Sarah Bernhardt, la più grande attrice dell’Ottocento, raccontò che, quando si alzava il sipario, smetteva di essere se stessa, abbandonandosi al suo personaggio, al suo regista e al suo pubblico. Forse, però, la vita complicata di alcuni attori è proprio quel je ne sais quoi che li rende eterni. Come per Isabelle Adjani, volto iconico del cinema francese: qualcosa nei suoi occhi timidi e nella sua bellezza fragile, ha sempre tradito un’esistenza travagliata.
“La mia è stata una vita difficile, fin dall’infanzia”, ha raccontato tempo fa in un’intervista a Les Inrockuptible. “Ero costantemente in pericolo, malmenata da un padre autoritario e con una madre infelice, con cui ho sempre avuto un rapporto doloroso”. Dai suoi esordi, come attrice bambina, al successo internazionale, Isabelle Adjani ha mantenuto sempre alto il muro che divideva il suo privato dal pubblico, ma n0n è sempre stato sufficiente.
Così il mondo ha saputo della sua depressione e persino di quel fax con cui Daniel Day-Lewis l’aveva lasciata, incinta del loro figlio. Eppure, nonostante tutto, ha recentemente parlato di lui al Corriere, senza rancore.
Si è ritirato, lo invidio: dopo aver vinto tre Oscar di cos’altro hai bisogno? Siamo rimasti in buoni rapporti. Eravamo felici insieme perché dimenticavamo di essere attori, cosa che sta facendo ora con la sua scelta. Quando ti dai completamente, questo lavoro è duro.
Sfogliate la gallery per ripercorrere la vita e la carriera di Isabelle Adjani…
L'infanzia di Isabelle Adjani
Isabelle Yasmina Adjani nasce a Parigi il 27 giugno del 1955: suo padre è un immigrato algerino, soldato dell’esercito francese durante la seconda guerra mondiale, e sua madre un’immigrata tedesca.
Mio padre era autoritario, vivevamo in un piccolo appartamento e non accettava l’idea che con i miei guadagni dessi una mano a casa. Era algerino, musulmano. In casa solo uno specchio in bagno, se vi restavo troppo diceva che l’avrei sporcato. Per una ragazzina sono cose difficili da sentire. Non accettava che recitassi nuda, disobbedii in “L’estate assassina”: per fortuna morì subito prima che uscisse.
Isabelle Adjani in "L'estate assassina" (1983)
Isabelle debutta nel 1969, a soli quattordici anni, nel film per bambini Le Petit Bougnat e non si ferma più. Dopo qualche esperienza teatrale, la notorietà arriva nel 1974 con Lo schiaffo di Claude Pinoteau, che le permette di vincere un David di Donatello come Miglior attrice esordiente straniera. Un anno dopo viene scelta da Truffaut per il suo Adèle H.- Una storia d’amore, grazie al quale viene candidata agli Oscar.
Sul finire degli Anni Settanta, recita in Nosferatu di Werner Herzog, ma quasi tutti i migliori registi europei si contendono la sua presenza sul set. Nel 1983 gira la sua prima scena di nudo per il film L’estate assassina, che suo padre non farà in tempo a vedere: muore prima dell’uscita della pellicola.
La bellezza per Isabelle Adjani
La ragione impone la dittatura dei corpi, tu devi dimagrire, tu vuoi dimagrire. È difficile sottrarsi alla pressione dello sguardo degli altri. Ma è la bellezza a determinare la libertà per affermarsi in quanto femmina. Ti fa sentire più forte, ti fa rispettare.
La vita privata di Isabelle Adjani
Nel 1979 Isabelle Adjani diventa madre di Barnabé, nato dalla relazione con il regista Bruno Nuytten, incontrato nel 1976 sul set di Barocco. La passione per i suoi compagni di lavoro l’accompagna per tutta la vita: nel 1986 si innamora di Warren Beatty, con cui rimane per due anni. Poi, nel 1989, il colpo di fulmine per Daniel Day-Lewis. Dalla loro storia, già finita, nel 1995 nasce Gabriel-Kane.
La depressione
La rottura con Daniel Day-Lewis, prima della nascita del figlio, fa entrare Isabelle in una profonda crisi personale. Inizia così un periodo di forte depressione.
Non ho mai conosciuto una donna che non lo sia stata. Non durò molto. È difficile parlare se perdi fiducia nella tua vita e sei sola, ti vergogni.
La consacrazione di Isabelle Adjani
Tra la fine degli Anni Ottanta e Novanta, il successo di Isabelle Adjani viene consacrato da film come Camille Claudel e La regina Margot, per cui vince il prestigioso Premio César, l’Oscar francese (in totale ne ha vinti cinque nella sua carriera). Dopo qualche piccolo flop, le sue partecipazioni diventano però sempre più meditate.
Isabelle Adjani e l'amore oggi
Dal 2002 al 2004 Isabelle vive una storia d’amore con il musicista Jean-Michel Jarre, che la tradisce con l’attrice Anne Parillaud. Pur essendo stata sempre molto riservata, Adjani racconta il tradimento a Paris-Match, ma lo fa solo per solidarietà con tutte le donne che hanno subito la stessa cosa. Dopo una relazione di cinque anni con un neurochirurgo, dal 2004 al 2009, racconta di amare la solitudine e non parla di altri compagni.
Isabelle Adjani a teatro
Nella sua nuova vita, più schiva e solitaria, Isabelle Adjani si dedica soprattutto al teatro.
Isabelle Adjani oggi
A 15 anni subii la prima molestia e rimasi traumatizzata. In quanto alla serenità… appartiene alla maturità, non alla giovinezza. Non ho tanto tempo davanti per consacrarmi a ipotesi d’amore, ma posso incontrare la persona giusta che bussa alla mia porta. Non vuol dire che ho bisogno di un uomo: cerco gentilezza e complicità.
Cosa ne pensi?