Il completo scuro, le inseparabili sigarette e un’eleganza che sembra uscire direttamente dall’età d’oro del jazz: tutto, in Paolo Conte, ci fa viaggiare con la mente nella Parigi degli Anni Venti, tra poeti, musicisti e pittori, ma anche in paesi caldi ed esotici, tra cieli azzurri e colori squillanti. Una voce ruvida e setosa allo stesso tempo, che dagli Anni Settanta interpreta il meglio della tradizione cantautorale italiana, seducendo una platea molto più ampia, ben oltre i confini nazionali.
Nato ad Asti nel 1934, Paolo Conte si appassionò al jazz nel periodo del fascismo, sfidando il divieto di Mussolini di ascoltare musica americana. Diviso tra la professione di avvocato e il palco, negli Anni Settanta decise di seguire la sua passione e di non abbandonare più il palco. Dalla collaborazione con Adriano Celentano, per cui scrisse Azzurro, al successo con il Club Tenco, la manifestazione musicale dedicata alla musica di qualità che lo lanciò definitivamente: tante canzoni indimenticabili, che hanno saputo raccontare la provincia italiana e spingersi molto più lontano. Schivo e riservato, nonostante il successo, ha dato voce a personaggi indimenticabili, soprattutto donne, come da lui spiegato in un’intervista a Margutte.
Di me stesso non ne parlerei mai: posso dire che attraverso i miei personaggi c’è una tendenza a qualcosa di un po’ drammatico, perché è la mia generazione che parla, uomini che hanno sofferto di poca comunicatività con gli altri mondi, specialmente col mondo delle donne.
Sfogliate la gallery per ripercorrere la carriera di Paolo Conte attraverso le canzoni in cui ha raccontato le donne…
"Amada mia"
Ehi, che bel tipo sei,
che romanzante meraviglia
ah, che bel tipo sei,
amada mia, amada mia
"L'avance"
La mano è sensibile
il piede anche prensile
vuoi farmi provare
il freddo del brivido
tra le tue braccia morirei
e tu lo sai
"Ballerina"
Ballerina, mi guardi e chiedi a me
se s’inventa roba nuova
ballerina, è tutto qui per te
passi lunghi, passi corti
ehi, rataplan, ballerina, slégati
"Arte"
L’arte di farmi felice tu la conosci da sempre
ti è naturale un talento, un’arte…
e dici le cose più vere sempre al momento più giusto
gesti e parole possiedi, e un’arte?
"L'incantatrice"
Oggi ho cercato il tuo cuore al
Telefono, non hai risposto tu
Era Ines, da molto lontano
Un lontano intoccabile
Era estate, ho sentito l’inverno
Arrivare dagli angoli
Da tutti i mille spifferi
Del nord
"L'uomo specchio"
Il tuo specchio saprei essere
Crede a tutto quello che sei,
Guardo il tuo bel volto esprimere
Quel che tu non vuoi, o vuoi.
Chi ti circonda le spalle
Il dolce tuo profumo annusa,
Crede di avere tra le braccia sue forse una donna confusa
Che chiude gli occhi sognante
In un sorpreso stupore.
Non vede no, le facce che tu fai ridendo di lui.
Io, lo specchio, ti guardo e ti sorrido perché so che tu sei,
che sei per me, tutta la vita per me.
"La Topolino amaranto"
Bionda, non guardar dal finestrino
che c’è un paesaggio che non va:
è appena finito il temporale e sei case su dieci sono andate giù;
meglio che tu apri la capotte e con i tuoi occhioni guardi in su
beviti sto cielo azzurro e alto che sembra di smalto e corre con noi.
"Luna di marmellata"
Luna di marmellata per noi due
che abbiamo casa e figli tutti e due
ma abbiam sorriso senza alcun pudore
all’idea di un ultimo amore
"Molto lontano"
Forse tu non mi amerai
mi incontrerai
sorriderai
ma non mi amerai
forse tu non mi amerai
mi ascolterai
mi seguirai
ma non mi amerai
"Nina"
Mi porti frutta fresca e color
t’ingegni a darmi amor
t’ingegni a darmi amor
mi parli un italiano d’amor
furtivo e tentator
gentile come un fior…
Nina, che splendor
Nina del mio amor
Nina, che splendor
"Non ridere"
Abbracciami
abbracciami
io e te
lo sai
siamo esseri sensibili
siamo spiriti del mondo
sulla pubblica via
siamo angeli stregati
da infinita allegria
"Onda su onda"
Onda su onda
il mare mi ha portato qui,
ritmi canzoni, donne di sogno,
banane, lamponi
onda su onda
mi sono ambientato ormai
il naufragio mi ha dato la felicità che tu,
non mi sai dar?
Onda su onda
"Tra le tue braccia"
Scuserai
questo inverno di foglie
e i pensieri che
vanno scalzi per lontane vie…
via da te… via da me…
È un privilegio stare con te,
dolce persona vicina a me
Sentirai tra le dita
il respiro e la voce mia
che ti invita al mare,
o quel che sia…
sentirai, sentirai….
È un privilegio stare con te,
tutto è distante
niente lo è…
È un sortilegio
vivere in te
dolce persona vicina a me…
"Una giornata al mare"
Tu sei rimasta sola,
dolce madonna sola,
nelle ombre di un sogno
o forse di una fotografia lontani dal mare
con solo un geranio e un balcone
"Uomo camion"
Ma un uomo-camion vive ancora in me
e ancora mille strade ti aprirà
in questo oceano di attimi sarà
qui per te, qui per te.
Un uomo-camion che ti porterà
tra notti e ghiacci ti dondolerà
e la sua radiolina suonerà
qui per te – e – e – e – e – e –
"Qanda (Stai seira con la faccia)"
Stai seria con la faccia ma per ridi con gli occhi, io lo so
per oggi non mi scappa e stiamo insieme tutto il giorno
io e te, io e te
andiamo al ristorante in riva al mare.
mi han detto che fan bene da mangiare
il vino bianco fresco e va giù bene come questo cielo
grande su di noi
"Madeleine"
Qui, tutto il meglio è già qui,
non ci sono parole per spiegare ed intuire
e capire, Madeleine, e se mai ricordare?
tanto, io capisco soltanto
il tatto delle tue mani e la canzone perduta
e ritrovata
come un’altra, un’altra vita?
"Via con me (It's wonderful)"
Via via
Vieni via con me
Entri in questo amore buio
Non perderti per niente al mondo
Via via
Non perderti per niente al mondo
Lo spettacolo d’arte varia
Di uno innamorato di te
"L'ultima donna"
L’ultima donna che avremo,
l’ultima donna che noi per ultima abbracceremo, e il nostro corpo godrà
l’ultimo bagno di vita, di champagne e di sudore,
l’ultima femmina, e poi sarà finita,
l’ultima volta per noi, l’ultima volta per noi
"Parigi"
Lo so, lo so che questo non è cipria, è sorriso…
e sì, che non è luce, è solo un attimo di gloria
e riguarda me, che sono qui davanti a te sotto la pioggia
mentre tutto intorno è solamente pioggia e Francia…
Cosa ne pensi?