Non ci sono molti attori che possono spaziare senza alcun problema da ruoli intensi a parti leggere. Kathy Bates rientra in questo circolo per pochi eletti: è stata una grandiosa cattiva in Misery non deve morire, ma anche un’anima fragile e delicata in Pomodori verdi fritti alla fermata del treno. Con un Oscar e diversi altri premi all’attivo, a oltre settant’anni può considerarsi anche una delle poche attrici di Hollywood che continua a essere richiesta per parti di primo piano, sia in televisione che al cinema.
Un volto che tutti riconoscono, tantissimi ruoli celebri, ma anche un privato doloroso tenuto a lungo nascosto. Nel 2003, quando aveva 55 anni, a Kathy Bates venne diagnosticato un cancro alle ovaie al primo stadio. Dopo essere stata operata d’urgenza, seguirono nove eterni mesi di chemioterapia, di cui lei non parlò pubblicamente. “Non lo dissi a nessuno”, ha raccontato di recente a People. “Subito dopo l’operazione ho ricominciato a lavorare […]. L’agente che mi seguiva era vecchio stampo, non voleva che diventassi la testimonial triste del cancro alle ovaie. Non volevo che la gente lo sapesse, ma è stato molto difficile per me”.
Quando tutto sembrava essere superato, nel 2012 iniziò a sentirsi molto stanca e, dopo alcuni esami, le diagnosticarono il tumore al seno. Vista la sua storia familiare, Kathy Bates decise di sottoporsi a una doppia mastectomia. “Mia zia era morta di tumore al seno, mia madre l’aveva avuto e anche mia nipote”. Nonostante il successo dell’operazione, oggi l’attrice deve convivere con il linfedema, una patologia causata dalla rimozione dei linfonodi durante il trattamento contro il cancro. Diversamente dalla sua prima malattia, però, ha deciso di parlare subito pubblicamente, scrivendo un messaggio ironico su Twitter.
Ciao a tutti, scusate per il lungo silenzio. Due mesi fa mi è stato diagnosticato un tumore al seno e mi sto riprendendo da una doppia mastectomia. I miei seni non mi mancano tanto quanto Harry’s Law [la serie in cui stava lavorando, Ndr]. ;-) Grazie per tutti i vostri messaggi gentili. Siete voi che mi fate andare avanti.
Sfogliate la gallery per ripercorrere la carriera di Kathy Bates…
Kathy Bates in "Misery non deve morire"
Prima di diventare l’anti-eroina preferita di tutti in Misery non deve morire, nel 1990, Kathleen Doyle Bates si era già guadagnata il rispetto nel mondo del cinema e del teatro. Nata il 28 giugno 1948 a Memphis, figlia di un ingegnere meccanico e di una casalinga, aveva studiato teatro all’università, per poi trasferirsi nel 1970 a New York.
Sebbene diversi agenti le avessero detto che non era abbastanza bella per lavorare nel cinema, un anno dopo debuttò in Taking Off, pellicola del grande Miloš Forman. Dopo diversi anni passati a Broadway, negli Anni Ottanta lavorò con registi come Robert Altman e Sidney Lumet, ma la svolta vera fu proprio con il ruolo della folle Annie Wilkes, ossessionata dal suo scrittore preferito, tratto dal romanzo di Stephen King.
Kathy Bates con l'Oscar
La sua parte in Misery non deve morire le permise di conquistare non solo la notorietà, ma anche un Oscar come Miglior attrice protagonista nel 1991, a cui seguirono negli anni altre candidature e diversi altri premi.
Kathy Bates in "Pomodori verdi fritti alla fermata del treno"
Dopo l’Oscar, Kathy Bates non si è più fermata: uno dei suoi ruoli più famosi arrivò nello stesso anno con Pomodori verdi fritti alla fermata del treno, a cui seguirono tante altre parti, tra cui anche quella di L’ultima eclissi, tratto da un altro libro di Stephen King, in cui interpretava il ruolo della misteriosa governante Dolores Claiborne.
Kathy Bates con il marito
Molto riservata per quanto riguarda la sua vita privata, nel 1991 Kathy Bates ha sposato l’attore Tony Campisi, con cui viveva da oltre dieci anni, ma la coppia ha divorziato nel 1997.
Kathy Bates in "Titanic"
Il 1997 è l’anno di Titanic, uno dei più grandi successi cinematografici del Novecento: e Kathy Bates venne scelta per far parte del cast, interpretando il ruolo della ricca Molly Brown.
Kathy Bates in "American Horror Story"
Dopo il 2000 Kathy Bates si è dedica anche al piccolo schermo, scegliendo solo ruoli di rilievo. Ha recitato in Six Feet Under, The Office e soprattutto nelle diverse stagioni di American Horror Story, interpretando parti molto diverse tra di loro, ma sicuramente tutte inquietanti.
Kathy Bates in "American Horror Story"
Intervistata molti anni fa da Interview, subito dopo l’Oscar, Kathy Bates parlò della sua professione e del suo successo.
In Hollywood o sei giovane e bella, tanto da essere protagonista e conquistare l’uomo dei sogni alla fine del film, oppure sei l’opposto: sei una caratterista, non sei abbastanza attraente per l’altro ruolo e così reciti la parte dell’amica, dell’assassina, della lesbica, della dottoressa e così via. Ma quella che ottiene il ruolo della giovane e bella che alla fine si innamora, non ha alcun potere. E vice versa: una caratterista può avere potere, ma non femminilità.
Kathy Bates al ComicCon
Negli ultimi anni, Kathy Bates ha partecipato a diversi film di successo, come Midnight in Paris, Una giusta causa e La mia vita con John F. Donovan di Xavier Dolan, uno dei registi più acclamati del momento.
Kathy Bates
Mi trovo meglio a interpretare ruoli di persone potenti, brutte e che non piacciono. Come direbbe mia madre, “Interpreti sempre ruoli di gente disturbata”. Forse è perché so che non potrei mai vincere negli altri ruoli.
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