Madalyn Murray O'Hair, la "più odiata d'America" uccisa con il figlio e la nipote
La storia dell'attivista Madalyn Murray O'Hair, fondatrice dell'associazione degli Atei Americani e figura controversa.
La storia dell'attivista Madalyn Murray O'Hair, fondatrice dell'associazione degli Atei Americani e figura controversa.
Quando sparì improvvisamente dalla sua casa, il 27 agosto del 1995, Madalyn Murray O’Hair aveva 77 anni, diversi problemi di salute e soprattutto moltissimi nemici. Pioniera dei movimenti pro-ateismo, scomparve nel nulla insieme al figlio Jon Garth Murray, alla nipote Robin Murray e a una discreta somma di denaro.
I più sostennero che si era trattata di una fuga, che i tre erano scappati per iniziare una nuova vita all’estero: del resto, lei era la “donna più odiata d’America”, come l’aveva definita l’autorevole rivista TIME. La sua storia, raccontata di recente in un film distribuito da Netflix, aveva invece preso una piega da cronaca nera, come ricorda un articolo del Guardian.
Madalyn Murray O’Hair si era conquistata l’odio di (quasi) una nazione intera grazie a un traguardo impensabile per l’epoca: nel 1963 aveva intentato una causa contro il sistema scolastico di Baltimora affinché venisse abolita la preghiera obbligatoria in classe. E aveva vinto.
Madalyn Mays nacque nel 1919 a Pittsburgh, in Pennsylvania, da genitori di origine europea. Dopo un primo matrimonio non particolarmente felice, mentre si trovava in Italia durante la Seconda guerra mondiale (arruolata nell’esercito femminile) iniziò una relazione con l’ufficiale William J. Murray, da cui ebbe il figlio William.
Tornata negli Stati Uniti, si laureò in giurisprudenza presso il South Texas College of Law e poi si trasferì con il figlio a Baltimora, nel Maryland. Lì diventò madre del suo secondo figlio, Jon Garth, nato da un’altra relazione amorosa. Fu invece per il primogenito William, detto Bill, che nel 1960 scese in guerra contro il Baltimore Public School System per rimuovere la preghiera scolastica: sosteneva che suo figlio venisse bullizzato perché si rifiutava di partecipare alla lettura della Bibbia.
La decisione della Corte Suprema, a suo favore, fu accolta negativamente dalla città: decise così di trasferirsi a Honolulu, alle Hawaii, dove sposò il marine americano Richard O’Hair. Negli stessi anni suo figlio Bill diventò padre di una bambina che chiamò Robin, nata dalla storia con la giovane fidanzata, e che più avanti lei decise di adottare.
Diventata una figura pubblica di rilievo nazionale, anche se piuttosto controversa, Madalyn Murray O’Hair fondò l’associazione degli Atei Americani, attirandosi detrattori sempre più feroci. Iniziò quindi a partecipare a dibattiti in televisione e a girare gli Stati Uniti, diventando il volto ufficiale dell’ateismo americano e proseguendo con le cause mirate a separare nettamente Stato e Chiesa.
Si stabilì quindi a Austin, in Texas, dove continuò a essere un personaggio di spicco, nel bene e nel male. In un’intervista del 1965 a Playboy Magazine, descrisse la religione come “una stampella” e una “dipendenza irrazionale da superstizioni e sciocchezze soprannaturali”. Raccontò anche di aver subito molestie, intimidazioni e minacce di morte per via della sua attività: le avevano spedito buste contenenti escrementi, avevano ucciso il gatto del figlio Jon e preso la sua casa a pietrate, ma lei non aveva intenzione di fermarsi.
Femminista militante, a fine anni Ottanta tornò a far parlare di sé dopo aver pubblicamente negato l’Olocausto: una posizione indifendibile che le portò nuovi nemici. Quando sparì dalla sua casa di Austin, dove viveva con il figlio Jon e la nipote Robin (aveva diseredato il primogenito Bill, perché convertitosi al cristianesimo), furono dunque in pochi a preoccuparsi veramente per lei.
I loro corpi furono rinvenuti solo sei anni dopo, nel gennaio del 2001, sepolti in un ranch del Texas. Li aveva fatti ritrovare il loro assassino, David Roland Waters, ex responsabile presso gli uffici degli Atei Americani, cacciato dopo essere stato scoperto a rubare e furioso per alcuni articoli che la famiglia O’Hair aveva scritto contro di lui.
Sfogliate la gallery per leggere le curiosità sul film ispirato alla storia di Madalyn Murray O’Hair…
La donna più odiata d’America (The Most Hated Woman in America) diretto da Tommy O’Haver e distribuito da Netflix, è stato presentato in anteprima mondiale al festival cinematografico texano South by Southwest nel 2017.
Nel film, l’attrice Melissa Leo recita nei panni di Madalyn Murray O’Hair, mentre Michael Chernus è il figlio Jon e Juno Temple la nipote Robin. Madalyn, Jon e Juno furono uccisi insieme.
Nel cast del film c’è anche Peter Fonda, fratello di Jane Fonda: interpreta il reverendo Bob Harrington. Negli anni Settanta Madalyn Murray O’Hair e Harrington si incontrarono e partirono per un tour americano basato sui dibattiti circa l’esistenza di Dio. Lui era solito commentare ironicamente “Sì, so che molti dicono che Madalyn conosce meglio le scritture di me, ma io conosco meglio l’autore”.
La storia di Madalyn Murray O’Hair, poco conosciuta fuori dagli Stati Uniti, in patria suscita ancora dibattiti e scalda gli animi. Molte delle sue battaglie portarono a cambiamenti piccoli e grandi nella società americana.
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