Nel Settecento la differenza tra uomo e donna si palesava in diverse guise. Nel caso di Maria Anna Mozart, sorella del sublime compositore austriaco, fu in primo luogo una questione di possibilità di carriera. Pianista sopraffina ancor prima del fratello, fu costretta a riparare sotto la rassicurante protezione domestica. C’era da cercar marito, secondo suo padre, lo stesso uomo che non aveva mai nascosto la disparità di trattamento tra i due figli, come racconta Rita Charbonnier, autrice della biografia romanzata La sorella di Mozart.
Persino nella malattia, Wolfgang Amadeus e Maria Anna Mozart non erano stati considerati eguali. Nel 1765 lei rischiò di morire di tifo, tanto che da ricevere addirittura l’estrema unzione. Una volta guarita, il genitore ordinò sei messe di ringraziamento. Poco dopo anche il fratellino si ammalò, ma la sua guarigione valse ben nove messe.
Ciò non ostacolò la nascita di un affettuoso rapporto fraterno, dimostrato anche dalle numerose (e in taluni casi esilaranti) lettere del geniale musicista di Salisburgo, che tra le altre cose le consigliava di sposare l’uomo che amava, il maggiore dell’esercito Franz Armand d’Ippold, e tentare una carriera musicale nella capitale austriaca. Un consiglio che lei non accettò, piegandosi nuovamente al volere del padre.
Credimi, carissima sorella, che sono oltremodo serio nel dirti che la cura migliore per te sarebbe un marito, e vorrei con tutto il cuore che tu ti sposassi presto. […] A Salisburgo, per te e d’Ippold ci sono pochissime prospettive; anzi, direi nessuna. Ma d’Ippold non potrebbe riuscire a trovare qualcosa qui? Immagino che egli non sia completamente privo di mezzi. Chiediglielo, e se trova questa idea in qualche modo attuabile, non deve far altro che dirmi quali passi intraprendere per aiutarlo […]. Se il progetto riesce, potreste senza dubbio sposarvi; infatti, credimi, anche tu potresti guadagnare bene qui a Vienna, per esempio suonando in concerti privati e dando lezioni. Saresti assai richiesta e ben pagata.
Sfogliate la gallery per ripercorrere la vita di Maria Anna Mozart…
La famiglia Mozart
Maria Anna Walburga Ignatia Mozart nasce a Salisburgo il 30 luglio 1751, cinque anni prima del più celebre fratello Wolfgang Amadeus Mozart. Chiamata affettuosamente Nannerl, il vezzeggiativo con cui ancora oggi molti la ricordano, era figlia del compositore e musicista tedesco Leopold Mozart e di Anna Maria Pertl, una donna di salute estremamente cagionevole, così come i suoi due figli. Il padre, consapevole del grande talento musicale di Maria Anna e di Wolfgang Amadeus, li portò fin da piccoli a esibirsi in tutta Europa, persino nelle corti più importanti come quella di Maria Teresa d’Austria, Luigi XV in Francia e Giorgio III in Gran Bretagna.
Maria Anna Mozart
Maria Anna e Wolfgang Amadeus Mozart erano conosciuti come i “wunderkinder”, i bambini favolosi, ed è certo che l’entusiasmo fosse per entrambi. Lei fu addirittura la prima a essere richiesta come musicista, ma al raggiungimento dei diciotto anni qualcosa cambiò. Era infatti sconveniente per una giovane donna in età da marito girare in tour. Per non mettere a rischio la sua reputazione, il padre decise di lasciarla a Salisburgo, portando con sé solo il figlio minore. Sicuramente Maria Anna aveva creato delle composizioni inedite, che sono purtroppo andate perse.
Wolfgang Amadeus Mozart
Come racconta Smithsonianmag, Wolfgang Amadeus divenne un portento del clavicembalo grazie agli insegnamenti del padre e della sorella. La tecnica di Maria Anna era impeccabile e rappresentava una grande ispirazione per il piccolo di casa. Non solo: gli insegnò anche che suonare non era solo divertimento, ma anche un modo per comunicare. Tra fratello e sorella si instaurò così un rapporto speciale, che continuò via lettera anche quando lui partì con il padre, lasciandola a casa ad attendere il matrimonio.
Anna Maria, la madre
Il rapporto tra i due fratelli si incrinò solo dopo la morte della madre Anna Maria, nel 1778, anche se non si conosce il motivo esatto dello screzio. Quello stesso anno lui le inviò una lettera per scusarsi di aver dimenticato di farle gli auguri di onomastico. Con il passare degli anni le loro comunicazioni si interruppero del tutto.
La lettera di Wolfgang Amadeus per Maria Anna Mozart
So bene che, come me del resto, tu non ami le parole altisonanti e sei certa che ti auguro con tutto il cuore la felicità che desideri, non solo oggi, ma ogni giorno, e che te l’auguro sinceramente, quanto può essere sincero un fratello che tiene al bene della propria sorella. Mi spiace non poter scrivere un brano musicale in tuo onore, come alcuni anni fa. Spero, d’altra parte, che non si sia allontanato quel momento felice in cui un fratello e una sorella, un tempo così uniti e affezionati, possano di nuovo dirsi quello che pensano e hanno nel cuore. Per intanto addio, stammi bene, e voglimi bene come io voglio bene a te. Ti abbraccio con tutto il mio cuore, con tutta la mia anima e rimango per sempre il tuo fratello sincero e leale.
Maria Anna Mozart da bambina
Nonostante fosse stata costretta a restare in casa al compimento dei diciotto anni, ci vollero molti anni prima che Maria Anna si maritasse. E non fu di certo per amore: Nannerl si sposò solo nel 1784 con il barone Johann Baptist von Berchtold zu Sonnenburg, da cui ebbe un figlio maschio e due femmine, e si trasferì in campagna. Fu praticamente obbligata a rinunciare al piacere della musica, anche perché doveva badare ai figli nati dai due precedenti matrimoni del marito. Rimasta vedova nel 1801, tornò a Salisburgo per insegnare il pianoforte. Morì il 29 ottobre del 1829, ormai ottantenne.
La vita di Maria Anna Mozart a teatro
Di recente, la vita di Maria Anna Mozart è stata raccontata a teatro nello spettacolo The Other Mozart, scritto e interpretato da Sylvia Milo. Dopo aver a lungo studiato i documenti dell’epoca, l’autrice è arrivata a una conclusione, che ha raccontato a HuffingtonPost:
Nannerl suonava anche meglio di Wolfgang. Spesso, guardando la storia dal punto di vista delle donne, ci accorgiamo di non avere una fotografia completa.
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