miglior attrice in un film drammatico; la pellicola, che sarà distribuita nelle sale italiane a partire dal 6 febbraio – qui il trailer – parte proprio da un momento di luci e ombre per l’attrice, che era appena stata licenziata dalla MGM e aveva mancato di poco l’Oscar per la sua interpretazione in È nata una stella. Non aveva però perso la speranza nell’amore, visto che stava per sposarsi per la quinta volta.
Per calarsi nei panni della grande Judy Garland, la Zellweger non ha dovuto solo trasformarsi fisicamente, ma anche cimentarsi con le sue doti vocali, già “sperimentate” nel musical Chicago. Nella pellicola, infatti, ci sono alcune interpretazioni di successi come Over the rainbow. Intervistata da Town & Country, l’attrice ha raccontato come si è preparata per un ruolo così impegnativo. La voce di Judy Garland risuonava persino nella sua casa, da bambina, perché i genitori erano grandi fan.
“L’insieme delle doti con cui è nata è importantissimo ed è fonte di indescrivibile ispirazione per gli altri artisti”, ha detto, raccontando di essersi ispirata al look della Garland in Nuvole passeggere per il vestito indossato agli Oscar del 2004, quando era stata nominata per come Miglior attrice protagonista per Che pasticcio Bridget Jones. “Aveva il rossetto rosso e un vestito giallo e mi sono detta che potevo provarci anche io!”.
Sfogliate la gallery per ripercorrere la carriera e la vita di Judy Garland…
Judy Garland con le sorelle
Frances Ethel Gumm, meglio nota come Judy Garland, nacque il 10 giugno del 1922 a Grand Rapids, in Minnesota. Di origini britanniche, era figlia di una coppia di attori di vaudeville e aveva due sorelle maggiori: ecco perché in casa tutti la chiamavano semplicemente Baby. Il suo debutto nel mondo dello spettacolo avvenne a meno di tre anni, durante uno spettacolo natalizio del padre. Cantò Jingle Bells con le sorelle: per gli anni seguenti continuarono a esibirsi come Gumm Sisters, accompagnate al piano dalla madre.
Judy Garland agli inizi della carriera
Dopo essersi trasferiti in California nel 1926, la madre iniziò a darsi da fare per far debuttare la figlie al cinema. Dopo un esordio in un piccolo film, come trio, cambiarono il loro nome in Garland Sisters; ispirata da una canzone del tempo, Frances divenne Judy. Fu poi notata da un dirigente della casa cinematografica MGM, che la invitò con il padre a un provino, scritturandola subito dopo. Tuttavia, nonostante il suo evidente talento, non sapevano come “usarla”: a tredici anni non era più una bambina, ma era comunque molto piccola di statura.
Era carina, la classica ragazza della porta accanto, mentre il cinema voleva performer fascinose, che sembrassero già donne, come Ava Gardner e Liz Taylor. Considerata da tutti come “il brutto anatroccolo”, riuscì ad accettare la sua immagine solo a 21 anni, grazie a una truccatrice che la convinse a riconoscersi finalmente bella.
Judy Garland in "Il mago di Oz"
Nei primi anni alla MGM, Judy Garland dovette vestirsi in modo semplice, come volevano i dirigenti, e persino indossare denti finti e uno strano aggeggio sul naso per tentare di cambiarne la forma. Dopo diversi film di successo, nel 1938 recitò nel film per cui viene maggiormente ricordata, Il mago di Oz. Non era la prima scelta, ma tutte le altre (tra cui Shirley Temple), avevano rifiutato.
Judy Garland e gli Oscar
Il mago di Oz ebbe inizialmente solo un debole successo commerciale, ma svelò al mondo il talento dell’attrice. Un anno dopo Judy Garland ricevette il suo unico Oscar. Alla cerimonia si presentò con Mickey Rooney, l’attore con cui aveva condiviso diversi set, formando una coppia inossidabile.
Judy Garland con il marito Vincente Minnelli e la figlia Liza
A 18 anni, Judy si fidanzò con il musicista David Rose, che divenne suo marito nel 1941. Il matrimonio durò però meno di due anni: nel 1944 conobbe quindi il regista Vincente Minnelli sul set di Meet Me in St. Louis e nel giro di pochi mesi lo sposò e restò incinta della sua prima figlia, Liza. Iniziò quindi un periodo difficile per la star, che portò a un esaurimento nervoso e al primo tentato suicidio: nonostante fosse una delle protagoniste al botteghino, la MGM iniziò a non tollerare più i suoi eccessi con alcol e tranquillanti, tanto da arrivare a sospenderla e poi a licenziarla nel 1950.
Judy Garland con i due figli avuti dal secondo marito
Nel 1951 Judy Garland divorziò da Minnelli per sposare il suo manager Sid Luft, da cui ebbe i figli Lorna e Joey. Fu un decennio disastroso per lei, risollevato solo da uno dei film per cui oggi la ricordiamo maggiormente.
Judy Garland in "È nata una stella"
Dopo anni di successi altalenanti, nel 1954 recitò infatti in È nata una stella di George Cukor, che piacque molto ai critici e meno al pubblico. Nominata agli Oscar, venne sconfitta a sorpresa da Grace Kelly. Negli anni successivi venne nuovamente nominata per Vincitori e vinti di Stanley Kramer, come non protagonista, ma anche in quel caso non andò bene.
Judy Garland sul palco
Non sempre compresa dal pubblico, Judy Garland appariva sempre magnetica sul palco: era un’artista completa, sotto ogni punto di vista.
Renée Zellweger in "Judy"
Renée Zellweger ha dovuto lavorare per mesi prima di potersi cimentare con una parte così complicata, interpretando una delle attrici più amate e “intoccabili” della storia del cinema.
Nel biopic, diretto da Rupert Goold (True Story), ci sono Rufus Sewell (Dark City, L’uomo nell’alto castello), Jessie Buckley (A proposito di Rose, Chernobyl), Michael Gambon (Il mistero di Sleepy Hollow, la saga di Harry Potter) e Finn Wittrock (The Normal Heart, American Horror Story).
Presentato alla 44esima edizione del TIFF – Toronto International Film Festival e alla 14esima edizione della Festa del Cinema di Roma il film sarà distribuito da Notorius Pictures a partire dal 6 febbraio.
Renée Zellweger in una scena del film
Il film Judy racconta proprio gli anni più difficili di Judy Garland. Messo da parte il cinema, per dedicarsi al teatro e ai concerti, il suo privato era funestato da problemi di salute.
Renée Zellweger nei panni di Judy Garland
Dopo lo strepitoso successo dell’album Judy at Carnegie Hall, che nel 1962 le fece vincere il Grammy Award all’album dell’anno, continuò a esibirsi a teatro e nel 1967 venne scritturata per il film La valle delle bambole, ma dovette rinunciare: era troppo debole per affrontare le riprese.
Judy Garland con l'ultimo marito
Dopo aver sposato il quinto e ultimo marito Mickey Deans, il 22 giugno del 1969 morì nel bagno dell’albergo londinese in cui si trovava. Secondo il medico che l’aveva in cura, era affetta da cirrosi epatica allo stadio terminale, ma di fatto fu l’eccesso di barbiturici a stroncarle la vita.
Renée Zellweger
Al suo funerale parteciparono migliaia di persone, tra cui moltissimi gay, che per anni l’avevano considerata la loro artista di riferimento. Ancora oggi è considerata una vera icona del cinema, una delle più grandi attrici mai vissute.
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