Spesso avere un obiettivo, nella vita, è molto più importante che raggiungerlo.

Perché se per quel sogno, quello scopo, si lotta, si dà tutto senza rimpianti, e si riesce a portare su di esso anche l’attenzione delle altre persone, a suscitare interesse o curiosità, a coinvolgere, allora si può dire che, in parte, si sia comunque conquistata una vittoria.

L’esempio più lampante di questa teoria è senza dubbio la storia del nuotatore olandese Maarten van der Weijden: una passione smisurata per il nuoto, fermata da un nemico invisibile e ostico, un cancro arrivato ad appena diciannove anni e capace non solo di compromettere la carriera di una giovane stella della vasca, ma di mettere a repentaglio la vita stessa del ragazzo.

Maarten, da vero campione, non si è mai lasciato abbattere dalla sfortuna e dalla malattia, ha saputo reagire e andare avanti, arrivando persino alle Olimpiadi.

Per mettere a conoscenza le altre persone della sua esperienza, ma soprattutto al fine di metterla al servizio degli altri per sensibilizzare la gente sul tema cancro, Maarten si è così preposto un ambizioso obiettivo:  nuotare per un percorso di canali e fiumi dell’Elfstedentocht, nei Paesi Bassi, per un totale di 200 chilometri, al fine di raccogliere fondi per la ricerca.

Com’è andata ve lo raccontiamo in gallery.

Come diventa le pelle dopo 55 ore in acqua: la storia del nuotatore Maarten
Maarten van der Weijden
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