Leo Gassman: avere un sogno se sei il figlio di Alessandro e il nipote di Vittorio
Leo Gassman è figlio e nipote d'arte, ma segue la sua strada è giusto che sia valutato per se stesso: ecco la sua storia.
Leo Gassman è figlio e nipote d'arte, ma segue la sua strada è giusto che sia valutato per se stesso: ecco la sua storia.
Ci eravamo già accorti e accorte che Leo Gassman avesse del talento durante la partecipazione a X Factor, lo ha confermato nel 2020, vincendo la categoria Nuove proposte a Sanremo con Va bene così, e continua a dimostrarlo anno dopo anno; l’ultima prova del cantante figlio e nipote d’arte è Down, nuovo singolo datato 2021. Ma nella carriera, appena nata, del giovane Leo c’è già stato spazio anche per il doppiaggio, quello di Guy nel film I Croods 2.
Una stella in piena crescita, quella dell'”ultimo Gassman”, che vuole farcela da solo, costruendosi il proprio nome indipendentemente da quello di padre e nonno, senza ovviamente rinnegare le proprie origini. Anzi, su di loro spende parole bellissime:
Sono un grande fan della mia famiglia, perché fanno qualcosa che non so se io sarei all’altezza di fare. Stimo molto anche papà Alessandro, perché negli anni è cresciuto tanto e ogni volta che lo guardo recitare mi emoziono.
Il suo nome è Leo Gassman – o meglio Gassmann, ma ora ci torniamo. Sono tantissime le testate che in questi giorni, in queste settimane, si stanno occupando di lui. La ragione è semplice: Leo partecipa all’edizione corrente di X Factor ed è un figlio (e nipote!) d’arte. Il papà di Leo è infatti l’attore Alessandro Gassman e il nonno è il grande Vittorio Gassman, quello de L’Armata Brancaleone, I soliti ignoti e Il sorpasso.
Se vi siamo sembrate incerte nella grafia c’è una ragione: il cognome originale della famiglia è Gassmann, ma nonno Vittorio lo semplificò – anche per ragioni politiche, essendo ebreo nel periodo delle leggi razziali – togliendo una «n». Il figlio Alessandro ha rimesso la «n» nel cognome per preservare le radici famigliari come raccontò tempo addietro al Corriere, ma sia lui che il figlio conservano il nome d’arte che il nonno rese tanto grande e famoso.
Tornando a Leo Gassman, facciamo un passo indietro. La sua mamma è Sabrina Knaflitz, attrice austriaca naturalizzata italiana, con cui Alessandro è sposato dal 1998, lo stesso anno in cui è nato Leo. Sui social network il dibattito su Leo Gassman cantante si è aperto fin da subito. Come capita sempre ai figli d’arte, c’è chi gli ha dato del raccomandato, mentre altri lo hanno apprezzato da subito per il suo modo di cantare.
La questione è un po’ più complessa. I figli d’arte potrebbero essere considerati più fortunati da un certo punto di vista: da quando sono nati respirano continuamente il mondo dello spettacolo e apprendono quasi per osmosi. Ma dall’altro non lo sono affatto, perché hanno gli occhi di tutti puntati addosso e devono dimostrarsi all’altezza dei propri genitori – o, come nel caso di Leo Gassman, anche del proprio fantastico nonno. E c’è anche da dire che essere figli d’arte (o nipoti d’arte) non può e non deve essere una colpa. Tanto più che Alessandro Gassman non vuole interferire con l’eventuale carriera canora o artistica in generale del figlio. E ha detto in un’intervista su F:
Mi esprimerò sul percorso di Leo solo quando sarà finita la sua avventura. Non intendo in alcun modo interferire nel suo lavoro.
A dirla tutta Alessandro Gassman era abbastanza ignaro del fatto che Leo desiderasse provarsi nel mondo dello spettacolo. Come molti padri, Alessandro pensa che il figlio dovrebbe studiare prima di tutto, laurearsi e poi pensare al resto. Tanto che ha raccontato anche in un’intervista al Corriere della Sera di come ha saputo della sua partecipazione a X Factor:
Non mi aveva detto niente. Si è presentato da me con la faccia di chi doveva dirmi qualcosa. Gli ho chiesto se aveva messo incinta qualcuna, se aveva menato qualcuno, se aveva una brutta malattia. A quel punto mi aveva detto che aveva passato i provini dei giudici. La sua missione, lui lo sa, è finire l’università, però sono contento. È un bravo ragazzo, non fa il saccente, è educato e perbene. Sono orgoglioso di lui.
Noi crediamo che sia giusto guardare (e soprattutto ascoltare) Leo senza nessun pregiudizio. Senza valutarlo meglio o peggio di quello che davvero vale a causa dei suoi natali. Ogni persona ha una sua identità e certe eredità rischiano di risultare davvero pesanti. Mettetevi nei suoi panni: vi piacerebbe essere giudicate in base a un pregiudizio o preferireste sapere quanto valete davvero, nel bene e nel male?
Per conoscere qualcosa di più su di lui e le sue canzoni sfogliate la gallery:
Il grande amore di Leo è la musica. È un ragazzo sensibile. In questa foto c’è la didascalia di un brano di Brunori Sas che parla di come i personaggi del mondo dello spettacolo si siano sentiti soli, della loro sensibilità:
Ma chiedilo a Kurt Cobain
Come ci si sente a stare sopra un piedistallo e a non cadere
Chiedilo a Marilyn
Quanto l’apparenza inganna
E quanto ci si può sentire soli.
Ovviamente noi ci auguriamo per Leo un futuro molto diverso da Kurt Cobain e Marilyn Monroe, esempi di come il successo possa distruggere due grandissimi artisti.
Alcuni versi di un suo inedito in inglese (li abbiamo tradotti):
Giorno dopo giorno
Provo a essere quello che vogliono
Ma nessuno è mai soddisfatto
e mi sento sempre come una bestia.
La sua partecipazione a X Factor divide un po’ il pubblico, come spesso accade in questi casi. Ma Leo ha comunque tanti fan che lo sostengono.
Nella didascalia di questo scatto, Leo parafrasa un celebre brano degli 883:
Stessa storia, stesso posto, stesso pub.
Leo ha degli occhi bellissimi – come suo padre e suo nonno. Però lui vuole farcela da solo. A modo suo. E come dargli torto se vuole trovare la sua strada nel mondo senza scomode eredità, senza continui confronti? Leo è una persona diversa e come tale deve essere valutata.
Altri versi del suo inedito (sempre tradotti dall’inglese):
C’è un ragazzo perduto nel suo sogno
Nessuno lo ama
Ma lui è grande.
In un momento di gioia, alle prese con uno dei suoi sport preferiti.
Scrive:
Roma di notte ha un altro stile.
Sì, oltre che bravo Leo è anche molto bello, bisogna ammetterlo.
Su Instagram non ci sono foto di Leo con il suo papà, ma c’è questo scatto molto tenero dal passato, che lo ritrae con mamma Sabrina.
Leo è anche impegnato per delle giuste cause, soprattutto quelle che riguardano la sua generazione. In questa foto è in prima fila durante una manifestazione contro il bullismo.
Cosa ne pensi?