Fin dalla prima scena di The Marvelous Mrs Maisel (La Fantastica signora Maisel in italiano) la serie televisiva lanciata nel 2017 da Amy Sherman-Palladino (la creatrice di Gilmore Girls), è impossibile non invaghirsi della sua protagonista. Vivace, acuta e logorroica, proprio come le ragazze Gilmore di Una Mamma per Amica, Miriam Maisel ci dimostra subito di non essere quello che sembra.

Ambientata tra gli Anni Cinquanta e Sessanta a New York, The Marvelous Mrs Maisel racconta la vita di Miriam “Midge” Maisel (Rachel Brosnahan), moglie e madre perfetta dell’Alta Società, con abiti all’ultima moda e un immacolato appartamento con vista su Central Park. Apparentemente, Midge è l’incarnazione della casalinga americana perfetta, che si sveglia alla mattina con capelli impeccabili e volteggia davanti ai fornelli nel suo vestito con inevitabile gonna a ruota.

Quando il marito le comunica di volerla lasciare per mettersi con la segretaria, la sua vita dorata crolla all’improvviso. Un grande classico, a cui segue una reazione per nulla banale. Complice una colossale sbronza, Midge si avventura nel piccolo cabaret dove il marito si esibiva senza successo nei suoi monologhi comici. Stavolta, però, è lei a prendere in mano il microfono, e l’entusiasmo dei presenti è immediato.

Il nodo cruciale di tutta la serie, che tornerà su Amazon Prime con la terza stagione (la vedremo in Italia nel 2020, ma qui intanto c’è il trailer) sta tutto lì, su quel palco in un localino del Village da cui parte la carriera folgorante di Midge, nella volontà di opporsi a una vita perfetta, ma vissuta sullo sfondo. Nella sua caparbietà nel far sentire la sua voce in un mondo che non la vuole sentire. La protagonista di The Marvelous Mrs Maisel usa il microfono per rivendicare proprio il diritto di voler essere “qualcosa di diverso” da quello che gli altri si aspettano da lei.

“Ci si aspetta che le donne diventino madri. Ci si aspetta che sia una cosa naturale. Proprio come avere le tette, no? L’attrezzatura è già preinstallata”, dice Midge in uno dei suoi esilaranti monologhi, parlando di ciò che la società pretende dalle donne. E la vera rivoluzione della serie non sta solo nel mostrare come sia stato difficile conquistare territori prevalentemente maschili, come quello della stand-up comedy.

La rivoluzione è nel poter affermare liberamente che le donne non sono nate per fare solo determinate cose, come ad esempio diventare madri, ma che possono compiere ogni tipo di scelta. Senza essere giudicate.

Proprio come le ancelle di The Handmaid’s Tale, altra serie cult degli ultimi mesi, The Marvelous Mrs Maisel parla di tutte le donne che hanno vissuto o ancora vivono nei vuoti spazi bianchi ai margini dei fogli”, tanto per citare Margaret Atwood. E non stupisce che entrambe le serie TV abbiano fatto incetta di premi ai Golden Globe Awards del 2018, segnati da un clima di rinnovato femminismo.

“La serie è piena di allegria”, ha raccontato Rachel Brosnahan a Refinery29, parlando della sua interpretazione di Midge. “Il mondo è talmente brutto in questo momento, e da così tanti punti di vista, che penso avessimo bisogno di qualcosa così”. E Amy Sherman-Palladino la pensa allo stesso modo: “La storia che davvero volevo raccontare era quella di una donna degli Anni Cinquanta che NON odiava la sua vita. Penso che abbiamo già visto troppe storia di quel tipo… Di repressione e infelicità”. E, sicuramente, reprimere la verve comica di Midge è impossibile.

Ecco alcune immagini tratte dalla serie:

“E se non diventassi madre, anche se ho l’attrezzatura per farlo?”, torna Mrs Maisel
Fonte: Amazon Video
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