Katherine Johnson, la donna che, per tutti, portò gli USA sulla Luna, riscoperta nel 2017 grazie al film Il diritto di contare, è morta il 24 febbraio a Newport, in Virginia, all’invidiabile età di 101 anni, essendo nata il 26 agosto 1918.
Fra le tante donne che hanno ispirato intere generazioni di bambine con la loro vita avventurosa, da Valentina Tereskova a Samantha Cristoforetti, Katherine Johnson ha davvero una storia fantastica. Lei è stata la prima donna a calcolare le traiettorie dei viaggi spaziali. Parliamo proprio dei primissimi lanci quando la Guerra Fredda tra Usa e Urss si combatteva anche a colpi di stelle e pianeti, e quando in un complicatissimo periodo storico, le persone ricominciavano a sognare attraverso la possibilità di conoscere nuovi mondi lontani. Be’, Johnson fu una delle persone fondamentali per rendere questo possibile, come riporta il Corriere della Sera.
E le siamo grati tanto più perché per lei non sarà stato facile studiare e lavorare in un mondo di bianchi prima della fine della segregazione razziale negli Usa. Ciò che però per molti sarebbero stati ostacoli insormontabili per lei sono stati invece solo “incidenti di percorso”; alla fine ha avuto la meglio e questo ha cambiato le cose: se oggi conosciamo molte più cose sullo spazio è anche e soprattutto merito suo.
Sfogliamo la gallery per sapere di più di questa immensa donna.
Le origini
Katherine Johnson è nata il 26 agosto 1918 a White Sulphur Springs nel West Virginia. I suoi genitori erano un boscaiolo e un’insegnante. Fin da piccola mostrò grande talento per la matematica, cosa che emerse anche nei suoi studi successivi – spinta dai genitori che tenevano molto all’istruzione.
Gli studi
Katerine dovette spostarsi per studiare: la scuola della contea in cui nacque non permetteva gli studi agli afroamericani. Così andò al liceo della contea di Kanawha, dove si è diplomata molto giovane, a soli 14 anni, prima afroamericana ammessa al liceo della zona. Il college – il West Virginia State College – iniziò per lei a 16 anni e a 18 anni ottenne la laurea in matematica e francese.
In foto, Johnson durante l’evento per l’inaugurazione di una statua in suo onore da parte della sua vecchia università.
I primi lavori
Dopo la laurea andò a insegnare matematica, francese e musica in una scuola elementare di Marion.
Alla Nasa
Su indicazione di una parente, scoprì che la National Advisory Committee for Aeronautics (poi Nasa) aveva iniziato ad assumere donne afroamericane. Ha lavorato alla Nasa dal 1953 fino al 1986. Il suo nome non si conobbe all’inizio fino a maggio 1961, quando partì la missione Freedom 7 di Alan Shepard. In seguito sarebbe stata nel gruppo di lavoro per la missione Friendship 7 nello spazio di John Glenn, permettendo la realizzazione di una rete di comunicazione tra le stazioni spaziali con Washington, Cape Canaveral e le Bermuda.
La fedele calcolatrice
Prima che Glenn partisse per lo spazio, volle che Katherine ricontrollasse tutti i calcoli già fatti con il computer con la sua fedele calcolatrice meccanica. Fu lui a dire:
Se è ok per lei allora vado.
I traguardi
È stata la prima donna a scrivere un testo di matematica astronomica nel 1962. Ha preso parte a molte missioni spaziali, tra cui quella dell’Apollo 11 e gli Space Shuttle che per primi hanno studiato Marte attraverso un sistema di sonde. Era anche nel team di studi per l’Apollo 13 e fu una delle principali responsabili a riuscire a riportare a Terra l’equipaggio. Ha scritto 26 pubblicazioni scientifiche.
Un libro e un film
La storia di Katherine è finita in un libro scritto da Margot Lee Shetterley, che poi è diventato un film dal titolo Il diritto di contare. Nella pellicola Johnson è interpretata da Taraji P. Henson.
Una Barbie per Katherine
La Mattel crea di tanto in tanto una Barbie con la sembianza di donne famose che hanno segnato qualcosa di importante nella Storia (tra le ultime Frida Kahlo e la stessa Samantha Cristoforetti): non manca in catalogo una Barbie che assomiglia a Katherine, che sarà un faro per le bambine e i loro sogni.
La medaglia al valore
Nel 2015 ha ricevuto dall’allora presidente Usa Barack Obama la Medaglia Presidenziale della Libertà, una medaglia al valore civile. A lei è comunque intitolata la struttura Nasa Verification and Validation che si trova a Fairmont in West Virginia, che serve a garantire la sicurezza delle missioni spaziali di alto profilo.
Vita privata
Dal 1939 al 1956 è stata sposata con James Francis Goble, con cui ha avuto le figlie Costanza, Joylette e Katherine. Tre anni dopo la morte del primo marito, si è risposata con il tenente colonnello a James A. Johnson.
- Storie di Donne
Cosa ne pensi?